Primo di tutto ti informo se non lo sai già, che l'opposizione venezuelana è formata da tutti i partiti democratici ante Chavez, dall'estrema sinistra all'estrema destra, quindi capirai che non è facile andare sempre d'accordo ( se sparisse il PSUV alla prima elezione questi partiti si presenterebbero separati).
Due, non devono affrontare un avversario politico, ma una dittatura, e si sa che contro le dittature o si tenta il colpo di stato o ci vogliono decenni per riuscire democraticamente a tornare al potere, sempre che ci si riesca.
Nel 1998/1999 il giornalista Oscar Yanes durante le interviste a Chavez gli disse quali erano i suoi timori sulla Riforma Costituzionale e gli ricordò che nessuna delle 26 costituenti passate aveva risolto i problemi del paese e che le ultime 2 riforme ( 1946 e 1952 ) erano servite a concentrare il potere nelle mani di un partito la prima e di un dittatore Perez Jimenez la seconda.
Metto il link, un estratto della prima intervista prima che Chavez diventasse presidente, purtroppo non ci sono sottotitoli in inglese.
https://www.youtube.com/watch?v=M8iAE0DbHW0
Dico che è una dittatura perchè tutti i poteri sono concentrati nelle mani di un soggetto politico, oltre che avere direttamente al proprio servizio l'esercito.
Tanto per farti un esempio, Leopoldo Lopez è stato condannato all'interdizione dai pubblici uffici nel 2008 perchè aveva ricevuto soldi dalla mamma che lavorava in PDVSA per la sua campagna politica.
Non voglio nemmeno indagare se la sentenza era corretta o no, presumo che era condannabile, ma se era condannabile allora Chavez e tutto il partito del PSUV dovevano essere interdetti dai pubblici uffici dal lontano 2004/2006 dato che durante le elezioni non c'è struttura pubblica ( militare, scolastica, ministeriale, aeroporti, PDVSA etc.) che non sia tappezzata con la sola propaganda del partito chavista ( proibito dalla costituzione) e pagata con i soldi dello stato e PDVSA.
Come fai a essere forte in queste condizioni? la gente che vota l'opposizione è demoralizzata, anni di sacrifici vanificati dai brogli elettorali delle ultime presidenziali, con Capriles che bloccò sul nascere le manifestazioni di piazza per evitare un bagno di sangue.