Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (11 lettori)

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Stato
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tommy271

Forumer storico
Confagan asegura abastecimiento de carne pese a falta de insumos






José Agustín Campos, presidente de la Confederación Nacional de Ganaderos (Confagan) aseguró que la situación del sector productor de carne y leche es positiva y que se mantiene abastecido el mercado nacional en gran parte de los consumidores del país.

Adicionalmente, destacó que el mercado cárnico nacional concuerda con la producción interna, al tiempo señaló que el sector “ha crecido pese a la inseguridad, problemas con vialidad, maquinaria, insumos y falta de apoyo de la banca privada”.

“Este año agrícola que concluye, lo hace de manera positiva para Venezuela”, expresó Campos en una entrevista a Unión Radio, quien indicó que la cantidad de ganado en Venezuela es de 15 millones de animales que además gozan de buena salud.

El Presidente de Confagan agregó que el consumo de carne en el territorio venezolano ha aumentado “Veníamos de consumir de 10 a 12 kilos de carne por persona, y pasamos a 24, por cada kilo de carne que aumentan se necesitan 27 millones de kilos de carne en producción”.

En cuanto a la leche, Campos expresó que los venezolanos necesitan 10 millones de litros de leche diario, y se están produciendo entre cinco y seis millones, y “los venezolanos no producen la materia para la leche en polvo y esa gusta más”.

***
Mancherà latte, sapone e carta igienica ... ma la bistecca nel piatto c'è sempre :-o.
 

Obi W. Kenobi

Forumer attivo
riparlando di oil and gas... ho allegato il comunicato opec di dicembre, di oggi.

è interessante leggere le pagine da 89 in poi. oltre alla previsione sul 2015, con domanda ai produttori OPEC che diminuisce allarmando tutti gli articolisti di bloomberg, è interessante guardare il conteggio dei pozzi (non conta niente il -5 degli USA). a fronte di un rinnovamento poco marcato dei pozzi dell'oil c'è un maggior incremento dei "rigs" per condensato e gas.

poi... il doomsday si avvicina:

RFBqZh25


e l'andamento del dollaro:

q6ZxGWkz


questo articolo interessante: Why Texas Is Now Home to Bargain-Hunting Japan Oil Buyers - Bloomberg

Light Oil

U.S. House Representative Joe Barton, a Texas Republican, introduced a bill yesterday that would remove all restrictions on crude oil exports.

Houston-based Enterprise is seeking to export 600,000 barrels a month of U.S. condensate to Asia next year. Melbourne-based BHP is offering 650,000 barrels for delivery in January.

Brent, the global benchmark, fell $2.19 to $64.65 a barrel on the London-based ICE Futures Europe exchange at 10:58 a.m. New York time. West Texas Intermediate lost 3.6 percent to $61.51 on the New York Mercantile Exchange.

The light, sweet oil from North American shale deposits may be more attractive to overseas processors because many domestic plants prefer to use lower quality crudes. Most U.S. refineries were built to run oil with higher levels of sulfur and greater viscosity than the grades being pumped from shale formations, Amos Hochstein, special envoy and coordinator for international energy affairs for the State Department, said in an interview in Singapore on Oct. 30.
 

Allegati

  • MOMR_December_2014.pdf
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amorgos34

CHIAGNI & FOTTI SRL
Tweet da Caracas:


Precios a esta hora de los bonos de #Venezuela y #Pdvsa.





Ok,
visti i prezzi postati da Tommy. :bow:

Parlerò in maniera asettica, prego chi è dentro (in bocca al lupo !) di tollerare (in fondo si parla solo di soldi, non della stadiazione di una neoplasia dopo una PET).

Come previsto i prezzi si vanno appiattendo; nella crisi precedente non era stata così piatta.
Il mercato è pronto per un qualcosa. E quando è pronto le probabilità per qualche rimodulazione possono aumentare...

Ristrutturerà ?
In assenza di un evento catalizzatore che spinga verso l'alto i prezzi non ritengo che cresceranno.
Il permanere di questo appiattimento favorirà le spinte verso una qualche ristrutturazione.

Entrare adesso e dare per scontato che "tanto più in basso di così le lunghissime non andranno " ?

Direi che è presto.
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tommy271

Forumer storico
Ok,
visti i prezzi postati da Tommy. :bow:

Parlerò in maniera asettica, prego chi è dentro (in bocca al lupo !) di tollerare (in fondo si parla solo di soldi, non della stadiazione di una neoplasia dopo una PET).

Come previsto i prezzi si vanno appiattendo; nella crisi precedente non era stata così piatta.
Il mercato è pronto per un qualcosa. E quando è pronto lo probabilità possono aumentare...

Ristrutturerà ?
In assenza di un evento catalizzatore che spinga verso l'alto i prezzi non ritengo che cresceranno.
Il permanere di questo appiattimento favorirà le spinte verso una qualche ristrutturazione.

Entrare adesso e dare per scontato che "tanto più in basso di così le lunghissime non andranno " ?

Direi che è presto.
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Pochi ... direi che il quadro è questo.
Salvo le scadenze sino al 2018 ... il resto è piatto.

A questo punto l'unico evento che può di nuovo spingere in alto i prezzi resta solo l'oil. Ma dubito avverrà in tempi ravvicinati.

In subordine, un'azione decisa di Maduro sui cambi e tagli di bilancio per riequilibrare i mancati introiti.
 

s_cocis

Investitore Pazzo
seguo con interesse ( ho i Venezuela 9.25% 15St27 e non sta andando per niente bene ovviamente), intervengo solo per farvi i complimenti, vi seguo da un pò e vedo che siete molto serie e professionali.

continuerò a leggervi con interesse.
 

Llukas

Frangar non Flectar
Ok,
visti i prezzi postati da Tommy. :bow:

Parlerò in maniera asettica, prego chi è dentro (in bocca al lupo !) di tollerare (in fondo si parla solo di soldi, non della stadiazione di una neoplasia dopo una PET).

Come previsto i prezzi si vanno appiattendo; nella crisi precedente non era stata così piatta.
Il mercato è pronto per un qualcosa. E quando è pronto le probabilità per qualche rimodulazione possono aumentare...

Ristrutturerà ?
In assenza di un evento catalizzatore che spinga verso l'alto i prezzi non ritengo che cresceranno.
Il permanere di questo appiattimento favorirà le spinte verso una qualche ristrutturazione.

Entrare adesso e dare per scontato che "tanto più in basso di così le lunghissime non andranno " ?

Direi che è presto.
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mi sembra palese che i prezzi seguano sopratutto l'oil in questa fase.
probabilmente catalizzatori al rialzo non ci saranno a breve, ma quando accadrà i titoli balzeranno in alto in maniera violentissima.
ristrutturare su soberanos e PDVSA, forse porterebbe un sollievo al paese, ma i problemi sono ben altri: senza aver risolto quelli, sempre al palo si resterebbe. in più con un bel default sul groppone.
viceversa, a questi rendimenti, anche rimanere dentro non è male. se si pensa che non fallisca nel 2015, allora si rischia relativamente poco.
in più, prevedendo un rafforzamento del dollaro(QE europeo, politica meno dovish della FED) il gioco diventa ancor più conveniente.
io uso i dollari messi sul Venezuela anche come protezione sulla disintegrazione dell'euro(difficile che accada? forse si, forse no).
rischio relativamente basso secondo me.
 

Obi W. Kenobi

Forumer attivo
Ok,
visti i prezzi postati da Tommy. :bow:

Parlerò in maniera asettica, prego chi è dentro (in bocca al lupo !) di tollerare (in fondo si parla solo di soldi, non della stadiazione di una neoplasia dopo una PET).

Come previsto i prezzi si vanno appiattendo; nella crisi precedente non era stata così piatta.
Il mercato è pronto per un qualcosa. E quando è pronto le probabilità per qualche rimodulazione possono aumentare...

Ristrutturerà ?
In assenza di un evento catalizzatore che spinga verso l'alto i prezzi non ritengo che cresceranno.
Il permanere di questo appiattimento favorirà le spinte verso una qualche ristrutturazione.

Entrare adesso e dare per scontato che "tanto più in basso di così le lunghissime non andranno " ?

Direi che è presto.
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il mercato, secondo me, è piatto perchè più giù di così difficilmente si può andare. il monte nominale di PDVSA + soberanos è di circa 67 miliardi di dollari. nelle riserve BCV/fonden/PDVSA ci sono liquidi circa 15-20 miliardi. prendiamo 15. CITGO viene valutata dai 7 agli 8 miliardi. prendiamo 7. in caso di un hard default ci sono anche una ventina di tankers, km di pipelines, ed alcuni asset all'estero, fra cui alcune raffinerie. mettiamo un miliardo di dollari simbolico. dai debiti di petrocaribe, facendo una cartolarizzazione a GS con un tasso del 35% (è il tasso a cui l'ecuador ha dichiarato default, mi sembra una soglia ragionevole) dai paesi che contano meno nel golfo (lasciando in pace cuba e altri minori, contando a spannissime) si possono ottenere (rep. dominicana+jamaica+antigua/guyana = (4+3+2)*0,35) altri 3 mld di dollari.

tutto insieme sono, per difetto e ad oggi, 26 miliardi di dollari... il conto funziona ammettendo che tutti i soldi derivanti da export siano reinvestiti per garantire il servizio nazionale. ora bisogna decidere che coupon assumi per una ristrutturazione, assumendo che ad oggi un haircut è abbastanza impensabile :mumble:

per i catalizzatori... man mano che vengono pubblicate le ley, il quadro si schiarisce. se vengono confermati i rumors, li ha riportati anche tommy, può darsi che PDVSA eroghi molta meno divisa al BCV regalata a 6.30 bv e vada direttamente ad assegnarla in sicad II. questo metterebbe una bella pezza alle distorsioni cambiarie.

per il resto, un rallentamento dello shale aiuterebbe. magari prossimamente al tavolo si siedono anche gli USA per regolamentare la produzione (è una mia riflessione). i dati sensibili arriveranno fra un mese quando uscirà il rendiconto dettagliato EIA di gennaio, li si conteranno probabilmente i morti o i vivi...
 

qquebec

Super Moderator
Lo shale, è il primo problema , sicuramente... per il resto a pensar male si fà peccato ma ci si azzecca . Mah , vediamo a febbraio cosa succede .... può darsi che si decidono a tagliare la produzione . Io credo, che i prezzi sono scesi solo ed esclusivamente per il petrolio e la speculazione . Pagano puntuali come un orologio svizzero( per ora )come si spiegano i cds alle stelle ?

Lo shale è l'unico problema. Gli USA vogliono il primato (gli mancano 500 mln di barili al giorno e passano gli arabi) e il controllo del mercato. Secondo me, comunque, siamo vicini al fondo. E' scritto qui: Con il crollo del petrolio rischiano di scottarsi per prime le banche - Il Sole 24 ORE
 
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Stato
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