Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1

probabilità recovery

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    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
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    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
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Ammirevole il grande lavoro di informazione pubblica che svolgi, malgrado vi sia per Te il "rischio" di non averne alcun tornaconto finale...?!
Per debito di simpatia mi dispiace, ma francamente non vado oltre a causa dell'evidente "conflitto di interessi"... ;)

Sai, mi piace seguire un titolo ... anche se non sono direttamente investito... per curiosità e studio.

Sono diversi i paesi che tengo sott'occhio :tel: e che potrebbero rientrare nel mirino. Tra questi il Venezuela.
Mi accontento di indovinare un trade all'anno.
E' più che sufficiente.
 
Scusa Tommy , capisco bene che la proposta in campo potrebbe essere questa : il Venezuela 2022 al 12,75 % ( se ricordo bene scadenza e interesse , e tanto per fare un esempio ) si allungherebbe fino al 2032 con cedola step up dal 2 al 4 % ?

Il problema attuale del Venezuela, come sappiamo, è la "liquidità".

Maduro ha attuato una politica un pò pazzoide che fa gioire i bondholder ... ma ha impoverito il paese.
Non esiste da nessuna parte del globo terrestre che a fronte di una impossibilità ad emettere debito (per la chiusura dei mercati), questo venga puntualmente onorato.

Quindi il problema è duplice ... da una parte c'è l'evidente fatica ad onorare le scadenze ... dall'altro lo straordinario peso dell'onere sul debito.
Preso a sè, il debito in valuta estera, non è neanche eccessivo ... ma ormai pesa (a livello di entrate complessive) a quote insostenibili ... rispetto ai valori della "Cesta".
 
Un Saluto Carissimo agli Amici di IO e sempre un ringraziamento particolare a Tommy per la sua "dedizione" alla causa dell'informazione.

ritengo che a questo mio saluto si associno anche molti Amici del Clan, perchè lo scopo comune è acquisire la corretta consapevolezza che ci porta a scelte personali molto "sensibili".



:up:

Ti ringrazio.
 
Il problema attuale del Venezuela, come sappiamo, è la "liquidità".

Maduro ha attuato una politica un pò pazzoide che fa gioire i bondholder ... ma ha impoverito il paese.
Non esiste da nessuna parte del globo terrestre che a fronte di una impossibilità ad emettere debito (per la chiusura dei mercati), questo venga puntualmente onorato.

Quindi il problema è duplice ... da una parte c'è l'evidente fatica ad onorare le scadenze ... dall'altro lo straordinario peso dell'onere sul debito.
Preso a sè, il debito in valuta estera, non è neanche eccessivo ... ma ormai pesa (a livello di entrate complessive) a quote insostenibili ... rispetto ai valori della "Cesta".
Anche l'Argentina negli ultimi anni non poteva emettere ma ha onorato il debito .
 
Anche l'Argentina negli ultimi anni non poteva emettere ma ha onorato il debito .

Qui il problema è che si sta distruggendo l'intera l'economia per pagare la deuda externa.

Per quanto mi riguarda ... credo che finchè ci sarà Maduro farà di tutto per pagare.
Ne va della sua credibilità e nel continuare ad essere un fattore di equilibrio delle diverse anime del PSUV.
Non mi nascondo il fatto che molti suoi compagni potrebbero benissimo sacrificarlo. Ma in questo caso le variabili sono innumerevoli, di varia natura.
Il pericolo principale resta è un golpe interno, con l'appoggio dei militari.
Al momento l'opposizione non ha dato prove di forza, ma il clima interno andrà a surriscaldarsi. Non a caso sono aumentate le pressioni da parte statunitense.
E lo stesso Maduro ha perso importanti appoggi in Sudamerica (Argentina ed ora Brasile).

Per tutti questi fattori, IMHO, il problema principale è politico ... secondariamente quello del debito.
Se si risolve (o si riesce a gestire) in qualche modo la situazione da qui ai prossimi mesi, ritengo che non dovrebbero esserci grossi problemi per i bondholder.

Per quanto riguarda l'intervista di Perez Abad, nella sostanza, non ha detto nulla di nuovo.
Direi che in qualche modo ha ufficializzato che è allo studio una proposta per i bondholder (ma di questo la Pons ne parlava dal settembre 2014), dice che pagherà la deuda externa tramite le riserve (ma anche qui nessuna novità).
L'unica novità è che da qui a sessanta giorni ci sarà un rifinanziamento del fondo chino da 5 MLD (però l'ha detto solo lui, tra l'altro nessun riscontro da parte di terzi).
 
Per quanto riguarda il rumors che ho pubblicato nelle pagine addietro ... ribadisco che si tratta di un parere che arriva dall'opposizione. Quindi di parte.
Detto questo:

nel dettaglio, credo positivo il fatto che vogliano comunque rimborsare l'intero importo della singola emissione.
Resta difficile far digerire un taglio cedolare (ma potrebbero minacciare). IMHO potrebbero aggiungere un warrant legato all'oil, senza però esagerare.
Il riscadenziamente (con taglio cedolare) migliora la sostenibilità del debito, in teoria ne trarrebbe giovamento anche il bondholder.


I miei rilievi riguardano le "garanzie" che potrebbero dare sui bond concambiati: essenzialmente, quali?
l'oro del BCV è intorno ai 10 MLD (nella migliore delle ipotesi, perchè un pò è già partito per la Svizzera) mentre il debito è tre volte tanto.
C'è tutta la storia dell'Arco Minero, ma non si sa quanto ci sia sotto (per me può anche essere tutta una truffa).
Quindi di "covered" vedo ben poco ...

In sostanza, a tutt'oggi si brancola nel buio.
Sappiamo che ci sono degli studi preparatori in proposito, ma ognuno dice quel che vuole. L'opposizione denigra, ma Maduro &C. si tengono nel vago. La mia sensazione è che non sappiano che pesci pigliare.
 
Oposición venezolana cuestiona legalidad de nuevo estado de excepción de Maduro y anuncia más protestas
sábado 14 de mayo de 2016 15:13 GYT




CARACAS, 14 mayo (Reuters) - La oposición venezolana cuestionó el sábado la legalidad de un nuevo decreto de estado de excepción firmado por el presidente Nicolás Maduro y anunció nuevas protestas callejeras para activar un referéndum revocatorio que lo saque del poder este mismo año, en medio de una severa crisis económica.

El presidente de Venezuela firmó la noche del viernes la extensión y ampliación de un decreto de estado de excepción y emergencia económica, que, según dijo, utilizará para derrotar un golpe de Estado y una guerra económica que está en marcha en contra de su gobierno.

Líderes opositores que se concentraron el sábado al este de Caracas para reclamar la activación de una consulta popular que podría decidir este año si Maduro termina o no anticipadamente su mandato, creen que el más reciente decreto de Maduro busca agudizar la crisis política en el país.


Oposición venezolana cuestiona legalidad de nuevo estado de excepción de Maduro y anuncia más protestas | América Latina | Reuters

***
Impedire il "revocatorio" mi sembra una mossa sbagliata. Se non per Maduro ... certamente per il PSUV.
Si costringe, in questo modo, a radicalizzare l'opposizione... chiudendo quei pochi spazi di dialogo, che si potrebbero coltivare ed allargare (anche da parte della Chiesa).
 
Guerra: Aumento de precios llega demasiado tarde

El diputado dijo que con la actual inflación, los salarios no soportarán los aumentos de los productos que anunció el Ejecutivo






12:25 p.m. | Emen.- José Guerra, diputado de la Asamblea Nacional por la MUD, indicó que con los actuales índices inflacionarios, los salarios no soportarán los aumentos de los alimentos y medicinas que anunció el Ejecutivo nacional.

A su juicio, el gobierno emitió la medida demasiado tarde y no ha aplicado ninguna acción de política monetaria ni medidas en materia cambiaria. “Por ejemplo, están vendiendo dólares en el Dicom en 416 (bolívares por dólar), eso significa que el mes de marzo y lo que va de mayo el bolívar se ha devaluado casi 110% en ese mercado y vas a tener un proceso inflacionario”, sostuvo este viernes durante el programa Por Donde Vamos de Unión Radio.

Recordó que Venezuela está en una situación hiperinflación y destacó que al cierre de abril se estimó una inflación superior a 400%, pese a que el Banco Central de Venezuela decidió no publicar las cifras.

En ese sentido, destacó que se debe aplicar un programa como el que presentó la Asamblea Nacional para buscar las soluciones a la actual crisis económica.

“Se está generalizando una situación de ingobernabilidad que llama a que el gobierno colabore en una solución de esto para lo cual la AN tiene algo que decir, pero no puede ser que el gobierno quiera obviar a la Asamblea en momentos tan profundos como los que está viviendo”, agregó.

A propósito de las declaraciones del vicepresidente de la Economía Productiva, Miguel Pérez Abad, en las que indicó que la situación de abastecimiento y producción se puede resolver en seis meses, Guerra desestimó que en temas económicos se pueda establecer una fecha y más aún cuando tenemos racionamiento de materia prima, paralización de la producción debido, incluso, a problemas climáticos.

El también economista destacó que cuando el país “llega a una encrucijada de esta naturaleza” debe buscar un mecanismo democrático y constitucional de resolver la situación, por lo que considera que el referendo revocatorio es la mejor vía para ello.

Leer más en: http://www.elmundo.com.ve/noticias/...cios-llega-demasiado-tarde.aspx#ixzz48fJVLJdw
 
Maduro: Estoy listo para entregar cualquier planta paralizada al pueblo

El presidente dijo que la toma se puede hacer como ocurrió en el paro petrolero y se logró recuperar Pdvsa







03:17 p.m. | Madelen Simó Sulbarán .- El presidente Nicolás Maduro aseguró este sábado que tomará acciones para recuperar el aparato productivo que está detenido por sectores de oposición, al tiempo que ordenó entregar cualquier planta paralizada al pueblo, al poder comunal

Desde la Plaza Diego Ibarra, el primer mandatario afirmó que "ha llegado la hora de hacerlo, pero debe hacerse con el Gobierno y pueblo unido, así como se hizo con el paro petrolero y se logró recuperar Pdvsa".

“Estoy preparado para entregar la planta que haya parado cualquier pelucón al pueblo, al Poder Popular, y radicalizar la revolución (...) El que no quiera trabajar que se vaya, estoy decido a hacerlo, este pueblo necesita que toda su estructura económica funcione”, expresó Maduro.

También dijo que ha dado la orden para darle todo el poder a los Comités Locales de Abastecimiento y Producción (Clap) "Hay que romper todas las cadenas que nos oprimen hoy: cadenas de bachaqueo, las cadenas del pelucón", enfatizó el Jefe de Estado.

En el acto se prevé la activación del quinto Motor de la Agenda Económica.

Leer más en: http://www.elmundo.com.ve/noticias/...-entregar-cualquier-planta.aspx#ixzz48fKZZfau

***
La risposta alla crisi da parte di Maduro è del tutto insufficiente.
Continua a dare la colpa ad altri, e minaccia nuove nazionalizzazioni.
Purtroppo se non ci sono dollari da immettere nell'economia reale, andrà sempre peggio.
Bisogna solo vedere quale sarà il limite massimo di sopportazione da parte del pueblo.
 
¡A LA CALLE HASTA LIBERAR A VENEZUELA! Capriles anuncia que el próximo miércoles la oposición se movilizará nuevamente hasta el CNE


El gobernador del estado Miranda y excandidato presidencial, Henrique Capriles Radonski se pronunció desde la concentración opositora en la avenida Casanova para anunciar nuevas medidas, como exigencia para el Referendo Revocatorio, publica La Patilla




“Si el pueblo de Caracas quiere ir a Miraflores, irán a Miraflores. Él cree que el municipio Libertador es su hacienda particular, pues no, es de los caraqueños y los caraqueños harán sentir su voz cada vez que puedan”, expresó.

Igualmente, anunció una serie de acciones para la activación del Referendo Revocatorio, luego de haber superado la primera etapa, la cual implicaba la recolección del 1% de las firmas para solicitar el procedimiento ante el Consejo Nacional Electoral (CNE).

“Ayer se ha debido vencer el lapso de la validación de las firmas, todos estamos esperando. Hoy sábado, el CNE ha debido cerrar ese proceso y después tomar unos días para contar y luego anunciar las firmas del 20%”, dijo.

En ese sentido, explicó que todas las actividades que realicen a continuación deben hacerse en toda Venezuela. “Como aquí no se está cumpliendo la Constitución convoco a todo el país el próximo miércoles volvemos a las sedes del CNE”, manifestó.
 
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