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Entro lunedì presidente Ivanov dovrà assegnare il mandato di governo
Skopje, 07 gen 11:05 - (Agenzia Nova) - Il Presidente della ex Repubblica iugoslava di Macedonia (Fyrom), Gjorge Ivanov, ha tempo sino a lunedì 9 gennaio per assegnare il mandato di formazione di un nuovo governo. Il portale “New Europe”, che presta particolare attenzione all’area balcanica, ricorda che la data di lunedì sarà fondamentale per la Fyrom in quanto la Costituzione prevede che il presidente sia obbligato ad assegnare mandato al partito o coalizione vincitori delle elezioni entro e non oltre 20 giorni dopo la data del voto. Questo ruolo spetta in prima battuta all’Organizzazione rivoluzionaria interna-Partito democratico per l'unità nazionale macedone (Vmro-Dpmne) di Nikola Gruevski, che ha ottenuto 51 seggi sui 120 del parlamento di Skopje.
 
Partiti albanesi definiscono piattaforma per partecipazione a governo
Skopje, 08 gen 11:35 - (Agenzia Nova) - I rappresentanti dei partiti della minoranza albanese nell'Ex repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) hanno firmato ieri sera a Skopje una dichiarazione congiunta che dovrà servire come piattaforma per ogni possibile loro partecipazione a un futuro governo da formare dopo le elezioni dello scorso 11 dicembre. Dopo settimane di discussioni fra loro e con il premier albanese Edi Rama, tre dei quattro partiti hanno definito una serie di condizioni per formare un eventuale governo di coalizione. Nelle elezioni di dicembre, i due maggiori partiti del paese hanno ottenuto rispettivamente 51 seggi (i conservatori dell'Organizzazione rivoluzionaria interna -Partito democratico per l'unità nazionale macedone, Vmro-Dpmne) e 49 seggi (il centrosinistra dell'Unione socialdemocratica di Macedonia, Sdsm). Nessuno dei due partiti ha raggiunto quindi la soglia di 61 seggi necessaria per ottenere la maggioranza parlamentare senza accordi di coalizione. Per questo motivo, entrambi i blocchi guardano ai partiti albanesi, che nel complesso hanno ottenuto 20 seggi, per rendere possibile la formazione del governo.
 
Fyrom, Banca mondiale, economia macedone crescerà del 3,3 per cento nel 2017
Skopje, 14 gen 11:00 - (Agenzia Nova) - La Banca mondiale si aspetta per l'economia macedone una crescita del 3,3 per cento nel 2017, con un successivo incremento al 3,7 per cento nel 2018
 
Dopo la ripetizione del voto in un seggio a Tearce, località nella parte nordoccidentale dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), la Commissione elettorale nazionale (Sec) ha confermato che l’Organizzazione rivoluzionaria interna-Partito democratico per l’unità nazionale macedone (Vmro-Dpmne) ha vinto le elezioni parlamentari dell’11 dicembre ottenendo due seggi in più del principale rivale, l’Unione socialdemocratica di Macedonia (Sdsm). Secondo i risultati delle elezioni il Vmro-Dpmne - guidato dall’ex premier Nikola Gruevski, che ha governato nel paese dal 2006 – ha ottenuto poco più del 38 per cento delle preferenze pari a 51 seggi in parlamento. L’Sdsm ha preso invece il 36,8 per cento dei voti pari a 49 seggi in parlamento. Per i conservatori questo risultato ha certificato un netto calo delle preferenze, mentre il partito Sdsm è riuscito a raccogliere molti voti approfittando della frammentazione esistente all’interno delle forze politiche della minoranza albanese. Nessuno dei due maggiori partiti politici ha ricevuto un mandato elettorale tale da raggiungere la soglia minima di 61 seggi per ottenere la maggioranza in parlamento (120 seggi formano il monocamerale di Skopje).

Il presidente del parlamento uscente, Trajko Veljanoski, ha presieduto la sessione costitutiva del parlamento lo scorso 30 dicembre, a 20 giorni dalle elezioni dell’11 dicembre scorso. Dopo la costituzione del parlamento, il presidente macedone Gjorge Ivanov, è tenuto entro dieci giorni di tempo ad assegnare il mandato di governo al partito o alla coalizione che detiene la maggioranza parlamentare. Il premier incaricato dovrà presentare la squadra di governo e il programma entro venti giorni al parlamento per la fiducia. Qualora il premier incaricato non riesca a formare un esecutivo è tenuto a restituire il mandato al presidente che dovrà, a sua volta, affidarlo al secondo partito in termini di rappresentanza parlamentare. Dopo oltre due anni di perdurante crisi politica, i partiti della Fyrom sono chiamati – in particolar modo dalla comunità internazionale – a un atto di responsabilità che garantisca maggiore stabilità al paese balcanico
L’esito particolarmente incerto delle elezioni parlamentari conferisce un peso decisivo per la formazione di una maggioranza in capo ai partiti della minoranza albanese; il ruolo chiave sembra rimanere nelle mani del partito Unione democratica per l’integrazione (Dui), nonostante si tratti del partito che ha subito il più consistente calo dei consensi passando dai 19 seggi del 2014 agli attuali 10. Questo risultato negativo del partito guidato da Ali Ahmeti - che ha fatto parte della discussa coalizione di governo uscente con Gruevski (sin dal 2008) - ha determinato un’ ulteriore frammentazione dell'elettorato albanese con altri tre partiti della minoranza etnica nella Fyrom che hanno conquistato seggi in parlamento: movimento Besa 5; Alleanza per gli albanesi 3; Partito democratico degli albanesi (Dpa) 2.
Due elementi evidenziano che non sarà facile formare un nuovo governo sulla base degli incerti risultati delle elezioni. Da una parte il calo dei consensi del Dui, attribuibile alla proposta elettorale del partito Sdsm di Zoran Zaev per introdurre il bilinguismo nella Fyrom - affiancando l’albanese al macedone nella Costituzione - e allo scandalo intercettazioni telefoniche che ha visto coinvolti diversi esponenti del Dui al governo con i conservatori del Vmro-Dpmne: per questo non sembra credibile che si possa riproporre nuovamente la coalizione di governo uscente tra Dui e Vmro-Dpmne, associata da molti alla crisi politica esplosa nella primavera 2015; inoltre secondo molti analisti il Dui stesso non sarebbe favorevole ad una nuova alleanza con il centrodestra in vista delle elezioni amministrative di fine marzo, dove deve scongiurare un ulteriore calo dei consensi per non perdere il tradizionale ruolo di primo partito della minoranza albanese. Dall’altra parte la ferma opposizione degli altri partiti della minoranza albanese, come movimento Besa e Alleanza per gli albanesi, al Vmro-Dpmne di Gruevski; in questo senso sembra molto difficile che si possa trovare un fronte comune da parte dei partiti della minoranza albanese.
Nei giorni scorsi persino il premier dell’Albania, il socialista Edi Rama, ha richiamato tutti i partiti della minoranza albanese a Tirana. La stampa locale ha riferito che Rama ha invitato le forze politiche della minoranza ad adottare una linea comune. Il premier Rama ha detto di augurarsi che le forze politiche albanesi “trovino la forza per mettere al centro delle loro agende politiche l’accordo di Ocrida (Ohrid), quale denominatore comune, e che uniscano la voce per chiedere che il programma del nuovo governo - indipendentemente da chi lo guiderà - rispetti la cornice dell’accordo". Ma la stampa di Skopje sottolinea come non sia "un mistero“ quali siano le simpatie tra i partiti della Fyrom del premier albanese Rama, e la tendenza nel paese balcanico sembra verso un cambiamento, con l'alternanza al governo dopo dieci anni di esecutivi a guida Vmro-Dpmne.
 
leader Sdsm Zaev, dal 29 gennaio avremo mandato per formare nuovo governo
Skopje, 23 gen 18:57 - (Agenzia Nova) - La scadenza del mandato affidato all'ex premier Nikola Gruevski sta arrivando e dal 29 gennaio il compito di formare una coalizione di governo spetterà al partito Unione socialdemocratica di Macedonia (Sdsm). E' quanto affermato oggi dal leader del centro-sinistra macedone Zoran Zaev, il quale ha detto di aspettarsi nei prossimi giorni un annuncio di Gruevski che dirà di non essere stato in grado di trovare accordi per una coalizione di governo. "Credo che dopo il 29 gennaio il mandato sarà nelle nostre mani", ha detto Zaev citato dall'agenzia "Meta.mk". Rispondendo ad una domanda dei giornalisti in merito all'opinione del Sdsm sulla "piattaforma comune" presentata dai partiti della minoranza albanese nella Fyrom, Zaev ha detto che "abbiamo molto da dire su questa piattaforma e renderemo pubblica la nostra posizione nei prossimi giorni".
 
stipendio medio netto sale a 366 euro
Skopje, 24 gen 18:38 - (Agenzia Nova) - Lo stipendio medio netto nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) ha registrato un aumento dell'1,8 per cento nel gennaio 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Lo riferisce l'Ufficio statistico macedone. Lo stipendio medio si attesta ora a 22380 dinari macedoni (366 euro). Lo stipendio medio lordo nella Fyrom si attesta invece a 32877 (538 euro). L'aumento maggiore dei salari si è avuto nel settore minerario (+10,5 per cento), mentre cali sono stati registrati in quello agricolo e dell'energia (-3,2 e -3,8 per cento).
 
- Scade oggi, 29 Gennaio, a mezzanotte il mandato di 20 giorni per la formazione del nuovo governo dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom)
 
presidente Ivanov avvia consultazioni con partiti albanesi per formazione governo
Skopje, 01 feb 16:16 - (Agenzia Nova) - Il presidente dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), Gjorge Ivanov, ha iniziato oggi le consultazioni con i partiti politici per la formazione del nuovo governo. Il primo incontro avuto oggi dal presidente Ivanov è stato quello con i leader dei due partiti minori della minoranza albanese, Alleanza democratica degli albanesi e movimento Besa (che hanno ottenuto rispettivamente 3 e 5 seggi nel parlamento sulla base dei risultati elettorali). La stampa di Skopje riferisce che anche l'altro partito della minoranza albanese, Partito democratico degli albanesi (Dpa, 2 seggi in parlamento), era stato invitato all'incontro con il capo dello stato, ma non si sarebbe presentato. Il prossimo incontro previsto per Ivanov è quello con Ali Ahmeti, leader del maggiore partito della minoranza albanese, Unione democratica per l'integrazione (Dui), forza politica chiave per la formazione di una coalizione di governo grazie al possibile appoggio dei suoi 10 deputati conquistati sulla base dei risultati elettorali. In serata, Ivanov dovrebbe incontrare Zoran Zaev, leader dell'Unione socialdemocratica di Macedonia (Sdsm), e, per ultimo, Nikola Gruevski, leader dellOrganizzazione rivoluzionaria interna-Partito democratico per l’unità nazionale macedone
 
Incontro tra esponenti partiti Sdsm e Dui, focus su formazione nuovo governo
Skopje, 06 feb 18:36 - (Agenzia Nova) - Alcuni esponenti del partito Unione socialdemocratica di Macedonia (Sdsm) hanno incontrato oggi a Skopje rappresentanti del partito della minoranza albanese Unione democratica per l'integrazione (Dui), forza politica chiave per la formazione di una coalizione di governo nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom). Lo riferisce l'agenzia "Mia". Secondo quanto riferito dalla vicepresidente del partito Sdsm, Radmila Sekerinska, i rappresentanti dei due partiti hanno discusso sulle strategie per sanare "la situazione causata dal presidente Gjorge Ivanov per quanto riguarda la formazione del nuovo governo in Macedonia". "Pensiamo che questi incontri continueranno", ha aggiunto l'esponente del Sdsm secondo cui "l'obiettivo comune è di fare uscire la Macedonia dalla crisi politica e di formare un governo in grado di portare avanti le riforme". La vicepresidente del Dui Teufa Airifi ha parlato di un "incontro costruttivo".
 
A Skopje ministeriale processo di Berlino, integrazione Ue tramite mercato unico e cooperazione energetica
Skopje, 09 feb 19:00 - (Agenzia Nova) - Il percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali passa per il rafforzamento della cooperazione nei settori dell’energia, delle infrastrutture e degli scambi commerciali. Questo il messaggio emerso oggi nella capitale macedone Skopje, al termine della riunione dei ministri degli Esteri e dell’Energia dei sei paesi parte del processo di Berlino (l'iniziativa per il rafforzamento della cooperazione nei Balcani lanciata dal cancelliere tedesco Angela Merkel e di cui l'Italia detiene nel 2017 la presidenza): Albania, Bosnia Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), Kosovo, Montenegro e Serbia. Oltre ai ministri degli Esteri dei sei paesi coinvolti hanno partecipato alla ministeriale di Skopje il commissario Ue all'Allargamento Johannes Hahn e il segretario generale del Consiglio per la cooperazione regionale Goran Svilanovic. Per l'Italia, paese che ospiterà il summit sui Balcani occidentali del 2017 a Trieste il prossimo 12 luglio, ha preso parte all’incontro nella capitale macedone il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola. Lo scopo principale dell'odierno appuntamento nella Fyrom è stato proprio quello di porre le basi per il Vertice sui Balcani occidentali di quest'estate a Trieste, che segue quelli degli scorsi anni a Parigi e Vienna.
 

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