Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (9 lettori)

m.m.f

Forumer storico
Credo che voglia evitareeeeeee ??? Ma non avevi scritto con certezza che sarebbe stato default ? Quante pagine devi scrivere al giorno ? Hai un minimo ?

..comunque sia sarà default certo. Sè mi posticipi il pagamento di una cedola si chiama default.Anche se entro i 30 gg di grazia tecnicamente.Lo stesso sè mi posticipi il rimborso a scadenza.O mi cambi il contratto in corso d'opera ,allungando la scadenza o,anche solo tagliando il nominale del 20 % o rimodulando le cedole.




magari repetita iuvant
 

lader

Forumer attivo
..comunque sia sarà default certo. Sè mi posticipi il pagamento di una cedola si chiama default.Anche se entro i 30 gg di grazia tecnicamente.Lo stesso sè mi posticipi il rimborso a scadenza.O mi cambi il contratto in corso d'opera ,allungando la scadenza o,anche solo tagliando il nominale del 20 % o rimodulando le cedole.




magari repetita iuvant
Informati meglio che entro i 30gg non si chiama default ! Tutto il resto non è ancora avvenuto, quindi affermare che sarà D certo forse è una tua aspirazione. Comkplimenti vedo che sai il tedesco ! Ma non era Juventus ?
 

Owblisky

Compravendite mobiliari
il debito del FMI lo decide il FMI nel caso come e quando...
Si, ma entro certi limiti.
Se i creditori accetteranno una ristrutturazione "volontaria" è perchè il FMI è partecipe alla trattativa e ne è garante.
Pensare di far ristrutturare solo il debito degli altri non sembra a prima vista una buona partenza.
 

matteotosi1985

Forumer attivo
..comunque sia sarà default certo. Sè mi posticipi il pagamento di una cedola si chiama default.Anche se entro i 30 gg di grazia tecnicamente.Lo stesso sè mi posticipi il rimborso a scadenza.O mi cambi il contratto in corso d'opera ,allungando la scadenza o,anche solo tagliando il nominale del 20 % o rimodulando le cedole.




magari repetita iuvant


Hai ragione .......

Sempre default è....

Poi non si può mica star a guardare il capello....

Se posticipano il pagamento dei loro bot a 6 mesi I se tosano noi al 50% sempre default è

:)
 

Maurizio Gugliotta

Nuovo forumer
Ragazzi ! ...Questo forum, già è seguito da pochissimi utenti, se anche voi pochi, vi mettete a litigare, questo forum muore o comunque diventa ancor più scalcinato di quanto non sia già e sarebbe un peccato !
 

tommy271

Forumer storico
Creen que es posible renegociar la deuda, pero poniendo antes las cuentas en orden


En el encuentro, los expertos estimaron que la Argentina se encamina hacia una reestructuración y piden acompañarla con reformas de fondo; advierten por el alto costo del cambio de reglas

Paula Urien

27 de septiembre de 2019




Renegociar la deuda de la Argentina es posible, pero si se quiere llevar adelante sin que implique caerse del mapa de los países viables, antes de eso, o por lo menos al mismo tiempo, hay que poner las cuentas en orden, hacer una serie de reformas necesarias y emprender el camino del crecimiento. Así podría resumirse la opinión de los expertos durante la Conferencia Anual de FIEL, que se llevó a cabo ayer en el salón principal de la Bolsa de Comercio.

Daniel Marx, director ejecutivo de Quantum Finanzas, dijo que con respecto al monto de la deuda hay opiniones encontradas. "Hemos escuchado no hace mucho que es de un 30% del producto bruto. El Fondo dice que está cerca del 100% del producto bruto. A nosotros el cálculo nos da alrededor del 65% del producto bruto. Si nos comparamos con otros países, no estamos en la peor de las situaciones. Nos encontramos en un nivel por encima de varios países de América Latina y por debajo de otros, como por ejemplo Brasil".

Agregó que "la Argentina parece encaminada a una revisión de los contratos, pero si no se atienden los problemas de fondo, todo lo que se hace es comprar más o menos tiempo". El economista se refirió al costo que tiene para el país cambiar las reglas de juego porque esta decisión incide en las decisiones de inversión.
Por eso, "para reestructurar la deuda se debe analizar quiénes son las autoridades, cuál es el plan y si es creíble. En la Argentina se buscan atajos, lo que no es deseable. El país no está en una situación en la que se puedan encarar estos temas con revisiones sucesivas". Marx recomienda no ir hacia una reestructuración "a lo carnicero, dejar la deuda en default como propuesta única. Lo deseable es una cirugía más fina".

Y consideró que en 2015 se cometió un error de diagnóstico básico: creer que se tenía una "deuda engañosamente baja" y no porque el país había crecido. "La deuda era de 22 puntos de producto bruto, pero había un Banco Central sin reservas, que no estaba patrimonialmente bien, que estaba quebrado, lo mismo que el sistema de seguridad social. Habíamos pagado la deuda con reservas", explicó.

"El segundo motivo engañosamente válido para explicar por qué teníamos una deuda baja, y que fue otro grave error, fue que cuando se estatizaron los fondos de pensión aumentó el déficit del sistema previsional". Agregó que fue entonces cuando "se les fue la mano con el endeudamiento. Se tomó deuda pensando en un escenario de crecimiento económico sostenido y con un tipo de cambio de $17, que se suponía era un valor de largo plazo. Ninguna de las dos cosas se dio. Ahora debemos a $60 y la economía demuestra en la última década una absoluta incapacidad para retomar el crecimiento económico", sentenció. Santangelo aseguró que sin crecimiento ni superávit fiscal la deuda no es sostenible en su estado actual.

En diálogo con LA NACION, Marx explicó por qué el tema de la deuda afecta a los argentinos de a pie. "Los títulos de deuda son contratos que existen en una economía. Los incumplimientos repercuten rápidamente sobre el funcionamiento del sistema de pagos de la economía, sobre los ahorros de particulares y sobre la posibilidad de acceso al financiamiento, tanto para el gobierno como para las personas y las empresas. Nos encontramos hoy con una situación en la que eso está en duda y tenemos esta incertidumbre reflejada en la demanda de dólares y en la salida de dinero de los bancos".

Dijo que la Argentina y el mundo están esperando que la situación se clarifique, se estabilice, que los contratos se regularicen y que la economía vuelva a funcionar sobre bases que no se vuelvan a revisar, porque son sólidas.

Como un mantra, Santangelo, al igual que muchos expertos, enumera las reformas necesarias: reformas previsional y laboral; recomposición de tarifas y baja de subsidios; reformulación de la relación Nación-provincias, y reforma tributaria.

"Si se toma dinero para evitar un trauma importante pero no se solucionan los temas de fondo, la gente tiende a buscar resguardo", dijo Marx. "Eso significa en la Argentina sacar la plata. Hay que hacer las reformas, que son incómodas. Hay que tener un plan". Como conclusión, agregó que la reestructuración de la deuda no reemplaza en absoluto las reformas que se deben hacer".

Creen que es posible renegociar la deuda poniendo antes las cuentas en orden
 

StockExchange

Forumer storico
Tweet di A. Fernandez: per il debito modello uruguay. Niente haircut ma moratoria di qualche anno.

Magari fosse.
Pure sospendessero ogni forma di pagamento sarebbe lo stesso. Anzi... magari più impanicati che te le vendono sui 35-40 :D.
Così abbiamo mesi e mesi se non anni per accumulare a 40 qualcosa che fra qualche anno varrà 100. L'importante è non mettere in discussione il capitale e il ripristino di quei flussi cedolari quando possono tornare a pagare. Ma a questi prezzi va già bene riconoscere il capitale a 100. Fosse pure uno 0 coupon :D. Certo non per la 2117 :-D.
Già una 2038 che iniziasse a riconoscere ammortamenti del 5% a semestre su un capitale di 100 dal 2029 e che fosse accumulabile a 40 per lungo tempo sarebbe un ottimo investimento. Logicamente però i saldi dureranno fintanto che permarranno incertezze. Quando sarà chiaro come intendono muoversi il mercato allineerà i prezzi ad aspettative di rendimento ragionevoli. Magari rendimento pur sempre speculative grade ma certo che in epoche di tassi da titoli di stato allo zerovirgola se non negativi, specie su euro, il mercato non regalerà exit yield post ristrutturazioni al 10% annuo. Poco ma sicuro.
Chi vuole quell'exit yield domani (magari pure maggiore) deve rischiare oggi anche di incorrere in potenziali perdite. Fait vos jeoux.
Personalmente per l'idea che mi sto facendo, ritengo che per i livelli di gravitá di questa crisi, imparagonabile alla situazione del 2001, e per il livello di prezzi a cui giá si possono raccogliere, tra qualche tempo, il massimo che si potrà perdere, è perdere tempo.
Ossia che se va male per quelli tra noi speculatori che si stanno fregando le mani :-D,
magari ci ritroviamo qui fra un anno che avremo fatto pari e patta. In tal caso vorrà dire che quelli che invece hanno dato fiducia all'argentina a ben altri prezzi (io non lo avrei fatto e infatti non l'ho fatto :cool:) saranno incorsi verosimilmente in perdite in prospettiva.
Ma visto che io intendo augurare agli investitori della prima ora dell'era Macrì le migliori fortune, mi vedo costretto ad augurarmi di sponda, di farci soldi a carrettate a questi prezzi. :D

P.S.
La discount sarebbe ancora più golosa, a prescindere dalle cedole, visto che l'ammortamento parte dal 2024.
È però proprio questo che mi frena su questo titolo e me lo fa sembrare una scelta meno difensiva. 2024 mi sembra esattamente nel range degli anni per i quali vorrebbero più spazio di manovra e ossigeno.
Va pur detto che per quell'anno gli costerebbe solo il 10% di rimborso. I titoli ristrutturati hanno giá una convenientissima modalità di rimborso rateizzata, ben studiata per non creare grossi incagli in una sola scadenza. Sarebbe un peccato rimetterla in discussione pure per loro. Se le trovano già ben pianificate.
È il debito fatto da Macrì che è più difficile da gestire. E comunque non solo per colpa sua, come spiegava bene un articolo postato giorni fa. I sovranisti credono che è debito solo quello che fa il liberista di turno in valuta vera e internazionale. Come se emettere moneta propria del Monopoli,inorganica, non fosse comunque una sorta di debito. E infatti rientra nel deficit fiscale. Poi hanno pure la pretesa di difendere continuamente i salari dall'inflazione che loro stessi creano. Stampano e poi si indignano perchè i salari tradotti in dollari valgono sempre meno: e sai com'è, il mercato valutario mica è grullo...:D
 
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