Obbligazioni indicizzate inflazione BTPi - Titoli di Stato indicizzati all'inflazione (1 Viewer)

p_dinamite

Forumer attivo
Guardate io fino alla lettura dell'articolo che ho postato ero un accanito sostenitore del fatto che nel lungo i BTP-i sovraperformassero il fisso...
ma ad un'attenta lettura non è detto

infatti: " Dal confronto delle due equazioni si evince che il prezzo nel BTP€i non dipende dalle variazioni nelle aspettative dell’inflazione. Infatti si nota che la variazione del prezzo dei BTP€i nel mondo nominale è una frazione del rischio prezzo in quello reale. Questa frazione, denominata beta dei rendimenti reali, può essere calcolata dalla stima della correlazione futura dei tassi reali e nominali e dalla loro volatilità attesa .Pertanto si avrà:
brendimenti reali = (srendimenti reali /srendimenti nominali) r rendimenti reali,nominali
La maggiorparte delle stime[FONT=&quot][1][/FONT] del valore di beta variano tra 0,1 e 0,5 e la relazione presenta caratteristiche di instabilità[FONT=&quot][2][/FONT].
Il gestore nella selezione dei titoli obbligazionari da inserire nel portafoglio,accanto alla stima dei tassi,dovrà verificare quale parte della variazione è legata all’inflazione attesa. La scelta del titolo indicizzato è premiante nell’ipotesi che l’effettivo tasso di inflazione aumenti più di quello atteso. Nel caso opposto la scelta sarà indirizzata verso il titolo nominale che beneficia dell’ extra-rendimento legato al premio al rischio.

[FONT=&quot][1][/FONT] L’applicazione di tale relazione pone dei problemi poiché è difficile determinare la correlazione.

[FONT=&quot][2][/FONT] In effetti al fine di determinare la correttezza dei profitti ottenibili con il BTPi non è necessario prevedere accuratamente il valore del brendimenti reali.
 

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Parto da questa premessa: non ho ancora letto l'articolo, appena posso rimedio. Ma ho l'impressione, dal tuo post, che non affronti l'investimento in BTPi dal punto di vista del piccolo risparmiatore.

Personalmente, quando compro BTPi lo faccio partendo da altri presupposti.
Tanto per cominciare, veniamo da 30 anni di tassi ed inflazione progressivamente calanti. Per cui è pacifico che in un periodo del genere un titolo a tasso fisso e lunga scadenza abbia performato meglio di un ipotetico titolo inflation linked. Più interessante potrebbe essere fare una simulazione al contrario e vedere cosa capita :)

Comunque, quel che mi interessa sottolineare è un'altra cosa: secondo me un titolo del genere è da approcciare con l'intento di portarlo a scadenza, che era l'ottica con cui l'ho comprato (anche se vedendo un apprezzamento dei corsi da 86 a 106, non ce l'ho fatta a non vendere :D)
Il fatto è che, a fronte di un rendimento forse inferiore (ma nel lungo periodo siamo tutti morti...), un btpi offre garanzie che un tasso fisso non può offrire in nessun modo. In particolare, offre la garanzia di proteggere il capitale in caso di inflazione alta.

Compro adesso un tasso fisso a 30 anni, al 5...6...7%. Cosa succede se l'inflazione media di periodo sale oltre quella soglia? Alla fine, ottengo il risultato di avere meno soldi di quelli che ci ho messo dentro.

Compro adesso un BTPi a 30 anni, con CdI basso. Se l'inflazione sale, il BTPi mi protegge il capitale. Se resta bassa è pacifico che vada a rendere meno di un TF pari scadenza, ma la prima priorità del risparmiatore è proteggere il capitale, non arricchirsi.
Non esiste soltanto il trading e per molte persone una garanzia di questo tipo ha un'importanza incommensurabile... tutto ovviamente IMHO ;)

In particolare,

p_dinamite ha scritto:
La scelta del titolo indicizzato è premiante nell’ipotesi che l’effettivo tasso di inflazione aumenti più di quello atteso.

E' proprio questo il punto... il BTPi protegge da ciò che il mercato non si aspetta. E abbiamo visto ultimamente che il mercato di cose non se ne aspetta un bel po'... :D
 

p_dinamite

Forumer attivo
stiam dicendo + o - la stessa cosa... guarda, visto che so che segui con interesse i btp-i leggiti quando puoi l'articolo, vedrai che è illuminante dal punto di vista teorico...

dal punto di vista pratico, ti do ragione, il btp-i in caso di aumento serio dei tassi amplificherà la sua caduta dovuta a una maggior duration...
ed è proprio lì che si può intervenire (mediando a cuor leggermente + leggero) perchè mal che vada ci offrirà rendimenti reali crescenti
 

LUP1051

Guest
salute a tutti .
forse oggi un occasione di acquisto , soprattutto sulle lunghe scadenze ???

:ciao:

OK, :):):)ti perdono :up:.

Era (forse) oggi e non ieri, l'occasione buona per gli acquisti....un punto è pur sempre un punto.

Fai uno squillo alla prossima occasione, anche per mediare....

Ciao

PS) Btpۓ Isin: IT0004243512. Dopo rapida ricerca (avrei dovuto farla prima) sono riuscito a risalire ai ratei cedola semestrale: 2,6 e cdi:1,05320; correggetemi se sono in errore.
Fino alla scadenza,,,,cdì, può anche scendere?????
Grazie
 
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porchetto

la casa non fallisce
Parto da questa premessa: non ho ancora letto l'articolo, appena posso rimedio. Ma ho l'impressione, dal tuo post, che non affronti l'investimento in BTPi dal punto di vista del piccolo risparmiatore.

Personalmente, quando compro BTPi lo faccio partendo da altri presupposti.
Tanto per cominciare, veniamo da 30 anni di tassi ed inflazione progressivamente calanti. Per cui è pacifico che in un periodo del genere un titolo a tasso fisso e lunga scadenza abbia performato meglio di un ipotetico titolo inflation linked. Più interessante potrebbe essere fare una simulazione al contrario e vedere cosa capita :)

Comunque, quel che mi interessa sottolineare è un'altra cosa: secondo me un titolo del genere è da approcciare con l'intento di portarlo a scadenza, che era l'ottica con cui l'ho comprato (anche se vedendo un apprezzamento dei corsi da 86 a 106, non ce l'ho fatta a non vendere :D)
Il fatto è che, a fronte di un rendimento forse inferiore (ma nel lungo periodo siamo tutti morti...), un btpi offre garanzie che un tasso fisso non può offrire in nessun modo. In particolare, offre la garanzia di proteggere il capitale in caso di inflazione alta.

Compro adesso un tasso fisso a 30 anni, al 5...6...7%. Cosa succede se l'inflazione media di periodo sale oltre quella soglia? Alla fine, ottengo il risultato di avere meno soldi di quelli che ci ho messo dentro.

Compro adesso un BTPi a 30 anni, con CdI basso. Se l'inflazione sale, il BTPi mi protegge il capitale. Se resta bassa è pacifico che vada a rendere meno di un TF pari scadenza, ma la prima priorità del risparmiatore è proteggere il capitale, non arricchirsi.
Non esiste soltanto il trading e per molte persone una garanzia di questo tipo ha un'importanza incommensurabile... tutto ovviamente IMHO ;)

In particolare,



E' proprio questo il punto... il BTPi protegge da ciò che il mercato non si aspetta. E abbiamo visto ultimamente che il mercato di cose non se ne aspetta un bel po'... :D

stiam dicendo + o - la stessa cosa... guarda, visto che so che segui con interesse i btp-i leggiti quando puoi l'articolo, vedrai che è illuminante dal punto di vista teorico...

dal punto di vista pratico, ti do ragione, il btp-i in caso di aumento serio dei tassi amplificherà la sua caduta dovuta a una maggior duration...
ed è proprio lì che si può intervenire (mediando a cuor leggermente + leggero) perchè mal che vada ci offrirà rendimenti reali crescenti

beati voi che avete studiato nell'articolo sono citate variabili che nemmeno so dove stanno di casa :-?
magari con una seconda rilettura vi chiederò aiuto

forse per il cassetto sono meglio le perpetue rendono tanto ad averle prese a marzo :sad:
 

p_dinamite

Forumer attivo
beati voi che avete studiato nell'articolo sono citate variabili che nemmeno so dove stanno di casa :-?
magari con una seconda rilettura vi chiederò aiuto

forse per il cassetto sono meglio le perpetue rendono tanto ad averle prese a marzo :sad:

beh le perpetue hanno anche un diverso profilo di rischio...

cmq. i passi principali li ho sottolineati in giallo, non si riferiscono a formule stranissime, ma al succo del discorso
 

LUP1051

Guest
BTP€i, (ISIN : IT0004545890; ISIN : IT0004085210)

BTP€i.
A mio avvisso, con i Bot negativi e Btp a TF (specie lunghe scadenze) a rischio, questa tipologia di titoli entreranno e stazioneranno perlomeno per i prossimi tre (3) anni, sempre di più nei nostri portafogli.
Come me, forse più di qualcuno, non disponiamo della conoscenza più approfondita a riguardo; si è vero, leggiamo la scheda prodotto, analizziamo e valutiamo i parametri di elementare conoscenza però di fronte a formule complicate adatte solo a pochi esperti, ci fermiamo e brancoliamo al buio. Sono invece importanti, perchè oltre a capire come ci difendono dall'inflazione Europea, ci offrono eventualmente, anche la possibilità di trading; naturalmente non giornaliero e/o mensile.

Prendo ad esempio due titoli, a media scadenza anno 2017 e lunga scadenza anno 2041:

BTP€i, ISIN : IT0004545890; ISIN : IT0004085210
Differenze sostanziali tra se acquistare in emissione e/o sul mercato tranne la commissione, non dovrebbero sussisterne. Il calcolo avviene seguendo modalità e convenzioni utilizzate per il collocamento dei Btp nominali.
Essendo due titoli la cui scadenza semestrale avviene il 15 Settembre si pagheranno "dietimi" pari ai giorni intercorsi dal 15 Settembre al giorno dell'acquisto. A puro titolo di cronaca, per l'asta di fine mese regolamento 29 Gennaio il periodo è pari a 136 giorni.
Sappiamo inoltre che il primo corrisponde cedole annuali pari al 2,1% ed il secondo cedole annuali pari al 2,55% nominali.
A questo punto chiamo in campo qualche amico esperto che, se vuole, ci/mi aiuti a calcolare:
1) L'ammontare e/o la differenza del rateo semestrale; questa percentuale viene inserita/calcolata nel prezzo medio di acquisto, quindi sarà (forse) semplice effettuare calcoli alla vendita intermedia e/o alla scadenza del titolo.
2) L'ammontare del rateo dall'emissione del titolo, (coefficiente di indicizzazione, detto: Cdi), questa percentuale (pari al 5,320 il primo titolo e pari al 0,0228 il secondo) non viene inserita nel prezzo medio di acquisto; sarà, credo, più complicato effettuare calcoli alla vendita intermedia e/o alla scadenza.
3) Capital Gain; sempre semplice sarà calcolare sul rateo semestrale e rispetto al pm; più complicato rispetto al Cdi anche perchè non inserito nel pm.

Per chi vorrà portare un contributo alla discussione per semplificare si potrebbe pianificare un calcolo di acquisto pari a €1,000/10,000 di valore nominale.

Un grazie a coloro che parteciperanno, sia al calcolo nonché a correzioni e/o integrazioni in merito.
Ciao
 
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p_dinamite

Forumer attivo
io sinceramente al 2017 (che ha cdi elevato) ti consiglierei di prendere il 2019 che è forse migliore
invece interessante è anche il 2041, del quale ho comprato un lottino da 10k proprio oggi, giusto perchè mi sembrava stesse tenendo i prezzi (anche se dopo le 16 si è dimostrato debole)

facendomi 2 calcoli è emerso che sconta un tasso di inflazione medio futuro del 3.05%

è importante monitorare questo valore perchè la scelta del titolo indicizzato è premiante nell’ipotesi che l’effettivo tasso di inflazione aumenti più di quello atteso. Nel caso opposto la scelta sarà indirizzata verso il titolo nominale che beneficia dell’ extra-rendimento legato al premio al rischio.
 

p_dinamite

Forumer attivo
ragazzi oggi si scende, il venditore vende e serve anche grossi quantitativi in denaro ( lotti da 5 milioni) che fan da supporto...
sinceramente sto venditore non lo considero un furbone, perchè lo poteva fare ben prima delle aste...
a proposito qualcuno sa a che prezzo si è conclusa l'asta del 2017 e del 2041?
 

p_dinamite

Forumer attivo
ragazzi oggi si scende, il venditore vende e serve anche grossi quantitativi in denaro ( lotti da 5 milioni) che fan da supporto...
sinceramente sto venditore non lo considero un furbone, perchè lo poteva fare ben prima delle aste...
a proposito qualcuno sa a che prezzo si è conclusa l'asta del 2017 e del 2041?
Asta BTPei 2041 in ritardo per motivi tecnici - Bankitalia
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Reuters - 27/01/2010 11:32:07
 

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