Titoli di Stato area Euro Bond MACEDONIA

Banca centrale, crescita economica al 2,3 per cento nel 2016
Skopje, 03 nov 16:03 - (Agenzia Nova) - L'economia dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) crescerà del 2,3 per cento nel 2016: è quanto emerge dalle ultime proiezioni
 
previsioni Commissione Ue, nella Fyrom crisi politica determina rallentamento economico nel 2016
Bruxelles, 12 nov 11:30 - (Agenzia Nova) - L'economia dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) è cresciuta a un ritmo più lento nel 2016 a causa della crisi politica interna
 
Elezioni politiche, ambasciatori paesi Ue presentano documento a partiti macedoni
Skopje, 19 nov 18:27 - (Agenzia Nova) - Le elezioni del 11 dicembre rappresentano un'opportunità per l’inizio di una nuova stagione politica nell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), di trovare unità attorno agli obiettivi strategici del paese e di ritornare sul percorso di integrazione europea. Lo si legge in un documento congiunto stilato dagli ambasciatori dei paesi membri dell’Unione europea a Skopje. "Incoraggiamo i leader politici, i loro partiti e le parti interessate ad utilizzare il processo elettorale per ribadire e dimostrare il loro impegno per i valori democratici e dello Stato di diritto, così come per indicare la loro disponibilità ad affrontare le sfide future del paese. In questo modo, le elezioni saranno un importante indicatore di adesione ai valori democratici", si legge nel documento degli ambasciatori dell’Unione europea.
 
Ministero Finanze macedone, rimborsati 130 milioni presi in prestito da Deutsche Bank e Citibank cinque anni fa
Skopje, 26 nov 12:30 - (Agenzia Nova) - L'ex Repubblica jugoslava di Macedonia ha rimborsato i 130 milioni di euro precedentemente presi in prestito da Deutsche Bank e Citibank, riducendo il debito pubblico dell'1,4 per cento. Lo ha annunciato il ministero macedone delle Finanze, con un comunicato stampa. L'accordo sul prestito, mediato e garantito dalla Banca mondiale, è stato siglato cinque anni fa. "I fondi necessari per il ripagamento del debito sono stati assicurati dall'emissione di titoli obbligazionari in euro effettuata durante il mese di luglio 2016. In questo modo, il governo ha dimostrato il suo impegno nel garantire un'amministrazione efficiente, trasparente ed equa delle finanze pubbliche", è scritto nel documento
 
domenica urne aperte per elezioni parlamentari anticipate, attesa per possibile fine della crisi politica
Skopje, 09 dic 18:00 - (Agenzia Nova) - Dopo una crisi politica durata oltre un anno e mezzo e lo spostamento di due date elettorali ad aprile e giugno, questa domenica i cittadini finalmente eleggeranno il nuovo parlamento.
 
Elezioni parlamentari, affluenza del 34,86 per cento alle 13
Skopje, 11 dic 15:23 - (Agenzia Nova) - Il tasso d’affluenza alle urne per le elezioni parlamentari nell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) è stato pari al 34,86 per cento alle ore 13. È quanto reso noto dal presidente della Commissione elettorale centrale (Sec), Aleksandar Cicakovski. Un totale di 1.784.416 elettori sono chiamati alle urne per far uscire il paese da una crisi politica durata oltre un anno e mezzo dopo lo spostamento di due date elettorali ad aprile e giugno scorsi. Alle 10 l’affluenza era stata pari al 9,49 per cento. I seggi resteranno aperti fino alle 19
 
Domenica 11 dicembre 2016 si sono tenute le elezioni anticipate in Macedonia. Richieste a gran voce dai principali partiti dell’opposizione e dalle organizzazioni internazionali, queste sono servite per porre fine a due anni di instabilità nel paese. Infatti, dopo le precedenti consultazioni elettorali, il paese era entrato in un periodo di crisi politica da cui sembrava difficile uscire. I risultati hanno consegnato la vittoria alla VMRO-DPMNE dell’ex primo ministro Nikola Gruevski, confermato al governo per il decimo anno di fila. La VMRO ha ottenuto il 38.06% dei voti, contro il 36.67% del principale avversario, i socialdemocratici della SDSM. Affluenza al 66,88%.

Gli antefatti
Nel 2014 si erano tenute le elezioni parlamentari e presidenziali in Macedonia, che avevano visto vincere in entrambe le consultazioni il partito conservatore VMRO-DPMNE. Il governo, per l’ottavo anno di fila, era stato affidato a Nikola Greuvski mentre la presidenza era stata vinta da Gjorge Ivanov. Tuttavia, all’indomani delle elezioni, l’opposizione socialdemocratica SDSM aveva dichiarato di voler boicottare i lavori parlamentari, a causa di presunti brogli commessi dalla VMRO.
La crisi politica si era ulteriormente inasprita nei primi mesi del 2015, quando il leader della SDSM Zoran Zaev aveva pubblicato una serie di trascrizioni di intercettazioni che vedevano coinvolto il governo. Secondo queste, infatti, Gruevski e gli apparati di sicurezza, presieduti dal cugino Sašo Mijalkov, avrebbero tenuto sotto sorveglianza circa 20.000 persone. Questa scoperta, sulla quale sta ancora indagando una procura speciale, ha fatto sì che proteste di piazza si susseguissero per mesi.

L’attentato di Kumanovo, dove vi è stato uno scontro a fuoco tra un ancora ignoto commando armato e le forze di polizia, non aveva fermato le proteste che invece hanno spaccato ancora di più il paese. A seguito di questo, infatti, vari ministri e lo stesso capo dei servizi segreti Mijalkov si erano dimessi per poi essere iscritti nel registro degli indagati della procura speciale. La decisione, poi revocata, del presidente Ivanov di concedere loro la grazia aveva causato mobilitazioni andate avanti per giorni delle opposizioni nelle maggiori città macedoni.
I risultati delle elezioni
Ad aggiudicarsi questa tornata elettorale, un momento chiave per la risoluzione della crisi politica, è stata quindi la VMRO-DPMNE di Nikola Gruevski. Già data per vincente negli ultimi sondaggi, ha condotto un testa a testa con l’opposizione socialdemocratica di SDSM, guidata da Zoran Zaev. La VMRO ha potuto contare sui voti provenienti dalle zone più rurali del paese, rivelatosi decisivi, mentre la SDSM è stata votata maggiormente nella regione della capitale Skopje. Il distacco tra i due partiti, e rispettive coalizioni, è stato davvero irrisorio: solo un misero 1,37%, circa 15.000 voti di differenza. Entrambi i partiti hanno rivendicato la vittoria nelle elezioni.

Per quanto riguarda i partiti albanesi, un grande successo è stato raggiunto da Lëvizja Besa che ha ottenuto il 4,87%,confermandosi come quarto partito e seconda formazione rappresentante l’elettorato albanese. La DUI, il partito facente capo a Ali Ahmeti, si è riconfermata come prima forza politica della minoranza albanese, mentre la DPA, alto partito storico, ha ottenuto soltanto il 2,61%.
Quale Macedonia?
Tutto cambia perché nulla cambi
. Nonostante i due anni di crisi politica e gli scandali che hanno visto la VMRO protagonista, il partito dell’ex primo ministro Gruevski ha vinto ancora. Con la DUI come primo partito rappresentante la minoranza albanese, il nuovo governo sarà una coalizione tra queste due formazioni politiche. Questo per il fatto che la costituzione, modificata dopo la breve guerra che interessò il paese nel 2001, prevede un sistema di doppia maggioranza. Oltre a essere necessaria la maggioranza del parlamento, in molti casi anche i parlamentari albanesi devono votare a loro volta a maggioranza per approvare una nuova legge. Una coalizione con un altro partito albanese bloccherebbe di fatto il sistema legislativo.
 
Si terrà domani la seduta costitutiva del nuovo parlamento macedone
Skopje, 29 dic 08:48 - (Agenzia Nova) - La sessione costitutiva del nuovo parlamento dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) si terrà domani, venerdì 30 dicembre, alle ore 13. A presiedere la seduta sarà il presidente del parlamento uscente, Trajko Veljanoski. La Commissione elettorale nazionale macedone (Sec) ha consegnato oggi i certificati ai parlamentari eletti alle consultazioni parlamentari anticipate. I certificati sono stati presentati ai rappresentanti autorizzati delle coalizioni e dei partiti politici macedoni che hanno ottenuto dei seggi parlamentari. Il parlamento di Skopje comprende 120 deputati: 51 spettano all’Organizzazione rivoluzionaria interna-Partito democratico per l’unità nazionale macedone (Vmro-Dpmne); 49 all’Unione socialdemocratica di Macedonia (Sdsm); dieci all’Unione democratica per l’integrazione (Dui); cinque al movimento Besa; tre all’Alleanza degli albanesi; e due al Partito democratico degli albanesi
 
Stime governo, crescita economica 2017 al 3 per cento
Skopje, 30 dic 2016 12:56 - (Agenzia Nova) - La crescita economica della ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) dovrebbe raggiungere il 3 per cento nel 2017, secondo le stime presentate dal governo di Skopje. Lo riferisce l’agenzia di stampa macedone “Mia”. Le previsioni della Banca nazionale della Fyrom prevedono invece una crescita pari al 3,5 per cento. Secondo le stime dell’esecutivo macedone, la crescita nel 2017 sarà trainata principalmente dalle esportazioni, con un aumento previsto del 6 per cento. Anche la soluzione della crisi politica nel paese dovrebbe avere un impatto positivo sulle attività economiche, con una maggiore fiducia delle imprese locali e dei consumatori. Il settore edilizio dovrebbe crescere del 5,2 per cento, quello dei servizi del 2,8 per cento e quello agricolo del 2,3 per cento. L’aumento del prodotto interno lordo (Pil) per la fine del 2016 è invece stimato intorno al 2,3 per cento
 

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