Dott. Tomassone.
(con buona pace dei codardoni insetti inetti, d@ttilogr@fi mediocri e leoni da tastiera vari che non hanno il coraggio di confrontarsi con lui)
PILLOLE DI MEDICINA OMEOPATICA
IN CANADA APERTURA STORICA ALL'OMEOPATIA!
Già del
2022 era stato condotto un
sondaggio su un campione rappresentativo a livello nazionale, che aveva lo scopo di valutare il comportamento e le percezioni dei canadesi riguardo all’Omeopatia, nonché di valutare come essa viene percepita e dovrebbe essere proposta in futuro.
Dai dati emersi dal sondaggio si evince che:
– Il 68% dei canadesi ha familiarità con l’Omeopatia.
– L’83% dei canadesi che hanno utilizzato l’omeopatia almeno una volta nella loro vita si sono dichiarati soddisfatti.
– I canadesi hanno utilizzato l’omeopatia principalmente per prendersi cura di un bambino (35%), per affrontare una malattia cronica (30%) o a seguito di trattamenti inefficaci (23%).
Inoltre:
– L’86% dei canadesi ritiene che l’Omeopatia dovrebbe essere offerta con la stessa frequenza o più spesso dai professionisti sanitari.
– L’80% dei canadesi ritiene che la medicina convenzionale e la medicina alternativa siano complementari. Con “medicina alternativa” si intendono pratiche di cura non convenzionali (naturopatia, fitoterapia, omeopatia, chiropratica, osteopatia, agopuntura, ipnosi, ecc.), talvolta definite “medicine naturali” o “medicine alternative”.
Recentissima la notizia di una
volontà concreta di integrare l'omeopatia nel sistema sanitario provinciale, così come dichiarato dalla
Premier Danielle Smith, che ha rivelato questa inattesa apertura verso l’Omeopatia.
Questa aria di cambiamento che si prospetta nel prossimo futuro è dovuta al fatto che
l’Omeopatia potrebbe giocare un ruolo chiave nella prevenzione delle patologie. La visione di Smith e della sua squadra di governo è quella di un
sistema sanitario che interviene prima che le patologie si aggravino, riducendo la necessità di ricoveri ospedalieri e offrendo ai cittadini un approccio più dolce e naturale alla cura, delineando così un percorso di rinnovamento che potrebbe fare della provincia di Alberta un pioniere nell’integrazione delle medicine complementari.
Per chi non lo sapesse, ricordo che
l’Omeopatia vanta una storia, esperienze e studi che si estendono per oltre 200 anni.
Secondo l’
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che non solo riconosce la Medicina Complementare, ma (pare) è pronta a redigere il
Piano 2025-2034 per una nuova strategia globale, che tenga conto del gran ruolo avuto dall' Omeopatia e altre forme di Medicina Tradizionale durante la
pandemia da Covid-19,
600 milioni di persone in tutto il mondo utilizzano medicinali omeopatici e l’Omeopatia è un approccio terapeutico integrato nei sistemi sanitari di molti paesi, come
Brasile, Cile, India, Messico, Pakistan e Svizzera.
In Europa è utilizzata da oltre 100 milioni di persone ed è praticata in 40 dei 42 paesi europei.
In India, ci sono oltre 200.000 medici omeopati certificati e ogni anno se ne aggiungono circa 12.000.
E in
Italia?
Le statistiche indicano che 6 italiani su 10 (il 57%) ha usato l’Omeopatia nell’arco della propria vita e di questi l’81% è soddisfatto dei risultati.
Risultati strabilianti emergono dall’indagine che
"Harris Interactive" ha condotto su un campione di 1.066 persone di età pari o superiore a 18 anni. Secondo lo stesso sondaggio il
66% degli intervistati ha fiducia nella medicina omeopatica, sebbene non la consideri alternativa, ma complementare alla medicina convenzionale.
Queste notizie fanno ben sperare per il futuro e aggiungono
Volontà nel continuare a studiare questa affascinante Medicina e approccio metodologico etico-filosofico, per una sempre maggiore Prevenzione attiva.