Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (5 lettori)
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frmaoro
il Fankazzista
Venezuela sceglie delfino Chavez. Sospetti brogli
di: WSI Pubblicato il 15 aprile 2013| Ora 08:42
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Lo sfidante: "ricontate i voti". Sbagliano i sondaggi: alla vigilia indicavano uno scarto maggiore fra i candidati. Niente festeggiamenti in piazza. Mentre le forze armate scendono nelle strade.
Ingrandisci la foto
Nella foto Nicolas Maduro, delfino di Hugo Chavez, nonché nuovo presidente del Venezuela
Roma (WSI) - Nicolas Maduro, 49 anni, ex sindacalista, ha vinto le elezioni presidenziali in Venezuela. Ha battuto il suo rivale, Henrique Capriles, Appena d'un soffio con il 50,66% dei voti contro il 49,07% del rivale. Ma per il Venezuela la vera sfida inizia adesso: Capriles si è rifiutato di riconoscere la vittoria di Maduro e ha chiesto il riconteggio di tutte le schede votate, denunciando che durante la giornata elettorale i suoi hanno contato oltre 3.000 irregolarità.
Parlando con la stampa dopo aver votato, in compagnia della madre Monica Radoski, il candidato della Mesa de Unidad Nacional ha accusato il governo ''chavista'' di aver messo lo Stato al servizio della candidatura del delfino di Hugo Chavez. "Noi non riconosceremo il risultato fino a quando non si riconterà ogni voto dei venezuelani, uno per uno - ha dichiarato Capriles - Esigiamo dal Cne che si aprano tutte le casse e che ogni voto sia ricontato. Il popolo venezuelano merita rispetto".
Che la situazione si fragile a Caracas, lo provano i numeri. La vittoria di Maduro è, infatti, stata molto meno importante del previsto con appena 200mila voti di distacco. Secondo i dati diffusi, Capriles ha ottenuto 7.270.403 voti contro i 7.505.338 di Maduro. Mentre il ministro della Difesa del Venezuela, Diego Molero, ha assicurato che le Forze Armate del Paese saranno garanti del risultato delle elezioni presidenziali di ieri, Tibisay Lucena alla guida della Commissione elettorale ha cercato di smorzare la tensione, affermando che il destino ha messo il Venezuela alla prova, ma che il paese alla fine ha superato la sfida.
Solo un membro della commissione, Vicente Diaz, l'unico non prossimo al chavismo, ha parlato chiaramente di irregolarità e consigliato che si proceda ad un nuovo conteggio delle schede. Il Venezuela il sistema di voto è elettronico, ma gli elettori pongono nell'urna anche una scheda cartacea. Quel che è certo è che questo risultato divide gli animi. Fino a una settimana fa, la maggior parte dei sondaggi avevano previsto almeno un margine di 14 punti di vittoria a favore di Maduro. Poi l'incantesimo si è rotto e il divario si è ridotto a ridosso della test presidenziale.
Per gli analisti questo è successo grazie alla campagna di mobilitazione a dir poco frenetica di Capriles e alla mancanza di carisma di Maduro. Ma - osserva qualcuno - alla fine la voglia di continuità ha prevalso fra i venezuelani, che hanno scelto colui che si è presentato alla vigilia elettorale proclamandosi il figlio dell'ex presidente. Di certo alla squadra di Capriles e a quasi metà degli elettori del Venezuela questa vittoria lascia l'amaro in bocca.
speriamo nel casino
di: WSI Pubblicato il 15 aprile 2013| Ora 08:42
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Lo sfidante: "ricontate i voti". Sbagliano i sondaggi: alla vigilia indicavano uno scarto maggiore fra i candidati. Niente festeggiamenti in piazza. Mentre le forze armate scendono nelle strade.
Ingrandisci la fotoNella foto Nicolas Maduro, delfino di Hugo Chavez, nonché nuovo presidente del Venezuela
Roma (WSI) - Nicolas Maduro, 49 anni, ex sindacalista, ha vinto le elezioni presidenziali in Venezuela. Ha battuto il suo rivale, Henrique Capriles, Appena d'un soffio con il 50,66% dei voti contro il 49,07% del rivale. Ma per il Venezuela la vera sfida inizia adesso: Capriles si è rifiutato di riconoscere la vittoria di Maduro e ha chiesto il riconteggio di tutte le schede votate, denunciando che durante la giornata elettorale i suoi hanno contato oltre 3.000 irregolarità.
Parlando con la stampa dopo aver votato, in compagnia della madre Monica Radoski, il candidato della Mesa de Unidad Nacional ha accusato il governo ''chavista'' di aver messo lo Stato al servizio della candidatura del delfino di Hugo Chavez. "Noi non riconosceremo il risultato fino a quando non si riconterà ogni voto dei venezuelani, uno per uno - ha dichiarato Capriles - Esigiamo dal Cne che si aprano tutte le casse e che ogni voto sia ricontato. Il popolo venezuelano merita rispetto".
Che la situazione si fragile a Caracas, lo provano i numeri. La vittoria di Maduro è, infatti, stata molto meno importante del previsto con appena 200mila voti di distacco. Secondo i dati diffusi, Capriles ha ottenuto 7.270.403 voti contro i 7.505.338 di Maduro. Mentre il ministro della Difesa del Venezuela, Diego Molero, ha assicurato che le Forze Armate del Paese saranno garanti del risultato delle elezioni presidenziali di ieri, Tibisay Lucena alla guida della Commissione elettorale ha cercato di smorzare la tensione, affermando che il destino ha messo il Venezuela alla prova, ma che il paese alla fine ha superato la sfida.
Solo un membro della commissione, Vicente Diaz, l'unico non prossimo al chavismo, ha parlato chiaramente di irregolarità e consigliato che si proceda ad un nuovo conteggio delle schede. Il Venezuela il sistema di voto è elettronico, ma gli elettori pongono nell'urna anche una scheda cartacea. Quel che è certo è che questo risultato divide gli animi. Fino a una settimana fa, la maggior parte dei sondaggi avevano previsto almeno un margine di 14 punti di vittoria a favore di Maduro. Poi l'incantesimo si è rotto e il divario si è ridotto a ridosso della test presidenziale.
Per gli analisti questo è successo grazie alla campagna di mobilitazione a dir poco frenetica di Capriles e alla mancanza di carisma di Maduro. Ma - osserva qualcuno - alla fine la voglia di continuità ha prevalso fra i venezuelani, che hanno scelto colui che si è presentato alla vigilia elettorale proclamandosi il figlio dell'ex presidente. Di certo alla squadra di Capriles e a quasi metà degli elettori del Venezuela questa vittoria lascia l'amaro in bocca.
speriamo nel casino
junior63
Forumer storico
speriamo nel casino
Stai sperando nella perdita di vite umane per avere un ritorno economico?
Potresti anche trovarti con una sorpresa, ti metto questo link in italiano, puoi sicuramente trovare più info in inglese e spagnolo, a questo forum c'erano rappresentati del Venezuela, dopo il casino potrebbero anche dichiarare parti del debito odiose... alla Ecuador per intenderci.
Rivolta il Debito! | Tunisi: nasce un fronte comune di organizzazioni politiche contro il debito
frmaoro
il Fankazzista
in borsa come in guerra questo è il mio approccio
frmaoro
il Fankazzista
ENEZUELA 27 9.25 Eseguito Acquisto Obbligazioni 5.000 98,6 ETLX 15/04/2013
14:07:30
incomincio ad accumulare piano piano
target di arrivo 80-85
14:07:30
incomincio ad accumulare piano piano
target di arrivo 80-85
Ultima modifica:
NoWay
It's time to play the game
ENEZUELA 27 9.25 Eseguito Acquisto Obbligazioni 5.000 98,6 ETLX 15/04/2013
14:07:30
incomincio ad accumulare piano piano
target di arrivo 80-85
In che senso target di arrivo 80-85?
frmaoro
il Fankazzista
secondo me no va sotto 80 quindi accumulo con la previsione che il bottom sia 80
magari ci andasse
NoWay
It's time to play the game
secondo me no va sotto 80 quindi accumulo con la previsione che il bottom sia 80
magari ci andasse
Scusa... forse sono un po' tonto, ma inizi a comprarla ora a 98 e speri che vada a 80?
- Stato