Buffoni

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Altre 400 Auto Blu. A cosa servono? I ministri non rispondono - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it
Attualità, Hot News
Altre 400 Auto Blu. A cosa servono? I ministri non rispondono

La spesa di altre 400 auto per la pubblica amministrazione ha sollevato le domande di qualche deputato, domande ovviamente rimaste senza risposta.

Allo Stato servono necessariamente altre 400 auto blu poichè le 60 mila che già ha non bastano a coprire il fabbisogno della pubblica amministrazione. Ma forse si son dimenticati che nel parco macchine dello stato ci sono ben 800 autovetture mai utilizzate.
Per comperare queste nuove lo scorso gennaio era stato pubblicato un bando di gare presente sul sito del Ministero dell’Economia.
 
Altre 400 Auto Blu. A cosa servono? I ministri non rispondono - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it
Attualità, Hot News
Altre 400 Auto Blu. A cosa servono? I ministri non rispondono

La spesa di altre 400 auto per la pubblica amministrazione ha sollevato le domande di qualche deputato, domande ovviamente rimaste senza risposta.

Allo Stato servono necessariamente altre 400 auto blu poichè le 60 mila che già ha non bastano a coprire il fabbisogno della pubblica amministrazione. Ma forse si son dimenticati che nel parco macchine dello stato ci sono ben 800 autovetture mai utilizzate.
Per comperare queste nuove lo scorso gennaio era stato pubblicato un bando di gare presente sul sito del Ministero dell’Economia.

nuovi governi
nuovi ladri
 
Stamani su radio 24 ho sentiti che fogliono comprare altre 400 auto blu e questo, credo che sia merito del vice-ministro Grilli che dovrebbe avallare la cosa.
Altre zozzerie, sempre stamani su radio 24, rigurdano il fondo di accantonamento che i ns politici si sono premuniti di fare, per il mancato aumento dello stipendio. Tale mancato aumento sarà devoloto a ha ripagare le spese dei parlamentari che hanno fatto ricorso per il prolungamento degli anni della penzione o che nadrà ripartito alla fine della legislatura.
Qualcosa viena a galla dei ns deputati, ma cosa accade alle Regioni riguardo agli sprechi e ruberie eè molto più difficile venirne a conoscienza.
Qui se nn si scende in massa per le strade con i forconi, la musica nn cambia
A casa, a casa e chi ha rubato in galera!!!!
Peccato che a giugno si voti le amministrative e nn le politiche che erano assai + significative
 
ma quanto sono stati capace di rubare nella società???
per farla scendere da 40 a 0,9???

http://it.finance.yahoo.com/echarts?...rce=undefined;

altro che arsenio lupen??? e la consob non se ne accorgeva? ma a cosa serve la consob a mangiare soldi pure lei!!!! parmalt cirio alitalia ora fondiaria
bo io preferisco aspettare maggio x vedere come sarà il prossimo mese...
se si parte bene rientro long altrimenti sto alla finestra
quello che mi preoccupa è che ho 4 assicurazioni con la fondiaria e mi dicono di stare tranquilli,ma se faccio un incidente con l'auto pagano questi qui???
mi sa che è meglio cambiare assicurazione alla svelta...
 
Super Imu per le seconde case sfitte: il regalo dei comuni

La tassa sulla casa colpisce ancora, soprattutto per le case non locate.



Dopo l’Imu

e l
’Imu bis
arriva

il Super Imu:

sembra il sequel di un film dell'orrore e invece è la tassa sulle proprietà immobiliari ripresentata con un nome e una finalità diverse di volta in volta.

Quello che non cambia è il destinatario (o vittima) ovvero il proprietario immobiliare (vedi anche Imu seconda casa: arriva il salasso e gli italiani vendono).
Uno dei punti più discutibili dell’applicazione dell’Imu era l’aliquota adottata per le seconde case: in molti si sono chiesti se la locazione poteva essere considerato ancora un investimento conveniente (vedi anche Imu sulla seconda casa: aumentano gli affitti e IMU sulla seconda casa: salasso e previsioni).


Da questa prospettiva si insidia però lo spettro di una nuova stangata indirizzata stavolta ai proprietari di immobili sfitti.

E’ stato infatti anticipato che, se a luglio dopo il pagamento della prima rata dell’acconto (da saldare entro il prossimo 18 giugno) il gettito (come verosimilmente accadrà) dovesse risultare insufficiente, il Governo potrebbe attingere alle case di proprietà lasciate sfitte.

Case non locate

Saranno quindi colpite da questa nuova ipotetica tassa le seconde e le terze case non soggette a contratto di locazione, siano esse dimore di vacanza o appartamenti occupati dai figli del proprietario a titolo gratuito.
In ogni caso è evidente che si tratta di immobili che non producono reddito.



Allora perché accanirsi su questi immobili? Il motivo è facilmente intuibile: spesso i proprietari abitano in Comuni diversi da quelli in cui è ubicato l’immobile sfitto e quindi non possono rivalersi contro il sindaco che ha aumentato le tasse.
Si tratta quindi di una maliziosa scelta demagogica, per tenere a bada i propri elettori.
I dati raccolti dall’Associazione dei Comuni mediante la compilazione di questionari inviati ai sindaci, lascia intendere che si tratta di un’ipotesi tutt’altro che remota: le stime dell’esecutivo prevedono una raccolta pari a circa 21 miliardi di euro (dei quali 10 sarebbero destinati ai Comuni e 11 all’Erario) mentre i Comuni sono decisamente più cauti.

Aliquote per seconde case

Attualmente l’aliquota prevista per le seconde case (a prescindere dalla destinazione d’uso) è dello 0,76%, con un’oscillazione verso l’alto e verso il basso di 0,3 punti percentuali a discrezione dei sindaci.
Alcuni Comuni, come ad esempio Firenze, hanno già peraltro deciso di applicare l’aliquota ritoccata verso l’alto per le case sfitte.
Difficile credere, come aveva auspicato il Pdl, che il Super Imu, qualora introdotto, sia un tributo una tantum: l’obiettivo di raccolta di 21 miliardi di euro è stato infatti già introdotto anche nel bilancio per il 2013.[ l'accordo fiscale con la Svizzera farebbe incassare di più...accordo già sottoscritto dall'inghilterra-germania-austria ]

Ma qualcuno a Palazzo Marino anche avanzato l’ipotesi di ritoccare verso l’alto l’Imu sulla prima casa, elevando l’aliquota minima da 0,4 a 0,5%. Secondo le simulazioni dei tecnici in questo modo si dovrebbero recuperare altri 55 milioni di euro extra.
 
Attualità, Economia Italia
Pensioni da fame: sopravvivere con 500 euro al mese

Oltre la metà dei pensionati percepisce indennità inferiori a 1000 euro al mese. Tra tasse e aumenti dei prezzi cosa resta?

Pensioni da fame: sopravvivere con 500 euro al mese - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it


c'è chi sta invece molto meglio
per esempio i politici che ci rubano ben 300 euro al giorno come gettone di presenza


e che dire dell'on.DINI e del suo compare Amato?
Oggi, ore 13:26 - 0 Commenti
nuvoletta.png






In un giorno Giuliano Amato
 
[FONT=&quot]"[/FONT][FONT=&quot]Così lo stato combatte la mafia: facendogli concorrenza![/FONT][FONT=&quot]".[/FONT][FONT=&quot]
da http://dadietroilsipario.blogspot.it/2012/04/equitalia-e-studi-di-settore-estorsione.htmlà




[/FONT] DIETRO IL SIPARIO
mercoledì 25 aprile 2012

Equitalia e studi di settore: Estorsione legalizzata


[FONT=&quot]In riferimento alla decisione del Medico del lavoro e Ministro Clini di "riciclare" i rifiuti tossici nel cemento che sarà impiegato anche per le abitazioni, Adele Dentice non poteva usare espressione più corretta: "[FONT=&quot]Così lo stato combatte la mafia: facendogli concorrenza![/FONT][FONT=&quot]".[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT]
[/FONT]
[FONT=&quot]
[/FONT]
[FONT=&quot]Il medico Clini (il giuramento da Ministro deve aver surclassato quello di Ippocrate) non è certo il primo ad aver attuato prassi discutibili. Quando furono istituiti gli studi di settore supponendo la colpevolezza dell'evasore, trasferendo l'onere della prova dall'accusatore alla difesa sapevano che era stata concepita un'arma di distruzione di massa. Oltre alla scia di suicidi che il racket legalizzato lascia dietro di sé, gettando nella disperazione più cupa familiari e dipendenti delle vittime, l'abuso di potere che certi funzionari pubblico/privati fanno della loro funzione come emerge da questa testimonianza è raccapricciante, da far impallidire certi "picciotti".[/FONT]
[FONT=&quot]
[/FONT]
[FONT=&quot]Barbara[/FONT]
[FONT=&quot]
[/FONT]
[FONT=&quot]Mi ha scritto un imprenditore di Firenze dopo aver letto i miei articoli su quant’è duro mandare avanti oggi un’azienda per le vessazioni del fisco italiano. Pubblico integralmente il suo sconcertante racconto nel giorno triste in cui il governo fa saltare il “fondo taglia tasse” e le statistiche ci fanno tragicamente sapere che dal 2009 una persona al giorno si è tolta la vita per la crisi. E’ giusto denunciare le vessazioni e doveroso reagire a una crisi caratterizzata non tanto dalla mancanza di lavoro quanto di soldi (gli imprenditori che si uccidono non sono sepolti dai debiti ma dai crediti,[/FONT][FONT=&quot] cioè da lavori fatti e non pagati). Ma è necessario anche offrire una reale compagnia umana a tante persone sfiduciate che vivono in solitudine i rovesci finanziari, e forse non solo quelli. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
Gentile Filippi, [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Sono il titolare dell’unico istituto di ricerca di mercato di Firenze, verosimilmente di tutta la Toscana, Freni Ricerche di Marketing, una microimpresa di un titolare e 2 dipendenti. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Sono stato sottoposto per l’anno 2006 a un accertamento induttivo sulla base dello Studio di settore 2006 (SG41U) – Studi di Mercato e Sondaggi di Opinione. Secondo l’accertamento induttivo in un solo anno avrei nascosto al fisco oltre 130mila euro di fatturato. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Nel giugno 2009 sono stato convocato in contraddittorio a “rappresentare fatti, circostanze, situazioni” atte a giustificare lo scarto tra la mia dichiarazione dei redditi 2006 e l’importo risultante dall’accertamento induttivo. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] In quell’occasione ho presentato una memoria difensiva dove spiegavo l’errore dell’accertamento induttivo. Lo studio di settore che mi riguarda è relativo a oltre 1700 contribuenti. In Italia esistono meno di 100 istituti di ricerca di mercato (fonte: Censimento Assirm 2007; Assirm è l’unica associazione di categoria del settore). Non esistono 1700 istituti di ricerca di mercato in tutta l’Europa e nemmeno negli Stati Uniti. Inoltre solo una ventina di istituti di ricerca di mercato fatturano meno di 5 milioni di Euro e possono essere inclusi nello studio di settore. Tutte le altre imprese incluse nel mio studio di settore fanno attività diverse (marketing diretto, affitto salette, catering, call-center, psicologi, intervistatori, etc), anche incompatibili con la ricerca di mercato che, a differenza del marketing diretto, non può operare nella vendita e nella ricerca di clienti. Naturalmente le attività legate alla vendita sono molto più ricercate e retribuite di attività di natura esclusivamente conoscitiva come la ricerca di mercato. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Dopo 15 mesi vengo convocato alla Stanza 314 dell’Agenzia delle Entrate di Firenze in via Panciatichi. La funzionaria debutta leggendo una proposta di “chiusura semplificata della controversia fiscale” per uno “sconto” del 50% circa. L’importo che dovrei versare non viene nominato, mi viene fatto leggere da un foglietto, una specie di “pizzino”. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Ho chiesto di discutere invece della mia memoria difensiva che viene definita dalla funzionaria come “non rilevante”. Le ribadisco la non aderenza dello studio di settore, che non rappresenta assolutamente la mia attività. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] In risposta sono stato anche invitato, visto che non ero soddisfatto, a lasciare l’Italia per trasferirmi in un altro paese. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Comunque secondo i funzionari le mie obiezioni allo Studio di settore erano irricevibili perché lo studio sarebbe stato elaborato con la collaborazione dell’associazione di categoria che rappresentava la mia attività la quale l’aveva anche approvato sottoscrivendolo. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Queste affermazioni dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Firenze sono state smentite da Assirm, che dello studio di settore SG41U non solo non era mai neppure stata informata ma successivamente aveva sempre affermato, inviando varie raccomandate al SOSE (la società che definisce gli Studi di Settore) che lo studio era statisticamente sbagliato fin dalle sue fondamenta (me ne ha rilasciato una dichiarazione ufficiale). [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Mi sono dichiarato pronto a verificare insieme ai funzionari una a una le ragioni sociali delle aziende inserite nel mio stesso cluster (gruppo omogeneo) per dimostrare che non di istituti di ricerca di mercato si trattava (il settore è piccolo, ci si conosce tutti). I funzionari si sono rifiutati di farmi conoscere le ragioni sociali delle aziende inserite nel mio stesso cluster “per rispetto della privacy”! [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Secondo i funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Firenze non aveva rilevanza che ero stato costretto a ridurre il personale da 4 a 2 dipendenti. E nessuna rilevanza hanno accordato al fatto che proprio nel 2006 ero stato costretto al ricovero in Cardiochirurgia per l’applicazione di 2 stent coronarici (ischemia cardiaca successiva a pregresso infarto miocardico). [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Invece mi è stato fatto capire con linguaggio allusivo che mi poteva venire concesso un ulteriore sconto fino a circa il 30% dell’importo dell’accertamento induttivo. Quando ho rifiutato il capo-team della Stanza 314 mi ha spiegato che allora l’ufficio si vedeva costretto a contestarmi un ulteriore indizio di evasione, l’antieconomicità della mia impresa. Non aveva rilevanza che solo qualche settimana prima del contraddittorio avevo versato 22mila euro di tasse anticipate! [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Il contraddittorio si è chiuso con la mia richiesta di una copia della “transazione” che mi avevano proposta, quella specie di “pizzino”; richiesta naturalmente respinta dai funzionari (“è un documento interno dell’Agenzia”). [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Perché ho rifiutato la “transazione”? Perché le tasse io le ho pagate tutte, per il bel motivo che non posso fare altrimenti: nella ricerca di mercato si lavora solo con le aziende e in questa attività non esistono aziende disposte a rinunciare alla fattura o a sottofatturare! Qualche settimana fa ho partecipato ad un convegno di Assirm sugli studi di settore, ho raccontato il mio caso suscitando incredulità. Come ha commentato lo sconcertato rappresentante di uno dei maggiori istituti di ricerca: Ma di che cosa stiamo parlando? Mai sentito in questo settore di un’azienda che accetti di rinunciare alla fattura! [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Sono ricorso contro l’avviso di accertamento alla Commissione Tributaria Provinciale la quale ha dato completamente ragione all’Agenzia delle Entrate. Siccome infatti i funzionari della Stanza 314 hanno dichiarato di aver valutato le mie giustificazioni ma di averle giudicate inadeguate, secondo la sentenza si dimostra che non sono stato in grado di spiegare lo scarto tra la mia dichiarazione dei redditi e l’importo presunto dall’accertamento induttivo basato sullo Studio di Settore SG41U. Si presuppone infatti l’imparzialità dei funzionari della Pubblica Amministrazione, che non hanno motivi personali per perseguire un contribuente onesto. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] La realtà è completamente diversa: i funzionari dell’Agenzia delle Entrate hanno precisi obiettivi di fatturato da conseguire e sono “incentivati” con un bonus di fine anno! Agiscono da veri e propri avvocati dell’Erario che dichiarano tranquillamente ed impunemente il falso per vincere cause che avrebbero dovuto perdere! [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] A questo punto mi ritrovo in attesa dell’esito del ricorso in appello con oltre 200mila euro da versare a Equitalia (gli interessi galoppano), un esborso che mi costringerebbe a licenziare i miei ultimi 2 dipendenti e a chiudere l’attività. Scomparirebbe così dopo quasi 30 anni di attività l’unico istituto di ricerca di mercato esistente in Toscana. [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Sì, mi sono posto il quesito se non sia questo in realtà il vero obiettivo della persecuzione che sto subendo… [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] La ringrazio per l’attenzione, [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot] Vincenzo Freni [/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]Blog il Giornale[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT]
[FONT=&quot]
[/FONT]

  • [FONT=&quot]Napoli, si suicida imprenditore, già salvato due giorni fa. Aveva ricevuto cartelle esattoriali da Equitalia. Era titolare di un'agenzia immobiliare, si è buttato dal balcone di casa Su [/FONT][FONT=&quot]Tm News[/FONT]




Redditometro e studi di settore contrastano poco l’evasione fiscale

Gli studi di settore e il redditometro non possono essere usati con funzioni repressive nella lotta all'evasione fiscale. Parola di esperti


Redditometro e studi di settore contrastano poco l’evasione fiscale - Fisco - Investireoggi.it


ma vengono utilizzati da EquitaGlia per estorcere somme non spettanti alla maniera mafiosa e con interessi pari al 1400%
 
belli i dati trimestrali di fiat grazie a Khrysler
l'utile operativo è aumentato

Fiat: primo trimestre 2012 meglio delle attese con utile ad 866 mln

Nel primo trimestre 2012 il gruppo Fiat batte le stime degli analisti e segna un rialzo dell'utile della gestione ordinaria a 866 milioni di euro, a fronte delle attese per 845 milioni e 251 milioni un anno prima


Fiat: primo trimestre 2012 meglio delle attese con utile ad 866 mln - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it


però anche l'indebitamento è aumentato
Fiat: indebitamento netto trim 5,8 mld

(ANSA) - TORINO, 26 APR - L'indebitamento netto industriale del gruppo Fiat-Chrysler e' pari a 5,8 miliardi di euro (5,5 miliardi di euro alla fine del 2011) con maggiori investimenti; le disponibilita' generate da Chrysler hanno in buona parte compensato quanto assorbito dal resto del gruppo, principalmente per effetto del calo dei volumi in Europa.
 
Vediamo di capirne di più. Ryanair ha status comunitario grazie alla sede legale di Dublino e in Italia è rappresentata fiscalmente da una Srl, la Meridian Vat, con sede a Napoli. I 650 dipendenti italiani della compagnia che pure hanno residenza e sede di lavoro in Italia vedono i loro stipendi accreditati su conti irlandesi e sono regolati da un contratto di diritto irlandese. Di conseguenza il loro datore di lavoro non ottempera ai dovuti versamenti all'Inps e all'Inail. La contribuzione in Irlanda è mediamente del 12% contro il 37% in Italia ma i lavoratori Ryanair usufruiscono del nostro servizio sanitario e della nostra previdenza. Se un pilota si sente male non va a farsi visitare a Dublino ma chiama il suo medico di famiglia. Si configura così un caso di evasione contributiva stimata in 12 milioni di euro e contestata da parte dell'ispettorato del lavoro di Bergamo, competente in virtù del fatto che Orio al Serio è la principale base operativa degli irlandesi in Italia.
Ma non è tutto. Nel 2010 anche il Fisco aveva contestato a Ryanair il mancato pagamento delle imposte sui ricavi da voli nazionali dal 2005 al 2009. Secondo la Guardia di Finanza servendosi la compagna irlandese di 22 aeroporti, 10 basi, e avendo in offerta 390 rotte da/per il Belpaese è di fatto «una stabile organizzazione» e deve di conseguenza pagare le tasse in Italia. La presunta evasione fiscale è stimata dal 2005 ad oggi in 500 milioni di euro e dopo i blitz della Gdf sono ancora in corso gli accertamenti. Per onor di cronaca va detto che non tutte le compagnie low cost si comportano così. Easyjet che ha sede a Londra paga i contributi in Italia e utilizza contratti italiani, lo stesso vale per la piccola Air Alps con sede a Innsbruck (Austria).

http://www.corriere.it/economia/12_...i_5f8b6ba4-9032-11e1-803b-373c4ae603d3.shtml#Oltre al regime speciale che di fatto le permette di evadere Fisco e contributi Ryanair in Italia usufruisce di un'altra condizione di favore. Incassa da diverse amministrazioni locali e da singoli scali contributi a fondo perduto.
da http://www.corriere.it/economia/12_...ti_5f8b6ba4-9032-11e1-803b-373c4ae603d3.shtml
Il caso Ai dipendenti contratti irlandesi e mutua italiana

Il paradosso Ryanair
Porta turisti al Sud ma evade i contributi


Lo «scambio» che privilegia la compagnia
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto