tommy271
Forumer storico
La considerazione che possiamo fare è la seguente.finora la speculazione sul Venezuela si è mossa sempre nella direzione che un cambio di regime fosse positivo per l'economia del paese e di conseguenza per i titoli pubblici che ad esempio ,quando si sperava che a Chávez seguisse un ribaltone,hanno vissuto un rally .ora un economista venezuelano vicino all'opposizione parla di default auspicabile .naturalmente non sappiamo se parli o meno in nome dell'opposizione ma il segnale non è positivo ,perché la speranza di un cambio di regime che si sarebbe tradotto in un abbassamento dei rendimenti del debito in seguito a mutate scelte di politica economica ,speranza che é sempre più o meno stata viva in questi anni perde vigore .ora si dubita pure della volontà dell'opposizione di onorare il debito .
Per me, il "tale" di Harvard parla a nome personale ... a parte il fatto che l'opposizione è talmente divisa e conta sempre meno.
La prova di forza di questa primavera si è risolta in un ulteriore rivolo di divisioni.
E' palese che il timore di default si legga principalmente sui titoli a brevissimo ... guardatevi anche il Venezuela 14 ... mentre sui trentennali l'haircut è quasi già incluso nel prezzo.
Quindi un rialzo di questi sarebbe già da subito un segnale fortemente up.
Dobbiamo dire altrettanto che il 2015 è una "piccola" (si fa per dire) emissione da 1 MLD ... rispetto alle più "grosse" in $ da 3/4 MLD.