Buffoni (2 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

tontolina

Forumer storico
Lavoro: Monti passa la palla ai giudici

Marcello de Angelis
2671_52242_justice_6114254_medium.jpg

Se l’interpretazione che dava ieri la Repubblica delle intenzioni del Governo riguardo all’art. 18 fossero fondate, saremmo veramente alle “comiche finali”. Secondo il quotidiano dell’ing. De Benedetti, il techno-esecutivo ipotizzerebbe – per uscire dal labirinto in cui si è infilato – di scaricare il barile ai singoli magistrati, che deciderebbe in coscienza e libero discernimento l’esito delle singole vertenze. A dire: niente regole fisse, nessuna certezza del giudizio, si salvi chi può e a chi tocca non s’ingrugna. Il tutto con la Fornero che continua a sostenere che l’articolo 18 è un disincentivo nei confronti degli investimenti stranieri,....
...
....
e ovviamente sottace tutti i veri problemi di criminalità, di corruzione, di certazza del giudizio in tempi umani e non biblici senza dimenticare la burocrazia
...
Secolo d'Italia - Politica
 

gecko

Forumer storico
Ciao Lina sempre attiva sull'attualità, brava, mi stimoli ad intervenire.

Sull' art. 18 non ci perdo tempo in quanto è l'ennesimo bluff, nel senso che riguarda una quota del 5% dei lavoratori, ed è pertanto un punto assolutamente trascurabile nel mondo del lavoro che produce vera occupazione, ovvero piccole imprese sotto i 15 dipendenti, e micro imprese di tipo familiare le quali ancora non hanno uno straccio di ammortizzatore sociale e rispondono con i propri beni e pagano con gli studi di settore ormai piu del dovuto per cui entro 18 mesi soccomberanno. Una vergogna che la politica rifiuta di vedere inondando il paese con il messaggio dell'evasione da combattere , e la cosa che piu fa male è che molti italiani ,in generale il mondo sindacalizzato statalista, lo ripetono come un mantra. Ma se un artigiano o un piccolo commerciante non ce la a pagare imposizioni per un ammontare dell'85% del reddito che deve fare: SUICIDARSI.
Ma andiamo avanti : EVASIONE, la si vuole colpire veramente? bene elenchiamo dove si puo recuperarla:

a)Capitali e beni immobili della criminalità, sono enormi e facilmente raggiungibili, basta decapitare gran parte dei consigli comunali in giro per l'ltalia. Tutti sanno che interi consigli comunali sono collusi e non solo al sud, ormai il NORD è terreno di conquista. Tutti sanno nomi e cognomi dei mafiosi dal piu piccolo paese al grande centro. Maroni per la prima volta ed in silenzio lo stava facendo, ogni giorno immobili e conti confiscati alla camorra, andrangeta, etc per decine di milioni di euro. ( non sono leghista).

b) Legalizzazione droghe leggere e pesanti ( radicali insegnano). Un giro di affari enorme che regaliamo alla criminalità di cui sopra, senza contare la ricaduta negativa in termini di microcriminalità. Incredibile che uno straccio di politici solamente ne capisca la portata. Forse il vero danno dell'intera classe politica oltre che economico è quello derivante da ciò che non fanno, che non capiscono e che spesso non vogliono.

c) legalizzazione della prostituzione. Altro giro di affari da 50 mld di euro l'anno.
Stesso errore di prima, concediamo alla criminalità un vantaggio enorme.
Fermo restando che sono un anarchico liberale e quindi la libertà prima di tutto, ma qui ballano tanti soldi e prima di fare chiudere migliaia di piccoli esercizi che non riescono piu a pagare l'estorsione che lo stato richiede, farei pagare ad esempio le TRANS. Pensate che le più gettonate di Roma e Milano non sanno piu come investire i loro soldi, ormai hanno decine di appartamenti.
Allora uno potrebbe pensare ma è difficile pescarle? Risata scrosciante.
Sono tutte catalogate sui vari siti, con tanto di book fotografici e tariffe. Non basta?
bene, Efe la regina delle trans, a Matrix in diretta con molto garbo dichiara un giro di affari sui 40.000/50.000 euro/mese. Vinci trasecola ma lei fa occhi da cerbiatta e lui tira avanti l'intervista e alla domanda ma chi sono i clienti? Tutti, dai politici(e come ti sbagliavi) agli sportivi, ai vips piu o meni decaduti, ai professionisti, essi ,almeno il buon gusto di non citare i muratori, visto che le tariffe partono dai 150 euro, non proprio pololari. A Befera manca il telefona della signorina, macchè, basta un click del mouse, ne mette due a caratteri cubitali, riceve, si muove, viaggia, gli agenti delle entrate potrebbero pure tentare un incontro per calcolare il rapporto tempo /guadagno. Ma li già sappiamo che la produttività è massima. Qui sorge una domanda spontanea: ma forse i politici le frequentano per ricevere lo stesso trattamento che riservano a noi votanti/cittadini??
 
Ultima modifica:

gecko

Forumer storico
d) e qui viene il bello e il difficile:
Subito Un Tribunale per i diritti del cittadino tartassato.
Alla sbarra un esercito di politici responsabile loro si del dissesto finanziario del nostro paese. Si prendono gli ultimi 30 anni: dal tecnico comunale al boiardo di stato, dal parlamentare al consigliere della giunta del paese, dall'amministratore di enti pubblici ai grandi manager di aziende statali e si calcola in base all'operato, alle scelte, ai bilanco prodotti i danni economici causati al popolo italiano.
SEmbra un lavoro immane ed impossibile ma è molto piu semplice del previsto.
Ad es. Caso finmeccanica: amministratore guargagliano, che risultati hai prodotti dalla nomina ad oggi: nessuno, bilancio invariato, un calcio in culo e via, non ti ripresentare mai più. Bilancio positico, ok rimani. Bilancio negativo!! ne rispondi personalmente, con i tuoi beni, come quei poveri cristi che tutti i giorni si sbattano per campare e se non pagano una cartella gli pignorano la casa. Ed invece, si liquida con milioni di euro. Come dire, lui toglie il disturbo con la moglie anchessa indagata non appena fuoriesce il disastro perpetrato da anni ed invece di confiscargli i beni e gli stipendi rubati alla collettività. Lui fa lo sforzo di dimettersi dopo aver rubato e saccheggiato e prende il premio!!!!!!! E questa la chiamiamo EVASIONE/CORRUZIONE nel nuovo tribunale.
E questo accade in migliaia di aziende pubbliche ed enti inutili.
Ma qui l'italiano ha una responsabilità diretta, ormai sa, non si sono scuse.
Se non prendiamo in mano la situzione questi non si fermano e ci toglieranno tutto.

A proposito di confisca dei beni personali e degli stipendi percepiti illegalmente, in quanto sottratti al bene collettivo, dissipando e compiendo scelte ingiustificate, lo stesso concetto riguarda tutti politici.
IL debito aumenta?? bene , alla sbarra tutti i parlamentari degli ultimi 30 anni, che votando leggi assurde ci hanno condotto al collasso, e devono pagare, altro che dimettersi.
Allora consentiamo anche ad un piccolo imprenditore di dimettersi di fronte ad una cartella esattoriale: quanto meno per mancanza di disponibilità.
Ed invece che sta succedendo, che lorsignori continuano a far aumentare il DEBITO per mantenere i loro privilegi, e scaricano su chi lavora e produce il costo del loro fallimento, ed il piccolo inascoltato soccombe ma il presidente della repubblica non VEDE!!
 

gecko

Forumer storico
Collegato al punto d sopra.
Pagheranno questi parassiti dello STATO il loro debito personale verso il cittadino suddito, per tutti i loro misfatti, i loro tornaconto, i loro furti, le loro collusioni, la vera evasione che consentono ai loro amici, la loro incapacità, non lo so, ma intanto qualcosa si muove nella loro testa, ed in particolare in quella di BEFERA: pensate, oltre a percepire piu di 1 milione di euro anno, e rovinando migliaia di famiglie che non riescono a pagare, lui ha pensato bene di non intestarsi beni immobili!!!!! come dire, meglio cautelarsi da possibili avvenimenti rivoluzionari e risarcitori!!!
 

gecko

Forumer storico
Si possono elencare decine di altri punti, e chissà quanti altri che non sappiamo neanche.
Magari qualcuno di voi puo allungare la lista.

Una cosa è certa: solo con questi 4 punti si risana l'ITALIA, perche ne deriverebbe un gettito di almeno 100 mld l'anno.

Se tutto ciò non accadrà e si procederà esattamente sulla strada che sta attuando il governo MONTI, il debito aumenterà e quindi le imprese piccole e medie pagheranno il fallimento del paese senza averne colpa, ma a cascata salterà il paese.
Lorsignori hanno tutti beni e conti all'estero, la chiesa ha gia trasferito i soldi su banche estere.
Inoltre decenni di sprechi e corruzione ha consentito ad 1 milione di politici e loro servitori, boiardi e dirigenti pubblici, ed anche a non piccole fasce della società in contatto con queste classi diregenti di accumulare molta ricchezza. che poi è quella che manca all'appello insieme alle altre elencate prima. Pertanto loro possono sostenere una crisi da default pilotato. Ma il popolo no, non ce la farà.
 
Ultima modifica:

tontolina

Forumer storico
ORA SI CHE SEMBRATE L’ ARGENTINA

NTINA

- DI ORACIO VERBITSKY – ilfattoquotidiano.it -


L’Italia come l’Argentina 10 anni fa
Le polemiche italiane sull’articolo 18 hanno per gli argentini uno sgradevole sapore di déjà vu e lo stesso dicasi per le reazioni nei confronti del governo tecnico di Mario Monti.

Se la nostra esperienza può servire a qualcosa eccone un breve resoconto.

Il presidente Carlos Menem (1989-1999) abolì le leggi a tutela dei lavoratori che garantivano diritti ottenuti dopo decenni di lotte sociali, cosa questa che non aveva osato fare nemmeno la dittatura militare (1976-1983).
Il tecnico che preparò la riforma del mercato del lavoro fu Domingo Cavallo, incaricato di porre fine al “populismo peronista”.
In Italia settori che si considerano progressisti o comunque facenti parte di una delle anime della sinistra, hanno accolto con sollievo il rappresentante delle banche e di quel mitologico personaggio che va sotto il nome di“Merkozy”. Dicono sia un uomo serio, che gode di notevole prestigio in Europa e che ora non bisogna più vergognarsi di essere italiani.
La situazione ha qualche analogia con l’Argentina di 20 anni fa anche se in Argentina il problema non era il bunga bunga, ma la superinflazione.
Stabilendo il rapporto di parità tra dollaro americano e peso argentino, Cavallo fece calare immediatamente l’inflazione e avviò un programma di riforme il cui scopo era quello di migliorare la competitività dell’economia. La brusca stabilizzazione così ottenuta permise a Menem, che somigliava più a Berlusconi che a Mario Monti, di vincere le elezioni successive e di portare avanti un programma di smantellamento delle conquiste sociali, di liberalizzazione finanziaria, di deregulation e di privatizzazioni che causò indebitamento con l’estero per sostenere la finzione secondo cui un peso valeva quanto un dollaro, deindustrializzazione e dismissione delle industrie pubbliche.
La flessibilità del lavoro fu una delle pietre angolari di questo modello.
La perdità di stabilità del lavoro e la legalizzazione dei contratti a tempo determinato o a salario ridotto senza benefici sociali per i nuovi lavoratori ridussero il costo del lavoro e fecero lievitare i profitti delle imprese il cui contributo al sistema pensionistico subì una drastica riduzione. Di conseguenza il sistema pensionistico venne privatizzatio e i fondi pensione gestiti dalli grandi banche. Anche Cavallo era un uomo rispettato negli ambienti finanziari internanzionali e Menem prometteva che con questa politica l’Argentina sarebbe divenuta un paese del primo mondo, realizzando una vecchia ossesione argentina.
Avvenne l’esatto contario.

Invece di registrare aumenti di produttività, il settore industriale entrò in crisi profonda. La chiusura di moltissime attività produttive, che non potevano competere con le importazioni a prezzi molto bassi, fece lievitare la disoccupazione fino a livelli mai toccati in Argentina.
Quando Fernando De la Rua successe a Menem (1999-2001), al salvatore tecnico, Domingo Cavallo, fu affidato il ministero dell’Economia. Il modello economico collassò definitivamente nel dicembre 2001.
Il tasso di disoccupazione toccò il 25%, le banche confiscarono i depositi dei correntisti, i prestiti del FMI furono utilizzati per finanziare il salvataggio.
Dei grandi capitalisti che riuscirono far uscire dal Paese migliaia di milioni di dollari prima che il sistema bancario presentasse il conto ai comuni cittadini. Quando venivani licenziati i lavoratori smettevano di versare i contributi al loro fondo pensione e i loro conti correnti andavano in rosso anche per le esose commisioni delle banche.
Le banche,disponendo di una elevata liquidità, cominciarono a prestare denaro a tassi molto alti allo Stato che si era svenato trasferendo risorse al sistema pensionistico. Circa tre milioni di lavoratori che avevano raggiunto l’età della pensione rimasero senza lavoro e senza pensione.
Nestor Kirchner disse molte volte che era stato eletto presidente con un numero di voti (alle elezioni del 2003 ottenne il 22% al primo turno e Menem si ritirò prima del secondo turno prevedendo una clamorosa sconfitta) inferiore al numero di disoccupati. Il programma suo e della sua vedova Cristina Fernandez de Kirchner che governerà dal 2007 e verrà rieletta nel 2011 con il 54% dei voti, consisteva nell’abolire poco alla volta tutte le riforme introdotte dal governo tecnico di Cavallo: i diritti dei lavoratori furono ripristinati, le pensioni, che erano state congelate nel decennio precedente, furono incrementate due volte l’anno in misura superiore all’inflazione, il sistema pensionistico divenne nuovamente pubblico e vennero integrati i lavoratori che erano stati esclusi dal mondo del lavoro. Mentre nel decennio precedente solo il 50% dei lavoratori che arrivavano all’età della pensione riuscivano a ottenere un assegno pensionistico, oggi tale percentuale è superiore al 90%. I salari dei lavoratori sono i più alti dell’America Latina e il costo del lavoro per unità di prodotto è inferiore rispetto al 2001 in quanto sono aumentati la produttività e i profitti delle imprese.
Questa sorprendete realtà coincide con quella tedesca: sono gli alti salari a stimolare gli investimenti e la produttività.
Horacio Verbitsky, scrittore e giornalista dirige il Centro Studi Giuridici e Sociali di Buenos Aires
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Traduzioni di Carlo Antonio Biscotto


 

tontolina

Forumer storico
Monti e il grande inganno del fondo salva-stati


Un indebitamento di cinque miliardi all'anno per tre anni, più altri 110 sicuri da corrispondersi a insindacabile giudizio di Monti, più chissà quanti altri dai quali non ci si può in alcun modo sottrarre.
La situazione precipita e hanno bisogno di soldi subito, dei nostri soldi:
per cui hanno stretto i tempi. Parliamo del MES (in inglese ESM), il trattato europeo che eufemisticamente chiamano fondo salva-stati. A gestirlo saranno diciassette super-governatori. Saranno immuni a qualsiasi atto giudiziario e i loro documenti, compresi i loro pc, saranno assolutamente inviolabili. E potranno decidere di chiedere quanti soldi vorranno, di averli nei tempi che vorranno, senza che gli stati aderenti – tra cui l’Italia – possano in alcun modo opporsi.

Avevano cominciato con 500 miliardi ma, siamo già a 800.
La novità è la modificazione degli ultimi giorni delle finalità del trattato cui ci stiamo legando indissolubilmente. Nessuno vi ha spiegato cosa è il MES, perché è difficile dirvi che ci indebitiamo di 125 miliardi (ed è solo l’inizio) mentre vi tagliano le pensioni, mentre vi dissanguano con le accise sulla benzine e con l’IMU e mentre studiano il modo di licenziarvi presto e senza chance di reintegro, ma il MES avrebbe dovuto servire – almeno come paravento – per salvare gli Stati in difficoltà, appunto, creando quel firewall, termine che oggi va tanto di moda, per evitare che una eventuale crisi si possa propagare di Stato in Stato. E invece ieri il colpo di mano: gli 800 miliardi del nuovo fondo potranno essere utilizzati anche per aiuti alla ricapitalizzazione del sistema bancario europeo
Non solo, dopo imille miliardi liquidità che la BCE ha prestato alle banche ad un tasso sombolico dell'1%, ufficialmente per prestarli alle aziende, e che le banche hanno invece utilizzato per comprare titoli di stato (sono sicuri e rendono il 4,8% di media), lucrando sul nostro indebitamento (altrimenti li avrebbero comprati all1,5%) senza rimettere in moto l’economia reale, oggi scopriamo che stiamo per pagare cinque miliardi all’anno per aiutare la ricapitalizzazione del sistema bancario europeo. E quali sono le banche che più di altre, dopo la decisione dell’EBA, hanno bisogno di ricapitalizzare? Ma quelle italiane, naturalmente. Dunque i 125 miliardi iniziali del MES, dei quali 15 dovremo conferirli subito, non saranno destinati al salvataggio degli stati – visto che tra l’altro al momento non c’è nessuno stato da salvare – ma al salvataggio, per esempio, di Monte dei Paschi di Siena di che ha chiuso il 2011 con una perdita di 4,67 miliardi.
Intanto, i piccoli imprenditori continuano a suicidarsi perché hanno un contenzioso con il fisco da 105mila euro e le banche, quelle che ci sveniamo per ricapitalizzare, non gli aprono un fido neanche se si dà fuoco. Come è successo a Giuseppe, appunto, 58 anni, di Bologna, proprio 2 giorni fa e proprio mentre il nostro ministro dell’Economia avallava la scelta di prelevare miliardi dal Tesoro per destinarli al salvataggio delle banche.​
 

gecko

Forumer storico



Bravo Lutwak come sempre.

Corruzione, super stipendi regalati dallo stato, privilegi, caste burocratiche.
Li bisognerebbe tagliare col macete e fare male.
Da noi, destra e sinistra unite per mantenere lo STATO piu costoso al mondo ai danni di chi lavora.
La vera evasione sono i soldi che lo stato ruba ai cittadini per mantenere svariati milioni di parassiti super garantiti e protetti, in testa i politici a seguire i magistrati, alti dirigenti statali, manager pubblici, etc
un furto colossale che vale 100 mld l'anno almeno.
Pochi ne parlano seriamente , in genere i giornalisti sono a loro volta sostenuti da flussi statali.
Siamo in una fogna a cielo aperto e questo idiota di Monti dalla cina
insiste che il vero problema è l'evasione, ma non cita quanti stipendi da fame gli italiani devono subire per pagare questi maledetti governi di affiliati bancari.
Quest anno quel farabutto di befera recupera 12 mld con l'invidiabile risultato che sicuramente ci costa di più il recupero che le somme incassate, ma sopratutto nel 90% dei casi fanno chiudere piccole attività familiari che campano già da poveracci perchè negli anni lo stato le ha già dissanguate.
VERGOGNA senza fine, giacchè i veri soldi evasi appartengono a ben altre categorie, di cui sopra, ben tuelate e difese dallo stato
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto