Ieri forte incremento dei rendimenti dei Treasury. Il mercato si era fatto qualche illusione nelle giornate di mercoledì e giovedì dopo le parole (forse travisate) di Powell. La realtà è che l'economia USA continua ad andare bene e l'inflazione resta da domare. I primi tagli andranno di là nel tempo.
I bonos soberanos Latam chiudono tutti in rosso, ad eccezione di Bolivia ed Ecuador.
In Argentina si va verso l'approvazione del decreto Omnibus, ma in modo alquanto depurato.
Milei non esprime maggioranza in Parlamento e deve necessariamente abbassare la testa, scendendo a compromessi.
Quest'anno sarà decisivo per vedere se il paese di Peronia (come dicono loro) riuscirà ad instradarsi su un sentiero di riequilibrio ed offrire soluzioni praticabili in vista delle importanti scadenze finanziarie del 2025.
Per il 2024 - come sappiamo - non ci sono problemi impraticabili, salvo eventi inaspettati.
Intanto il rischio paese accenna di nuovo a scendere a 1919 pb. da 1959 pb.
I CDS stringono a 4009 pb. da 4076 pb.
I bond post swap ritornano ad essere positivi, dopo una settimana negativa.
La "993" non si muove e si delinea molto difensiva, ultimo a 32,05.
Riflessione del giorno: "Tutto ha un limite, anche le passioni umane" (N. Bonaparte).