Obbligazioni bancarie Banca Marche subordinate XS0257293828 e XS0302580880: dolcetto o scherzetto?

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ROMA (MF-DJ)--Torna in alto mare il salvataggio di Banca Marche. Fonspa si sta tirando indietro e il destino della banca di Jesi, commissariata da due anni, ricompare sul tavolo del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd).

Lo scrive Il Messaggero spiegando che martedì 26 maggio, dopo l'assemblea annuale di Bankitalia, il presidente Salvatore Maccarone e il d.g. Giuseppe Boccuzzi avrebbero riunito informalmente i rappresentanti delle principali banche associate per avviare un nuovo esame del dossier Marche, alla luce del passo indietro di Fonspa, ma anche per approfondire la decisione su Cassa di Ferrara (Carife), dove l'organo preposto a tutelare i depositi ha deciso di intervenire sottoscrivendo un aumento di capitale da 300 mln. Questa operazione passa al vaglio della Commissione Ue per i riflessi sugli aiuti di Stato.

I rappresentanti degli istituti presenti alla riunione ufficiosa sarebbero rimasti sorpresi dal colpo di scena sulle Marche, dove da un anno la banca specializzata nei crediti deteriorati di proprietà di Tages, stava lavorando per costruire un piano di salvataggio nel quale Fitd avrebbe partecipato con un intervento dell'ordine di 800 mln, attraverso un'operazione che avrebbe previsto la nascita di una bad bank.

La riunione di martedì, prosegue il giornale, non avrebbe portato ad alcuna decisione ma sarebbe servita a mettere al corrente le banche associate che il caso-Marche torna a essere molto caldo anche perché si inquadra nella fase di transizione del Fondo. Due giorni fa si sarebbe discusso anche della banca ferrarese: il consiglio di Fitd ha deciso tre settimane fa di garantire l'aumento fino a 300 mln subordinatamente all'esercizio del diritto di opzione dei soci (fondazione e privati).

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(END) Dow Jones Newswires

May 28, 2015 02:12 ET (06:12 GMT)
 
MILANO (MF-DJ)--Credito Fondiario ha avviato un'importante azione di rafforzamento patrimoniale che avverrà in più tranche con il coinvolgimento di investitori istituzionali internazionali e domestici, sotto forma di aumento di capitale sia in denaro sia attraverso il potenziale conferimento di attivi.

In particolare, spiega una nota, nei giorni scorsi è stato firmato un accordo con un primario investitore istituzionale americano per la sottoscrizione di una prima tranche di aumento di capitale per 100 milioni. L'aumento comprende un importo iniziale di 60 milioni - il cui versamento è condizionato all'ottenimento dell'autorizzazione da parte dell'Autorità di Vigilanza - e successivi 40 milioni, che verranno versati in occasione della realizzazione degli investimenti previsti dal piano industriale di Credito Fondiario. L'operazione avverrà tramite l'emissione di un mix tra azioni a voto ordinario ed azioni a voto frazionato consentendo al socio di controllo Tages Holding e al management di mantenere la maggioranza dei diritti di voto della banca. È previsto che, oltre ai rappresentanti di Tages e ai manager azionisti, il Consiglio di Amministrazione venga allargato a rappresentanti di nuovi investitori.

Le risorse raccolte con questa prima tranche di aumento di capitale verranno impiegate per l'acquisizione di portafogli di Npl e altri asset illiquidi, nonché per rafforzare ulteriormente alcune aree di attività della Banca, in particolare lo Special Servicing e Credit Management.

Credito Fondiario ha, inoltre, ottenuto dallo stesso investitore istituzionale il commitment a sottoscrivere, in futuro, un'ulteriore tranche di 300 milioni destinata a sostenere interventi di ristrutturazione e salvataggio di istituti bancari italiani, e condizionata alla valutazione tecnicofinanziaria delle specifiche operazioni.
 

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