Saper prevedere se la call sarà esercitata oppure stabilire se il mercato la prezza correttamente è praticamente la stessa cosa (edit: vale anche per l'ultimo post di Cren, letto in ritardo).
Sì, ma qui il punto è diverso ("qui" inteso come "argomento
callable", non gli ultimi due messaggi scambiati): hai avuto che il mercato s'è aspettato fortemente l'esercizio della UCGIM '17, e questo esercizio è effettivamente avvenuto nonostante economicamente fosse svantaggioso per l'emittente.
Inoltre hai visto col caso di Intesa SanPaolo che, benchè le due emissioni fossero diverse (la UCGIM
retail da €1,000, la ISPIM un taglio da €50,000), di fatto sarebbe stato possibile mancare l'esercizio senza necessariamente dare l'idea di difficoltà patrimoniali (cambi il prospetto perchè - sulla carta - cambiare le caratteristiche del titolo quando l'esercizio dell'opzione spetta all'emittente e quest'ultima è OTM di fatto non dovrebbe riguardare il creditore... peccato che s'è giocata l'immagine così).
Quindi hai due punti cruciali da considerare: il primo è che, nonostante che una buona fetta del mercato si aspetti la
call, il titolo non si muove efficientemente per annullare lo YTNC molto alto; il secondo è che un emittente ti "regala" un rendimento/rischio molto migliore di quello che raccogli mediamente a mercato in questo periodo.
In soldoni non è che devi prevedere una probabilità meglio del mercato: qua sembra che, anche se il mercato quella probabilità la legge abbastanza bene, il pasto in tavola rimane.
Come ripeto dall'inizio del
thread, ancora non comprendo come ciò sia (stato) possibile, so solo che nell'ambito delle
callable sono fresco fresco e che quindi voglio monitorare con attenzione le prossime di un po' tutti gli emittenti per capire meglio certi meccanismi.