Buffoni

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Vediamo di capirne di più. Ryanair ha status comunitario grazie alla sede legale di Dublino e in Italia è rappresentata fiscalmente da una Srl, la Meridian Vat, con sede a Napoli. I 650 dipendenti italiani della compagnia che pure hanno residenza e sede di lavoro in Italia vedono i loro stipendi accreditati su conti irlandesi e sono regolati da un contratto di diritto irlandese. Di conseguenza il loro datore di lavoro non ottempera ai dovuti versamenti all'Inps e all'Inail. La contribuzione in Irlanda è mediamente del 12% contro il 37% in Italia ma i lavoratori Ryanair usufruiscono del nostro servizio sanitario e della nostra previdenza. Se un pilota si sente male non va a farsi visitare a Dublino ma chiama il suo medico di famiglia. Si configura così un caso di evasione contributiva stimata in 12 milioni di euro e contestata da parte dell'ispettorato del lavoro di Bergamo, competente in virtù del fatto che Orio al Serio è la principale base operativa degli irlandesi in Italia.
Ma non è tutto. Nel 2010 anche il Fisco aveva contestato a Ryanair il mancato pagamento delle imposte sui ricavi da voli nazionali dal 2005 al 2009. Secondo la Guardia di Finanza servendosi la compagna irlandese di 22 aeroporti, 10 basi, e avendo in offerta 390 rotte da/per il Belpaese è di fatto «una stabile organizzazione» e deve di conseguenza pagare le tasse in Italia. La presunta evasione fiscale è stimata dal 2005 ad oggi in 500 milioni di euro e dopo i blitz della Gdf sono ancora in corso gli accertamenti. Per onor di cronaca va detto che non tutte le compagnie low cost si comportano così. Easyjet che ha sede a Londra paga i contributi in Italia e utilizza contratti italiani, lo stesso vale per la piccola Air Alps con sede a Innsbruck (Austria).

Oltre al regime speciale che di fatto le permette di evadere Fisco e contributi Ryanair in Italia usufruisce di un'altra condizione di favore. Incassa da diverse amministrazioni locali e da singoli scali contributi a fondo perduto.
da Il paradosso Ryanair Porta turisti al Sud ma evade i contributi - Corriere.it
Il caso Ai dipendenti contratti irlandesi e mutua italiana

Il paradosso Ryanair
Porta turisti al Sud ma evade i contributi


Lo «scambio» che privilegia la compagnia

Finora i governi italiani hanno sostanzialmente chiuso gli occhi, qualche ministro si è reso conto della singolarità dello scambio in atto e ha preferito girarsi dall'altra parte,
 
Tra un bombardamento in Libia ed uno in Congo

Appuntamenti Macro, Macroeconomia
Crisi senza frontiere: crolla la spesa per i consumi in Francia

I francesi spendono sempre di meno per consumare: ecco l'eredità del falco Sarkozy


Crisi senza frontiere: crolla la spesa per i consumi in Francia - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it

senza dimenticare la Somalia
e che scherziamo
http://www.investireoggi.it/forum/ma-sarkozy-e-il-gemello-di-bush-vt66464.html
 
Economia: Galan, su quote latte Zaia ha fatto colossale porcheria (Class Tv Msnbc) MILANO (MF-DJ)--"Sulla vicenda quote latte Zaia ha fatto una colossale, vergognosa, porcheria".
Lo ha detto a Punto e a capo, trasmissione di approfondimento in onda su Class Tv Msnbc (televisione del gruppo Class E. che insieme a Dow Jones & Co controlla quest'agenzia) l'ex Ministro Giancarlo Galan commentando lo scoop di Italia Oggi che ha pubblicato alcuni passaggi di un documento esclusivo che riguarda le risultanze di una indagine condotta sul "sistema quote latte" in Italia.
Nel documento si legge come il lavoro ispettivo dei Carabinieri "e' stato fatto bene", solo che "politicamente fa cadere tutto il castello" della legge voluta dall'allora ministro Luca Zaia. E quindi, non lo si poteva dire. A rivelarlo e' Giuseppe Ambrosio, ex capo di gabinetto dei ministri alle politiche agricole Zaia e Galan, in un colloquio col tenente colonnello dei Nac.
"L'Italia ha sfondato le quote latte al di la' di ogni ragionevole dubbio", prosegue Galan, "e questo e' avvenuto con un inganno perpetrato per anni ai danni degli allevatori cui e' stato detto 'sfondate pure, state tranquilli' e lo hanno fatto. Tant'e' che questo ci e' gia' costato piu' di 2 miliardi di euro dall'Europa. Zaia, in un primo momento, fece anche una cosa giusta; nomino' una commissione di indagine, composta da una molteplicita' di soggetti. Ma la conclusione di quella commissione, che duro' diversi mesi, non andavano 'politicamente' bene. Questo e' agghiacciante da parte della parte politica che voleva tutelare una minoranza, quei pochi, pochissimi truffatori, perche' questo sono, che non hanno pagato, diversamente dalla maggioranza degli allevatori che ha pagato le quote latte. Parliamo di pochissime centinaia contro migliaia di allevatori onesti".
Alla domanda se stesse puntando il dito contro l'ex collega Zaia, Galan ha risposto: "non ce l'ho con Zaia ma punto il dito contro chi ha difeso dei disonesti". Ma ha rincarato: "Zaia dice poi ad una componente di quella commissione (al Nucleo dei Carabinieri, ndr) di andare avanti perche' politicamente le conclusioni dovevano essere diverse. Questo e' agghiacciante". red/alb [email protected]
(END) Dow Jones Newswires
April 27, 2012 05:49 ET (09:49 GMT)
 
ok soci a bilancio con 59,57% voti

Impregilo: ok soci a bilancio con 59,57% voti MILANO (MF-DJ)--L'assemblea dei soci di Impregilo ha approvato il bilancio dell'esercizio 2011 che si e' chiuso, a livello di consolidato, con un utile netto di 177,4 mln euro, Ebitda a 310 mln, portafoglio ordini in crescita a 25,086 mld e indebitamento netto di 527 mln.
Hanno dato il loro consenso azionisti che rappresentano il 59,5741% del capitale presente mentre si sono astenuti complessivamente azionisti titolari per il 40,411%.
Tra gli astenuti, attraverso i propri legali rappresentanti Sergio Erede e Roberto Cera, il costruttore romano Pietro Salini che questa mattina si era presentato in assemblea con il 29,815% del capitale.
Da sottolineare che e' arrivato il via libera dal bilancio anche da parte dei due fondi di investimento che controllano partecipazioni superiori al 2% nel capitale del global contractor, vale a dire Amber Capital con il 5,096%, rappresentato in assemblea da Arturo Albano e Giorgio Martorelli, e Mckinley Capital con il 2,309%. Generalmente, invece, in occasioni di questo tipo, adottano posizione neutre, ossia si astengono. ofb/alb
(END) Dow Jones Newswires
April 27, 2012 07:11 ET (11:11 GMT)
 
l'impressione che ne ho tratto nel sentire l'intervista a Salini è la seguente


Salini vuole vendere o meglio fondere la sua società con Impregilo
e poi vendere tutte le partecipazioni eccedenti


in pratica vuole quotare la sua società senza passare per l'ipo e far controllare i conti
che temo siano piuttosto preoccupanti



insomma vuole scalare l'Impregilo con i soldi di Impregilo

è lo stesso gioco fatto da Olivetti con Telecom

oddio magari è solo un'impressione sbagliata......
 
Equitalia è solo il sicario, ma il mandante è lo Stato Italiano

Misure ancora più rigide per le tasse: il Governo da parte di Equitalia

Equitalia è solo il sicario, ma il mandante è lo Stato Italiano - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it



l’avv Fortunato Forcellino, sull’onestà di Equitalia, risponde: «Equitalia ha la cattiva abitudine di dimenticare le norme vigenti sulle prescrizionigiocando sulla poca conoscenza delle leggi da parte dei contribuenti. Spesso mi trovo nella situazionedi formulare, contro Equitalia, queste eccezioni prescrizionali vincendo ed ottenendo importanti sentenze, significa che Equitalia costringere il contribuente a pagare somme non dovute, perchè prescritte, aggiungendoci per giunta interessi elevati. Inoltre tutte le rateizzazioni fatte da Equitalia e periziate da noi legali risultano gravate da tassi di interessi illegali, - è giusto parlare di anatocismo per Equitalia? -, non solo è giusto, ma, è vero »
L’ufficio legale della Federcontribuenti ricorda itermini di prescrizione ai cittadini:
debiti verso Inps, multe per violazione del codice stradale, Tarsu, 5 anni;
bollo auto, 3 anni;
tributi, Iva e Ici, 10 anni.
 
Ultima modifica:
I dati del debito pubblico italiano peseranno anche per colpa degli aiuti che devono essere pagati obbligatoriamente al fondo EFSF

fondi che servono per salvare
GRECIA, PORTOGALLO E IRLANDA.




Svolta nella 'guerra del debito': crollerà la trama speculativa?

Non è di eurobonds o di spread che ha bisogno l’Europa, occorrono scelte politiche mirate a proteggere l’economia reale e lo Stato sociale dall’aggressione finanziaria. Gli imprenditori non si suicidano per l’art. 18, decidono di farla finita perché la politica pretende che essi rimborsino allo Stato, con tasse insostenibili, un debito creato dagli speculatori e dai politici corrotti che hanno fatto scempio di risorse pubbliche.
Opinione di
Lidia Undiemi
Wall Street Italia

Lidia Undiemi è l'economista di Wall Street Italia. E' in prima linea con WSI nella battaglia contro l'ESM e il Fiscal Compact.

"L’intera Europa, non solo l’area euro, è destinata a un decennio di bassa crescita", sostiene Carlo Bastasin in un articolo pubblicato in prima pagina su Il Sole 24 ore.
Se la politica continua a proteggere la finanza con l’austerity non c’è alcun dubbio che le cose vadano esattamente in questa direzione. E non c’è da stupirsi che basti il rischio di non entrata in vigore del Fiscal Compact per mettere in crisi i mercati finanziari, visto che l’unica concreta forma di integrazione economica europea è quella del debito pubblico e della finanza, un gioco ad "effetto domino" che fa tremare le tasche degli speculatori.


Non è di eurobonds o di spread che ha bisogno l’Europa, occorrono scelte politiche mirate a proteggere l’economia reale e lo Stato sociale dall’aggressione finanziaria. Gli imprenditori non si suicidano per l’art. 18, decidono di farla finita perché la politica pretende che essi rimborsino allo Stato, con tasse insostenibili, un debito creato dagli speculatori e dai politici corrotti che hanno fatto scempio di risorse pubbliche.

Vincolare gli Stati a rispettare precisi e rigidi parametri di contenimento della spesa pubblica togliendo risorse agli "incopevoli" non significa ridurre il debito pubblico. Per raggiungere tale obiettivo, favorendo contemporaneamente la crescita economica e occupazionale nel rispetto dei principi democratici, occorre attuare una politica legislativa volta a far pagare il conto a coloro che lo hanno generato, i poteri forti, e a creare delle barriere protettive in favore dell’economia reale dei conti pubblici contro il "governo della finanza".

ESM e Fiscal Compact sono misure di gestione e riduzione del debito pubblico che tendono ad attribuire il peso della crisi ai cittadini europei salvaguardando gli interessi della casta.

E’ su questo piano che si gioca la "guerra del debito pubblico". Opporsi alla ratifica dei suddetti trattati assume un preciso significato politico che in molti fingono di ignorare, ossia rifiutarsi di continuare ad alimentare il "buco nero" della finanza speculativa. Non si tratta dunque di ignorare l’esistenza di un problema, ma di spingere la politica a risolverlo mettendo al centro il rispetto della persona umana mediante la promozione di una economia sana e virtuosa.

Le recenti contestazioni contro l’asse franco-tedesco, si pensi al successo di "Hollande" in Francia, pare stiano spingendo verso un cambio di rotta rispetto all’attuale ruolo della politica europea nell’economia.

Senza prospettive di crescita e senza la possibilità di potere far gravare le proprie responsabilità sulle spalle degli altri la finanza rischia di fare i conti con se stessa e di polverizzarsi da un momento all’altro. Questa incertezza turba i mercati, qualcuno deve pur pagare, chi?

In questo contesto, anche la riduzione dei tassi di interesse si rivela uno strumento insufficiente per risollevare le sorti di una economia reale indifesa. Ciò è dimostrato anche dai deboli risultati prodotti dalla politica monetaria espansiva statunitense: liquidità non significa necessariamente crescita, perché? E’ la risposta a questa domanda che ci farà uscire dalla crisi.


Pubblicato da Alba kan. a 11:05
 
Attualità, Economia Italia, Hot News
Stipendi bassi e pressione fiscale record: l’Italia nel tunnel

Le buste paga dei dipendenti italiani sono ridotte ai minimi termini dall'insopportabile tassazione. In questo modo non si genera alcuna ripresa ma solo completo sfaldamento del rapporto tra cittadini tartassati e uno Stato prepotente

Stipendi bassi e pressione fiscale record: l’Italia nel tunnel - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it


Come si può pensare di favorire la crescita economica se gli stipendi dei dipendenti sono divorati dal Fisco?
 
Equitalia:lol::D:lol::D:lol::D...che ridereeeeee...

Ma perche' la pagate???

Basta organizzarsi per potergli ridere in faccia a quelle brave persone...:D

Sono solo dei pivellini...:cool:

Meglio farli brancolare nel buio...tanto lo stipendiuccio lo prendono ugualmente poverini...:D:lol::D:lol::D:lol:
 
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