La terza qui lo fece conoscere al mondo degli editori. Si tratta della litografia creata per Vollard e pubblicata in "Les peintres graveurs" assieme ai massimi artisti del momento (Munch, Vuillard, Denis, Bonnard ... ) Le prime due sono un esempio della sua multiforme attività, qui per scopi "pubblicitari" in senso lato. Tra l'altro nella prima vediamo come egli accetti di annoverarsi tra i pittori orientalisti. Come soggetti, spesso ciò è vero, però
1) di solito gli orientalisti vedono il soggetto come qualcosa di esotico, di pittoresco: come tale con minore dignità artistica rispetto ad artisti senza tale denominazione. Ma l'atteggiamento di Lunois è esattamente il contrario, volto com'è a cogliere il lato umano, di verità delle persone,
nonostante, per così dire, esse risultino appartenenere ad un'altra civiltà.
2) questa autodefinizione gli creò un danno postumo: quando l'orientalismo passò di moda, Lunois venne dimenticato assieme a tutti i compagni di
etichetta.