Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
L'altro giorno non avevo indicato "negli altri numeri" il dato dei CDS ... risultano sui minimi delle ultime sedute, per la prima volta sotto la soglia dei 4000 pb ... a 3.937,70 pb. da 4.333,90 pb.
 
Credo, se la situazione reale è quella che ci descrivono i media, in qualunque altra nazione del globo ci sarebbero stati fenomeni insurrezionali.

Probabilmente il PSUV riesce ancora a gestire la situazione, a mediare i vari interessi ed a restare al potere.

Rammento che, pur tra qualche broglio (in America Latina ci può stare) Chavez e Maduro sono stati democraticamente eletti.
Da quanto ci risulta la popolarità di Maduro è scesa ormai a livelli intorno al 20%. Entro fine anno ci saranno le elezioni parlamentari, in quel momento vedremo se perderà il controllo dell'aula.

Tommy, i 2 mesi di barricate e oltre 40 morti dell'anno scorso cosa erano?
Vero che ci furono pochi stati che parteciparono, il motivo è che negli altri c'è un così stretto controllo degli apparati chavisti che prima di riuscire a fare qualcosa ti trovi morto o mezzo morto.
Hanno picchiato a sangue e rotto naso e zigomo a Borges, williams Davila e Corina Machado dentro l'assemblea nazionale, riesci a immaginarti cosa ti può succedere fuori se gli vai contro? Ricordiamoci cosa succedeva durante il nazismo, fascismo e stalinismo.

Alle ultime presidenziali io stimo i brogli tra il milione e il milione e mezzo di voti e non conteggio tra i brogli quelli obbligati a votare sotto minaccia di perdere il posto di lavoro o i benefici dello stato, spesso prelevati da casa e accompagnati "gentilmente" a votare.
Mi pare di capire che stanno cercando disperatamente soldi e non credo esattamente per pagare le nostre cedole. Credo che quei soldi se raccolti serviranno per la campagna elettorale e sono sicuro che se i conti non torneranno ( cioè nemmeno con i brogli riuscissero a mantenere il controllo dell'assemblea), le elezioni non si faranno.
 
Ultima modifica:
Luis Vicente León sobre el “cadivazo”: La solución es abrir el mercado, no encerrar a la gente

***
Molti altri analisti la pensano diversamente, sul provvedimento.
Sarà che non vivono ed hanno interessi immediati in Venezuela?

Credo che tutti gli analisti abbiano ragione.
Il provvedimento per noi bondisti è ottimo, lascia nelle casse dello stato i $ per pagare le cedole.
Ai venezuelani porterà solo svantaggi, a chi se ne approfittava e all'economia interna, i BsF ricavati dal cambio in nero alimentavano l'economia interna e già qualcuno prevede che questa ulteriore stretta porterà il cambio in nero a 500 entro fine anno. Vedremo.
 
Tommy, i 2 mesi di barricate e oltre 40 morti dell'anno scorso cosa erano?
Vero che ci furono pochi stati che parteciparono, il motivo è che negli altri c'è un così stretto controllo degli apparati chavisti che prima di riuscire a fare qualcosa ti trovi morto o mezzo morto.
Hanno picchiato a sangue e rotto naso e zigomo a Borges, williams Davila e Corina Machado dentro l'assemblea nazionale, riesci a immaginarti cosa ti può succedere fuori se gli vai contro? Ricordiamoci cosa succedeva durante il nazismo, fascismo e stalinismo.

Alle ultime presidenziali io stimo i brogli tra il milione e il milione e mezzo di voti e non conteggio tra i brogli quelli obbligati a votare sotto minaccia di perdere il posto di lavoro o i benefici dello stato, spesso prelevati da casa e accompagnati "gentilmente" a votare.
Mi pare di capire che stanno cercando disperatamente soldi e non credo esattamente per pagare le nostre cedole. Credo che quei soldi se raccolti serviranno per la campagna elettorale e sono sicuro che se i conti non torneranno ( cioè nemmeno con i brogli riuscissero a mantenere il controllo dell'assemblea), le elezioni non si faranno.

Appunto quelle dello scorso anno erano insorgenze ... che non hanno portato a nulla ... anzi ad una maggiore divisione nell'opposizione.

Pochi mesi fa, la riproposizione di questo genere di proteste non ha avuto seguito ... pur in una situazione economica chiaramente peggiore rispetto allo scorso anno.

Io mi son fatto l'idea che l'opposizione non è meglio (poi bisogna distinguere all'interno di questa) dell'attuale PSUV.

Credo serva maggior dialogo, spero che i dieci minuti tra Maduro ed Obama possano essere un primo passo.

Per quanto riguarda le elezioni ... posso concordare con te, per Maduro non sarebbe conveniente svolgerle.
 
Ultima modifica:
Prime aperture:

Sul TLX prosegue la corsa dei "soberanos" con incrementi tra 1/2 figure (dipende dal titolo) rispetto alle chiusure di venerdì.

Sullo Xetra, i tedeschi incrementano mediamente di una figura.

Anche il WTI si mantiene ben posizionato a 52,63$.
 
Ultima modifica:
Appunto quelle dello scorso anno erano insorgenze ... che non hanno portato a nulla ... anzi ad una maggiore divisione nell'opposizione.

Pochi mesi fa, la riproposizione di questo genere di proteste non ha avuto seguito ... pur in una situazione economica chiaramente peggiore rispetto allo scorso anno.

Io mi son fatto l'idea che l'opposizione non è meglio (poi bisogna distinguere all'interno di questa) dell'attuale PSUV.

Credo serva maggior dialogo, spero che i dieci minuti tra Maduro ed Obama possano essere un primo passo.

Per quanto riguarda le elezioni ... posso concordare con te, per Maduro non sarebbe conveniente svolgerle.

Tommy, devi calarti nella realtà venezuelana odierna che si assomiglia molto al periodo fascista italiano, sconfiggere una dittatura non è semplice ed ha un alto prezzo di sangue.
La dittatura ha preso le sue contromisure rispetto all'anno scorso acquistando molti mezzi anti sommossa dalla Cina e ha introdotto una legge che permette l'uso di armi da fuoco contro le manifestazioni.
Tutte le ultime manifestazioni di studenti si sono concluse con feriti da arma da fuoco e a San Cristobal c'è scappato pure il morto, un ragazzo quattordicenne. A febbraio erano spariti e poi sono stati ritrovati morti giustiziati 5 studenti del movimiento estudiantil.
https://cifrasonlinecomve.wordpress...vestigar-muertes-de-los-jovenes-protestantes/
Un oppositore venezuelano ti direbbe, vai avanti tu...
 
Ultima modifica:
Tommy, devi calarti nella realtà venezuelana odierna che si assomiglia molto al periodo fascista italiano, sconfiggere una dittatura non è semplice ed ha un alto prezzo di sangue.
La dittatura ha preso le sue contromisure rispetto all'anno scorso acquistando molti mezzi anti sommossa dalla Cina e ha introdotto una legge che permette l'uso di armi da fuoco contro le manifestazioni.
Tutte le ultime manifestazioni di studenti si sono concluse con feriti da arma da fuoco e a San Cristobal c'è scappato pure il morto, un ragazzo quattordicenne. A Caracas pochi mesi fa erano spariti e poi sono stati ritrovati morti giustiziati 4 o 6 ( non ricordo bene) studenti leader del movimiento estudiantil.
Un oppositore venezuelano ti direbbe, vai avanti tu...

Lo so, ma abbiamo visto - in America Latina - insorgenze (come quelle dello scorso anno) portare ad un rapido cambio di direzione.

Cosa non avvenuta in Venezuela.

Fossi un oppositore del Venezuela, direi di aspettare le elezioni ... visto che con la piazza è inutile, forse il PSUV riesce a rappresentare ancora gran parte della popolazione.

Per quanto riguarda gli studenti, son faccende tragiche ... da condannare.
Come nel democratico Mexico, con l'assassinio dei giovani sull'autobus.

I corsi democratici nell'America Latina sono avviati, ma ci vorrà del tempo.

Un amico di mio cuggino dice che a Pasqua, destra e sinistra si siedono attorno ad un tavolo ed in famiglia si decide.
 
Ultima modifica:
“Maduro regresa a Caracas como el gran perdedor”






“Los ojos del mundo se ciernen sobre la democracia porque se acabó la ‘cortina de humo”, dijo Carlos Luna, de Estudios Políticos de la UCV



HERNÁN LUGO-GALICIA [email protected] PATRIZIA AYMERICH [email protected] 13 de abril 2015 - 12:01 am




“#TriunfoenPanamá” fue la etiqueta que usaron los medios del Estado, redes sociales y el gobierno en la campaña por adjudicarle al presidente Nicolás Maduro la victoria frente al imperio por su intervención en la Cumbre de las Américas. Hoy será recibido como “héroe” en el aniversario del 11-A y de la Milicia Bolivariana.


¿Hubo vencedores y vencidos? El objetivo principal de Maduro (lograr la derogatoria del decreto de Barack Obama) no se concretó. A diferencia de Raúl Castro, Maduro no se reunió con Obama. Solo hubo un “encuentro informal” en el pasillo de la sede de la Cumbre. Su discurso no fue oído por el mandatario norteamericano.


“Maduro no encontró eco porque fue agresivo, mientras el resto buscaba otros objetivos. Quedó en una posición marginal. El hecho noticioso más importante fue el acercamiento Estados Unidos-Cuba”, analizó el presidente de Diálogo Interamericano, Michael Shifter, quien participó en las mesas de la sociedad civil y empresarios en Panamá.


Shifter consideró que, en cambio: “La oposición al gobierno quedó satisfecha con los resultados. Ganaron más apoyo a su causa. El objetivo de ‘torcerle el brazo’ (a Estados Unidos) no le salió bien; en cambio, Raúl Castro y Barack Obama quedaron muy bien ante el mundo. Maduro quedó aislado; su discurso no logró la resonancia entre los mandatarios, porque el espíritu de la reunión era conciliador y constructivo, y él no encajó. A diferencia de Castro, Maduro enfrentó, fue agresivo y mostró que no confía en Obama”.


La única opción que ve Shifter para que Maduro mejore relaciones con Washington es que respete los derechos humanos y el Estado de Derecho, y libere a presos políticos.


Carlos Luna, director de Estudios Políticos de la UCV, señaló: “Es falso que Maduro triunfó. Esa campaña está dirigida al público interno; es propaganda. Venezuela fue la gran perdedora. Ahora, los ojos del mundo se ciernen sobre la democracia venezolana porque se acabó la cortina de humo. Quedó en evidencia que atraviesa una crisis económica y que, como preámbulo al foro internacional, devaluó su moneda, lo que es visto en el mundo como un cercenamiento de las libertades económicas”.


Luna considera, al igual que Shifter, que “el gran ganador fue Cuba”: “Entró en la Cumbre por la puerta grande, con sus principios en la mano, y con la posibilidad de reestablecer relaciones con Estados Unidos y atraer inversión. Entra en el siglo XXI de la mano de Estados Unidos como un régimen que, como el de China, en lo político es socialista, pero en lo económico es liberal. Pero Maduro debió anteponer el interés del país, en lugar de promover un modelo sectario, inviable, que conlleva a la miseria”.
La prensa de Cuba, Gramma y Juventud Rebelde, resaltaron el saludo Castro-Obama y no destacaron en sus portadas notas sobre Maduro. Solo en DebateCuba.com aparece un extracto del discurso del venezolano. Raúl Castro Ruz en la cuenta @RaulCastroR resaltó que él fue tendencia mundial en las redes; y obvió a Maduro.


El País de España publicó un análisis de Laura Gil (columnista de El Tiempo, de Bogotá) que concluye: “La Cumbre perdió su sentido de promover la democracia y construir un área de libre comercio. Ahora, las cumbres solo sirven para mostrar la confrontación entre la izquierda y Estados Unidos. Ni la democracia ni el libre comercio nos unen hoy como región”.


RECUADRO
“La victoria de América Latina”

Aunque no entregó los 10 millones de firmas a su homólogo Barack Obama, el presidente Nicolás Maduro dijo que “quedó todo muy claro” en Panamá. En la clausura de la Cumbre de los Pueblos, paralela a la oficial, expresó: “Ha sido una gran victoria de América Latina y el Caribe, ha sido una gran victoria de la paz”, en referencia a que algunos presidentes aliados apoyaron la petición de que Obama suspenda el decreto, y se escucharon posiciones antimperialistas, como la del presidente Rafael Correa, quien rechazó la tutela a América Latina. Maduro señaló: “Nuestra victoria tiene que ser ir afirmando el camino de trasformaciones revolucionarias, de cambios profundos de América Latina en paz, con los pueblos”.
El presidente denunció que en 24 meses ha enfrentado “todas las formas de desestabilización”. “Ya lo probaron todo y han sido derrotados por la conciencia del pueblo en paz”.
 
Fossi un oppositore del Venezuela, direi di aspettare le elezioni ... visto che con la piazza è inutile, forse il PSUV riesce a rappresentare ancora gran parte della popolazione.

Allo stato attuale non hanno alternative anche se non ricordo di una dittatura forte ( non alla fine dei suoi giorni) cadere per una elezione.
Hanno tutti i poteri sotto controllo e se i conti non torneranno dopo che il CNE avrà verificato i numeri che escono dalle macchinette del Totip, potranno sempre invalidarle anche con la scusa più banale, es. un oppositore ha fatto la pipi a meno di 250 metri da un centro elettorale.
Ma difficilmente succederà, la macchina da guerra elettorale del PSUV è micidiale e sofisticata, a capo c'è l'ex presidente del CNE (indipendente :lol:) Jorge Rodriguez, sanno in qualsiasi momento quanti voti hanno loro e quanti gli avversari, si fa presto a creare un po' di guerriglia in una decina di centri elettorali travestiti da oppositori e bloccarle. Altra tecnica usata fino ad ora è cambiare il numero di centri elettorali e numero di eletti per centro elettorale favorendo quelli dove sono sicuri di vincere, stravolgendo il principio di voti/eletti.

Detto questo, il fatto che i venezuelani indistintamente dal colore politico si stiano abituando a vivere alla cubana, siamo a meno di 30$ di stipendio minimo al mese al cambio SIMADI e la mia zia ottantenne chavista dice che è meglio pulirsi il c..o lavandosi con l'acqua o usando una foglia di caffè che usare la carta igienica imperialista ( non sto scherzando), favorisce noi bondisti, con pochi spiccioli sistemano la popolazione e avanzano risorse per le nostre cedole anche con prezzi del petrolio depressi.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto