Breaking News: a Hollywood ci sono potenti produttori maiali!

Ignatius

sfumature di grigio
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Chi l'avrebbe detto?


te lo do io “non tutti sapevano”: tre video che provano come tutti a hollywood sapevano di weinstein



Boh.

Io sono perplesso sia per il maiale, sia per le signorine che gli hanno lasciato esercitare la propria maialaggine.

Ma forse lo strano sono io: tutti/e paiono intenti a prendere le distanze dal maiale, e a cadere in adorazione mistica di coloro le quali (magari vent'anni dopo) denunciano le maialate. Come si può non esprimere assoluta solidarietà alle vittime del porco?

Non voglio assolutamente difendere il maiale, ma voglio lanciare il dubbio che una parte della "colpa" sia anche di chi ha permesso al maiale di esercitare la sua maialaggine.

Forse lo strano sono io, dicevo: io sono uno di quelli che, da qualche mese, ha deciso di non usare più Ryanair, perché NESSUNO mi può costringere ad andare a Londra pagando meno di 30 euro, se ciò implica sovvenzionare un'azienda che non rispetta quelli che - per me - sono i diritti dei lavoratori...

Più in generale, sono convinto che anche il consumatore (nel mio caso) o il lavoratore (a Hollywood) possa (debba?) decidere di non accettare gli sconti e le scorciatoie: nel mio caso posso anche starmene a casa anziché andare a Londra (o spendere 100 euro), e a Hollywood una aspirante attrice che punta ad una parte può anche decidere che forse è meglio dedicarsi al teatro. O fare la maestra, l'astronauta o la pilota di jet.

...Che poi, ora tutti lodano le coraggiose attrici vittime del maiale, esprimono la solidarietà a queste povere vittime...
...Ma io, da liberista, mi dolgo nel vedere che nessuno esprime la propria solidarietà alle candidate attrici che, nel silenzio, sono state scartate semplicemente perché, come si suol dire, non si sono piegate.

Augh.
 
Ultima modifica:
caro Ignatius condivido le tue perplessità e aggiungo che con questo thread ci farai litigare con claire :sad:
ho letto e sentito qualcosa dell'affaire Asia Argento che afferma di aver ricevuto un cunningulus dal signor Weinstein , una sorta di 'ricatto' : "o me la dai o non lavori più"
ed aveva solo 21 anni la poverina :-o
ora osservo 3 cose : prima non sei mica obbligata a dargliela e per parlare di violenza la doveva pure legare o qualcosa del genere
seconda aspetti pure 20 anni x denunciare la cosa?
terza : l'affaire è durato degli anni : quindi presumo la cosa non le dispiacesse oppure si sottoponeva allo slinguizzamento nella speranza di avere o prima o poi la parte
insomma una storia squallida cmq la si voglia vedere...
Echissà quante volte accade nella vita di aziende tutti i gg e noi facciamo finta di nulla
 
Giuro che, ogni volta che ho valutato delle persone (maschi, femmine o altro) per l'assunzione, non ho chiesto favori sessuali in cambio di un parere positivo all'Ufficio del Personale.
E comunque, pur senza mie ingerenze indebite, tutte le mie colleghe sono bellissime (tipo le forumiste, non so se hai presente)! :)


Litigare con Claire è cosa buona e giusta: tra qualche ora avrò a disposizione una bianca arma di distruzione di massa, e potrò finalmente farla divorare con avidità. :d:



Comunque il punto è che, secondo me, se un datore di lavoro impone un rapporto sessuale (non violento) come contropartita di un'assunzione magari di una disoccupata non qualificata e non ricercata sul mercato del lavoro, è un conto: assomiglia molto ad un ricatto o alla prostituzione coatta, ed è spregevolissimo.


Se invece una persona è un'attrice con potenziali alternative (il teatro, fare la cassiera, l'architetta, l'ingegnera ecc.), ma pensa che sia doveroso e/o indispensabile che le venga assegnate una certa parte, ed è disposta (senza la presenza di corde o di forza maggiore) a offrire una contropartita sessuale in cambio del ruolo ambìto, è un altro conto.
 
Giuro che, ogni volta che ho valutato delle persone (maschi, femmine o altro) per l'assunzione, non ho chiesto favori sessuali in cambio di un parere positivo all'Ufficio del Personale.
E comunque, pur senza mie ingerenze indebite, tutte le mie colleghe sono bellissime (tipo le forumiste, non so se hai presente)! :)


Litigare con Claire è cosa buona e giusta: tra qualche ora avrò a disposizione una bianca arma di distruzione di massa, e potrò finalmente farla divorare con avidità. :d:



Comunque il punto è che, secondo me, se un datore di lavoro impone un rapporto sessuale (non violento) come contropartita di un'assunzione magari di una disoccupata non qualificata e non ricercata sul mercato del lavoro, è un conto: assomiglia molto ad un ricatto o alla prostituzione coatta, ed è spregevolissimo.


Se invece una persona è un'attrice con potenziali alternative (il teatro, fare la cassiera, l'architetta, l'ingegnera ecc.), ma pensa che sia doveroso e/o indispensabile che le venga assegnate una certa parte, ed è disposta (senza la presenza di corde o di forza maggiore) a offrire una contropartita sessuale in cambio del ruolo ambìto, è un altro conto.


konkordo
 
Io piuttosto mi interrogherei sul cosa spinga un uomo a pensare che sia tutto sommato 'normale' proporre un ricatto sessuale a chi, per vari motivi, una posizione di "inferiorità".
:mumble:
 
Un'altra cosa su cui rifletterei.... come mai nessuna (anche chi ha rifiutato le avances) ha avuto il coraggio di raccontare?

Forse perché raccontare avrebbe significato la fine di una carriera o una gogna mediatica (ma non per il povko)
:mumble:
 
e' come una prostituta che dopo 10 anni ti denuncia perche' te l'ha data per 50 euro
ma in questo caso si parla di milioni e il paradosso viene eclissato dalla prostituta che nel frattempo è diventata milionaria e femminista
 

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