Breaking News: a Hollywood ci sono potenti produttori maiali!

Io farei sempre quel passetto indietri e poi secondo me, puoi parlare quando sei forte, non quando sei debole. Si denuncia solo quando si è liberi da una situazione di sudditanza.

Inoltre viene spesso messo l’accento su quello che si ottiene accettando il ricatto sessuale. Poi, se raggiungi qualcosa, secondo questa stupida teoria, non puoi più dirti ricattata. Ma si dovrebbe partire da un altro presupposto: queste donne potevano discutere le condizioni del ricatto? Se desideravano con tutte loro stesse di fare le attrici, la colpa è di quel qualcuno che le ha in qualche modo costrette a saltare nel suo letto o è loro che avevano un sogno? Dobbiamo discutere la condizione a livello iniziale. Chiediamoci: poteva ottenerlo diversamente? Poi c’è chi è forte e riesce a dire di no, dipende da quanti anni hai, che esperienze hai, in che condizione psicologica sei.

Il punto è sempre la condizione iniziale. La forza "contrattuale", la posizione in cui ci si trova all'inizio.
 
Tutti a chiedersi: Perché ci sei andata? Perché hai accettato senza protestare? Perché lo dici solo ora? Che benefici hai avuto da lui?

Senza tenere alcun conto del dislivello di potere in cui gli abusi si verificano, si cerca la ragione della molestia nella persona molestata, mai nel molestatore. Nessuno pensa davvero che l’abuso sessuale si possa commettere in modo unilaterale: se si verifica, la vittima comunque qualche segnale lo avrà dato, o perché era vestita in un certo modo, o perché si trovava in un certo posto, o perché non si è sottratta subito, o qualunque altro motivo che la trasformi in parte in causa della sua stessa violenza. Se poi la molestata commette l’errore di sopravvivere, di cercare di razionalizzare l’abuso subito e magari di andare oltre, trasformando un’esperienza lurida in un’occasione di riscatto a caro prezzo, il giudizio diventa definitivo: se ci hai guadagnato vuol dire che sei complice, che ti è piaciuto o che comunque avevi il tuo tornaconto.

A me sembra che sia questo il dato più eclatante sul quale riflettere.
Ma non mi interessa litigare. Non ne ho voglia e non serve a niente. Ho anche altro a cui pensare che non ai soliti commenti che giudico superficiali e maschilisti da sempre e che non smetterei di giudicare tali nemmeno dopo 300 litigate.
 
Comunque il punto è che, secondo me, se un datore di lavoro impone un rapporto sessuale (non violento) come contropartita di un'assunzione magari di una disoccupata non qualificata e non ricercata sul mercato del lavoro, è un conto: assomiglia molto ad un ricatto o alla prostituzione coatta, ed è spregevolissimo.


Se invece una persona è un'attrice con potenziali alternative (il teatro, fare la cassiera, l'architetta, l'ingegnera ecc.), ma pensa che sia doveroso e/o indispensabile che le venga assegnate una certa parte, ed è disposta (senza la presenza di corde o di forza maggiore) a offrire una contropartita sessuale in cambio del ruolo ambìto, è un altro conto.

Questa poi la prendo (perché sono assai buona) come una specie di battuta che non riesce ad essere divertente.
Le "potenziali alternative" sarebbero un ripiego. Perché mai una attrice dovrebbe rinunciare ad un sogno ripiegando su qualcos'altro? E chi decide quali sono le alternative valide?

:mmmm:
 
qui il contesto è diverso, siamo nel mondo cinematografico dove girano milioni di dollari non di gente che vive nella favelas e non ha di che sfamarsi, queste persone possono benissimo dire di no.
 
qui il contesto è diverso, siamo nel mondo cinematografico dove girano milioni di dollari non di gente che vive nella favelas e non ha di che sfamarsi, queste persone possono benissimo dire di no.
Che vuol dire? Allora in questi ambienti è scontato proporre ricatti sessuali? Chi li propone ha di che sfamarsi in tutti sensi e possono benissimo evitare di ricattare le attrici.
È un sistema di potere che va scardinato a partire da chi ha questo potere. Da coloro che sguazzano nel privilegio.
Stanno saltando fuori persone che sapevano tutto ma che non parlavano per pressioni e minacce. Giornaliste, attori lanciati dal porco.... sapevano ma non dicevano per non compromettere la loro carriera. Pensa alle attici che minacce e pressioni e da che razza di clima erano attorniate.
 
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Infatti: pensiamo al porco, pensiamo alle attrici che sono state "comprate"...
E non pensiamo a quelle che hanno tenuto la schiena dritta, e che per questo oggi sono molto meno famose e molto meno ricche delle loro colleghe che oggi si dolgono.

Come dire: se gli adolescenti iniziano a fumare è colpa dei tabaccai: possiamo ignorare l'esistenza di giovani non fumatori (magari considerati "sfigati" dai loro coetanei) perché, se ammettessimo che si può resistere, metteremmo in discussione il paradigma ("è tutta colpa dei porci" o, nell'esempio, "è tutta colpa dei tabaccai").
#liberoarbitrio
 
Il paragone con il tabacco non mi sembra pertinente

Le attrici che hanno rifiutato hanno pagato con l'oblio o il loro successo più in ombra.
Quelle che hanno accettato pagano con vergogna e stigma.

Io direi che sarebbe più giusto che pagasse qualcun altro. E che il sistema cambiasse perché il fatto stesso che le attrici che hanno detto di no, non abbiano goduto di notorietà non fa altro che dimostrare lo schifo e il potere che hanno, e di cui abusano, certi soggetti.
 
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Che vuol dire? Allora in questi ambienti è scontato proporre ricatti sessuali? Chi li propone ha di che sfamarsi in tutti sensi e possono benissimo evitare di ricattare le attrici.

esisteva solo quel produttore? non mi pare, quindi se sai che quello è un personaggio del genere ne stai alla larga e se sei veramente un bravo attore cerchi altri produttori, non mi pare tanto difficile.
 
esisteva solo quel produttore? non mi pare, quindi se sai che quello è un personaggio del genere ne stai alla larga e se sei veramente un bravo attore cerchi altri produttori, non mi pare tanto difficile.
Mi sembra sempre un discorso assurdo. È come dire: non esiste solo quella stradina per tornare a casa. Se l'hai percorsa sapendo che è buia e deserta e sei stato aggredito, è colpa tua: potevi cambiare percorso.
Ma magari a te quella stradicciola sembrava la migliore, per mille ragioni.
 
quindi fare sesso con un ciccione è sembrata la strada migliore per far carriera?
 

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