il motto lavorativo di timpone
Però mi piacerebbe tornare alla domanda iniziale, perchè (e con quali strumenti) il Venezuela (o PDVSA) non dovrebbe ristrutturare il debito.
l'unica ristrutturazione perseguibile è sui titoli con clausole collettive, altrimenti è un default. il perchè non dovrebbe fare un default... un paio di settimane fa o forse di più ho lasciato un post dove riportavo alcuni tratti fondamentali sui motivi per cui destabilizzerebbe un intero paese, e per certi versi, un'intera regione del mondo.
sul come evitare l'evento, quindi ottenere fondi "sani", beh questo è un altro par di maniche. ad ogni modo ho spesso parlato anche di questo argomento, sul fatto che saranno attaccati all'osso fino a quando l'acqua non arriverà alla gola, ecc. ecc. parliamo di un paio di questioni, io metto qualche input poi le conclusioni le tira ognuno per sé...
il buyback... è più di un anno che si ricomprano il debito. lo hanno fatto più o meno silenziosamente, attraverso il fondo pensione di PDVSA ed i fonden. da quando torres ha fatto le sue dichiarazioni i bond sono arrivati a quotare oltre i 50 punti per larga parte della curva, sebbene appartengano alla nazione più "cash-strapped" del mondo nel momento di minimo del petrolio (prima 95% dell'export, ora coi prezzi dimezzati 90%
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). torres vede rappresentanti degli hedge-funds spesso, credo ogni 40-50 giorni, molto indicativamente. a 2 mesi dalle elezioni, nell'incertezza del risultato, con riserve al minimo, nessuna riforma, ecc. viene fuori che sono stati ricomprati (non che stanno comprando) un certo quantitativo di titoli in valuta estera. da qual momento è partita una lenta salita, completamente decorrelata dall'oil.
le elezioni... non solo la classe dirigente è la peggiore mai vista, ma anche all'opposizione non manifestano sufficiente ingegno/coraggio, con idee politiche piuttosto confuse. marginalmente, per lo meno, nelle loro file hanno qualche economista, figura completamente assente al governo. come sempre i seggi vanno dove devono andare, come ogni volta avere la maggioranza percentuale non vuol dire avere più "deputati". il sistema di voto permette di avere statistiche in tempo reale, eventualmente si può correggere la situazione in loco. e non mi dite che le figure di spicco sono capriles e torrealba. quest'ultimo peraltro lo reputavo più scaltro. cmq junior ha rilasciato un post qualche pagina indietro che reputo abbastanza condivisibile da parte mia.
il narcotraffico... ad 1 mese dalle elezioni viene fuori che i nipoti del presidente vanno in giro con 800 kg di cocaina nel cassone (indicativamente, serve almeno un furgonato pieno) e il passaporto diplomatico in tasca. l'origine della merce è colombiana. da mesi la frontiera con la colombia è chiusa. in un report di BofA do qualche tempo fa sulla colombia si imputa il 25% dell'aumento mensile dell'inflazione (settembre) alla frontiera chiusa.
i viaggi di maduro... una volta al mese il guascone deve vedere i suoi amici dell'opec o non opec, quando per un cumbre quando per una visita. viaggia con l'aereo presidenziale, indicativamente da 150-200 posti, e molto spesso con molti parenti a seguito.
detto questo, c'è un'incertezza cane sul paese. nessuno riesce a fare i conti in tasca al governo, e non parlo di me, di quello o di quell'altro, ma di istituti come BofA, barclays, e via dicendo. a spanne, quello che si sa è che nel 2015 saranno prodotti in media circa 2.7 Mbpd, esportati 2.3 Mbpd ed importati 200-250 kbpd. con situazione così stante, sempre a spanne assumendo esportazione di 2.1 Mbpd, in ingresso per l'avvenire fanno 2.1x365x35 = 27 mld di usd, più gli spiccioli della raffinazione di CITGO. con questi c'è da gestire il rimborso dei prestiti (levare dollari o abbassare produzione), la deuda, i sussidi, le importazioni, ecc. ecc.
per sistemare le cose hanno ancora qualche mese, per me dai 3 ai 6 mesi, dopodichè l'acqua supera la gola. è il momento buono per investire in alcune aree (NO FAJA), i mezzi ci sono sia prelevando da attivi che in casa propria. poi le misure economiche da prendere dovranno essere radicali, più di quelle dell'agenda di ramirez. la cina può aiutare (non solo elargendo prestiti), per una serie di ragioni. la cosa importante è che maduro non si occupi di petrolio (meglio se non si occupasse di nulla, e facesse solo il ragazzo immagine sfruttando quel poco che rimane dell'appeal del chavismo), viste le ciance sul prezzo giusto applicato al crudo di monagas e la presenza di una limitatezza ideologica vista in pochi altri...
scrivo questo praticamente da esterno (post di chiusura posizione rilasciato al momento della vendita), senza avere in portafoglio nessun soberanos, ma solo una modesta posizione a cortissimo raggio in PDVSA paragonabile a quella che tengo in petrobras, giusto per non farsi mancare niente nel reparto letame
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ad ogni modo, in questo momento tengono dinero e ragionevolmente anche per tutto il 2016.