Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
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L'articolo sopra è di ieri.
Sembrerebbe superato dalla dichiarazione di Lopez nella serata (vedi il video che ho postato questa mattina).
 
Mi son letto i due piani di ristrutturazione che ho allegato alcuni giorni fa.
Spunti interessanti.

Ma il discorso : "io prendo PDVSA perché non ha le CAC, o al limite la Ven. 2027 perché non ha le CAC " mi sembra parecchio aggirabile.

Le maggiori probabilità per fare hold out sarebbero sulle Ven. con CAC all'85% (non facile da arrivare)
Essendo prevista la CAC, mi sembra d'aver capito in uno dei due studi, non si potrebbero usare le Exit Consent.
.
 
ho visto integralmente per fortuna capisco bene cosa dice, poi Maria corina machado, anche ramos allup hanno detto un no secco e deciso

Era un argomento trattato, su vari forum, ma senza link.
Finalmente l'ho trovato e postato.
Il giornalista è affidabile.
Probabilmente l'articolo del giornale di Miami può essere stato un fattore della salita dei prezzi, ieri pomeriggio.
Si intravedeva un "inciucio".
 
Anche qui assemblee?

Con le exit consent.
Ma occhio : sono studi e potrei sbagliare (me le sono lette in metropolitana)
Vogliono provare a ingabbiare gli holding out.

Uno dei due prevede una (eventuale) ristrutturazione in (probabili) due tappe.
Al primo giro solo taglio cedole e/o allungamento maturity.
Poi se non basta...ZAC

L'altro vede un taglio secco del nominale ma con una sorta di warrant/sinking fund legato al prezzo del WTI (per non farsi fregare dai dati taroccati venezuelani) etc etc
 
Con le exit consent.
Ma occhio : sono studi e potrei sbagliare (me le sono lette in metropolitana)
Vogliono provare a ingabbiare gli holding out.

Uno dei due prevede una (eventuale) ristrutturazione in (probabili) due tappe.
Al primo giro solo taglio cedole e/o allungamento maturity.
Poi se non basta...ZAC

L'altro vede un taglio secco del nominale ma con una sorta di warrant/sinking fund legato al prezzo del WTI (per non farsi fregare dai dati taroccati venezuelani) etc etc

https://corpgov.law.harvard.edu/2013/05/22/exit-consents-in-restructurings-still-a-viable-option/

Bisogna vedere cosa dice la legge USA.
Che io sappia è la più ferrea e non incline al cambio dei regolamenti (soprattutto se si tratta di debito non USA).
 
Con le exit consent.
Ma occhio : sono studi e potrei sbagliare (me le sono lette in metropolitana)
Vogliono provare a ingabbiare gli holding out.

Uno dei due prevede una (eventuale) ristrutturazione in (probabili) due tappe.
Al primo giro solo taglio cedole e/o allungamento maturity.
Poi se non basta...ZAC

L'altro vede un taglio secco del nominale ma con una sorta di warrant/sinking fund legato al prezzo del WTI (per non farsi fregare dai dati taroccati venezuelani) etc etc

Questa mi pare più percorribile.
 
Stato
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