Arte investimento guadagni rivalutazione (?)

Il discorso fatto per gli artisti vale in qualche modo anche per il denaro.
Mi spiego: oggi l'investimento sicuro, tipo prestare alla BCE, non rende nulla, anzi, può addirittura essere negativo. Parlando un po' grossomodo, ciò significa che l'economia è ferma, non produce. Pertanto un rendimento tipo 3% si può ottenere solo rischiando di più. A sua volta ciò significa, nei grandi numeri, che, poiché la redditività complessiva è zero, se io guadagno, qualcuno - pochi - perderà tutto, o quasi. E' un po' come giocare 35 numeri su 36 alla roulette. Chiaro che guadagni (poco) quasi sempre, ma la volta che perdi perdi molto. Questo sarebbe il concetto di rapporto rischio/rendimento, che in una visione globale non si ricordano mai, però, di riportare al concetto di produttività.
Il paragone con le opere d'arte consiste nel fatto che i soldi si possono stampare, così come le opere creare. Una inflazione di opere d'arte fa sì che i prezzi in generale calino. E cambia anche il rapporto tra la roba buona e le schifezze, molto più svendute quando i rendimenti sono bassi, cioè quando c'è molta, troppa roba in giro.
 
C'è chi sostiene che i buoni investimenti in arte si fanno solo fiutando i giovani validi prima della prevedibile (?) rivalutazione.Può anche darsi. Teniamo comunque presente che l'ultimo acquirente non sta speculando ma sta spendendo, cioè sta tramutando i suoi soldi in un godimento spirituale. Dovrebbe essere come acquistare un libro.
Comunque, io trovo a me più congeniale raccattare opere di grande (se possibile) qualità a un prezzo di artista dimenticato.
Questo è possibile in due modi, principalmente.
1) l'artista è davvero dimenticato dal mercato, in modo eccessivo rispetto al suo vero valore. Si pensi che furono trascurati per decenni autori come De La Tour, Vermeer, Caravaggio, o, in epoca più moderna, Van Gogh (lui in vita), Savinio o Max Klinger,
Se dovessi indicare alcuni artisti già considerati dei grandissimi ed oggi semi-abbandonati, potrei fare i nomi di Masson, Villon, Singier, Manessier per il mio gusto (in altri casi il mercato trascura con più ragione, come nel caso di Dufy o Vespignani, che secondo me sono target medio, ma non dei grandissimi).
2) il venditore ignora il valore del pezzo, o comunque se ne vuole sbarazzare riconoscendo la sua "ignoranza". Quando addirittura non riesce a scoprire chi sia l'autore (e fatto salvo il caso di chi finge).

Fatto l'acquisto, è bene ritrovarsi in giovane età :D, o avere dei discendenti interessati, in quanto sui tempi della futura rivalutazione non vi è alcuna garanzia. Però questi sono i tempi delle vere, rare rivalutazioni, dei grandi guadagni. Chiaro che coloro che si buttano ad acchiappare opere che dovrebbero rivalutarsi in pochi anni sono, tendenzialmente, dei pesci destinati a capaci reti, quindi boccheggiamento e frittura.

fare-pesce-fritto_04-850x602.jpg
 
Tutti esempi che richiedono mi pare almeno un secolo o nel caso di Caravaggio anche 5.

Oppure compri un'opera di un artista importante, la compri trattando un ottimo prezzo, la metà di quanto normalmente richiesto, e poi ti ritrovi che l'artista una settimana dopo viene improvvisamente a mancare.A me è successo con l'ultimo acquisto di un'opera di Kounellis.

Oppure inizi a comprare diverse opere di un artista unico nel suo genere e dimenticato dal mercato e poi l'interesse e di conseguenza le quotazioni iniziano a salire. Nel mio caso Michele Zaza.

Oppure fiuti che un certo movimento è in fase di riscoperta e tutti si buttano sui cosiddetti capiscuola (ammesso che lo fossero) mentre tu cerchi anche lì il solitario che al mercato non ha mai dato peso e te lo compri. Parlo dell'analitica e nel mio caso di Paolo Cotani.

... insomma le varianti sono tante e onestamente io fino ad ora non ci ho mai perso. Vero anche che non ho ancora venduto (tranne uno dei due Cotani e l'altro ce l'ho quindi in carico a zero euro) e che i conti si fanno alla fine, ma in arte come in tutti gli altri settori il segreto sta sempre nel comprare bene
 
Ultima modifica:
Dimenticavo che la lista degli "oppure" potrebbe essere molto più lunga e non ultimo il mio Cubano che rappresenterà la sua isola alla prossima Biennale di Venezia.

Oltre a comprar bene, occorre anche un minimo frequentare questo mondo e saper cogliere dei segnali in anticipo. Non ultimo occorre ovviamente metterci soldi e non dico di svenarsi, ma comunque cifre che sommate fanno comunque un bel gruzzoletto. Con la teoria i quadri non si comprano.

Il tutto condito da una buona conoscenza della storia dell'arte già scritta e soprattutto dei meccanismi legati al mercato dell'arte. Tutto è ciclico in tutti i settori e in particolare dove l'economia ci mette becco.

Mettici anche un vademecum che ognuno di noi deve avere (ad esempio il mio è di collezionare in modo trasversale storicizzato e giovani) e penso che si possa tranquillamente imbandire una tavola di buone opere con una buona possibilità di rivalutazione.

Certo che se poi uno si compra una Venezia di Guidi magari con un bel cavallino di Gonzaga ed un Saetti che tanto di addice al colore della moquette... allora è tutta un'altra storia.
 
Diciamo che bisogna essere buoni investitori e avere, oltre al fiuto,anche, un po' di cu... che non guasta mai.
 
Un anziano che nella vita era arrivato alle sue aspettative, mi disse che in tutto quello che si decide di fare, se si vuole ottenere il massimo, serve sostanzialmente che si verifichi la regola delle 3C:
"Capacità, Cu.. e Cog....".

Scusa i francesismi ma maturando anche io, pian pianino penso di dovergli dare ragione come do ragione anche a te.
Notte
 
Io ho un grosso limite: ho sempre comprato solo quello che mi piace, e siccome mi è venuta la passione per la grafica non mi sono mai posto nell'ottica di comprare come guadagno o investimento. L'importante è essere consapevoli di ciò e spendere quello che si può, ed essendo ragioniere io sto ben attento ai conti...
 
Un anziano che nella vita era arrivato alle sue aspettative, mi disse che in tutto quello che si decide di fare, se si vuole ottenere il massimo, serve sostanzialmente che si verifichi la regola delle 3C:
"Capacità, Cu.. e Cog....".

Scusa i francesismi ma maturando anche io, pian pianino penso di dovergli dare ragione come do ragione anche a te.
Notte

Quell' anziano aveva ragione, buona Domenica! PS domanda tecnica.. avendo FORSE la possibilità di dare un po' di lavori ad un albergo, ed avendo avuto una vendita in asta a 300 euro per un 50x50 ( ma per strada, talvolta, li vendevo a cifre un po' più alte...) devo mantenere le stesse quotazioni e, eventualmente, maggiorarle per le misure più grandi, o è meglio fare un prezzo stock sulla quantità...? Tu che faresti? Grazie, ciao
 
Io ho un grosso limite: ho sempre comprato solo quello che mi piace, e siccome mi è venuta la passione per la grafica non mi sono mai posto nell'ottica di comprare come guadagno o investimento. L'importante è essere consapevoli di ciò e spendere quello che si può, ed essendo ragioniere io sto ben attento ai conti...

A me sembra l'approccio giusto, ma io non sono un collezionista... certo se dovessi esserlo, ed investire un po' di soldi..cercherei di comprare al miglior prezzo, MA SEMPRE E SOLO OPERE CHE MI PIACCIONO...il guadagno futuro, secondo me, è molto ipotetico ( il miglior prezzo non significa dover strozzare l' artista, eh! )
 
A me sembra l'approccio giusto, ma io non sono un collezionista... certo se dovessi esserlo, ed investire un po' di soldi..cercherei di comprare al miglior prezzo, MA SEMPRE E SOLO OPERE CHE MI PIACCIONO...il guadagno futuro, secondo me, è molto ipotetico ( il miglior prezzo non significa dover strozzare l' artista, eh! )
Caro kiappo, io invece penso abbia ragione Cris. il vero collezionista deve stare attento anche all'aspetto economico. Io stesso infatti non mi definisco un collezionista. Sono due atteggiamenti mentali diversi, due vasi NON comunicanti: credo che se anche diventassi improvvisamente ricco vincendo alla lotteria il mio atteggiamento non cambierebbe, cambierebbero solo le cifre in ballo ma per gli investimenti mi rivolgerei altrove che non al mercato dell'arte, anche sbagliandomi... :wall:
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto