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Chiusa ad ulteriori risposte.

tontolina

Forumer storico



Lavoro, licenziamenti economici:
torna la possibilità di reintegro


Il premier Monti dopo il vertice notturno con i leader
dei partiti: «Intesa su tutto, iter efficace e tempestivo»





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di Luciano Costantini
ROMA E’ passata la mezzanotte e Mario Monti scioglie la prognosi: il vertice sulla riforma del lavoro è andato bene, sono stati sciolti tutti i nodi. L’incontro con i tre leader di maggioranza Alfano-Bersani-Casini ha avuto «esito positivo». Ora «governo e maggioranza sono impegnati per un iter di approvazione efficace e tempestivo della riforma in Parlamento». Il testo potrebbe arrivare tra oggi e domani, dopo essere stato presentato al Quirinale. «Spero sia pronto al massimo per domani mattina, anzi dal mio punto di vista è praticamente pronto», si limitava ad affermare ieri il ministro del Welfare, Elsa Fornero. Che con Mario Monti si è comunque confrontata nel corso della giornata.

Inutile ribadire che il punto più delicato di tutta la partita è stato l’articolo 18, nella parte relativa ai licenziamenti per motivi economici. Il punto di equilibrio, raggiunto anche sulla base delle indicazioni arrivate dal segretario del Pd Pierluigi Bersani, è stato trovato sulla possibilità di reintregro stabilita dal giudice. Nel caso di licenziamento illegittimo, in sostanza, sarà il magistrato a decidere se optare per l’indennizzo o se reintegrare il lavoratore. Una soluzione che potrebbe venire accettata anche dalla Cgil di Susanna Camusso. D’altra parte, il Pdl di Angelino Alfano avrebbe ottenuto garanzie su una maggiore flessibilità in entrata, con lo slittamento di un anno della stabilizzazione sulle Partite Iva.


Lavoro, licenziamenti economici: torna la possibilit di reintegro - Il Messaggero




adesso sappiamo definitivamente CHI non vuole le assunzioni per i giovani e vuolea solo licenziare... insomma TUTTI PRECARI per poterci dominare e sfruttare meglio




e formare un bell'Humus per la mafia






ci ha governato per 20 anni questo PDL ladro e delinquente
 
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tontolina

Forumer storico
Costi esorbitanti della Politica

Politica & Palazzo | di Redazione Il Fatto Quotidiano | 4 aprile 2012
Commenti (36)



http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ente-sulle-retribuzioni-parlamentari/202243/# http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ente-sulle-retribuzioni-parlamentari/202243/# http://www.addthis.com/bookmark.php...o.it/category/archives/politica-palazzo/&tt=0 http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ente-sulle-retribuzioni-parlamentari/202243/# 49


Più informazioni su: costi della politica, enrico giovannini, parlamento, partiti, retribuzioni
Costi della politica: “Difficile avere risultati” Commissione retribuzioni, lascia il presidente
Giovannini, presidente Istat: "Nonostante il lavoro intenso" non è stato possibile produrre gli esiti attesi a causa dei "vincoli della legge, l'eterogeneità delle situazioni e le difficoltà nella raccolta dati non hanno consentito di produrre i risultati attesi"
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Troppe leggi, troppe situazioni diverse l’una dall’altra e soprattutto la difficoltà nel raccogliere i dati. Il presidente dell’Istat Enrico Giovannini così spiega il motivo per il quale si è sentito in dovere di rimettere il mandato al governo: la commissione che ha presieduto finora, “sulle retribuzioni di parlamentari e amministratori pubblici”, non ha prodotto risultati né attesi né almeno indicativi. La comunicazione delle sue dimissioni è arrivata proprio oggi, giorno della pubblicazione del rapporto della cosiddetta “commissione Giovannini”. Dell’organismo, oltre a Giovannini facevano parte Alberto Zito (università di Teramo), Giovanni Valotti (università Bocconi di Milano), Ugo Trivellato (università di Padova) e Roberto Barcellan (Eurostat).

A dire il vero le difficoltà della commissione erano già emerse alcuni mesi fa, quando l’organismo (costituito dal governo Berlusconi e poi confermato dall’esecutivo guidato da Mario Monti) confessò di non riuscire a pronunciarsi sul fatto se i parlamentari italiani siano davvero i più pagati d’Europa: hanno, sì, l’indennità più alta, ma una “diaria” bassa. Quindi la commissione chiese altro tempo.

Tempo che tuttavia, evidentemente, non è stato sufficiente a chiarire questo né altri aspetti. Un esito non è arrivato, scrive in una nota la commissione, “nonostante l’intenso lavoro svolto nei mesi scorsi”.

“Solo in nove casi su 30 è possibile stabilire una buona corrispondenza tra le istituzioni e gli enti italiani” – cioè Camere, authority, Corte costituzionale, enti locali – “e quelle di tutti e sei i Paesi” europei scelti per il raffronto: Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Austria e Belgio. Anche quando la corrispondenza è stata trovata “non è stato possibile acquisire, per tutti e sei i paesi, i dati necessari, nè dati con la precisione richiesta, nè comunque dati ragionevolmente affidabili sotto il profilo statistico”. La conclusione è che “nessun provvedimento può essere assunto dalla Commissione per i fini previsti dalla legge”. La normativa prevedeva infatti di individuare un livello retributivo europeo, da porre come limite massimo agli stipendi italiani in organi ed enti dello Stato. Ma ciò, alla luce del lavoro effettuato dai professori della commissione, non si è rivelato possibile.

“Alla luce dell’esperienza maturata e delle evidenti difficoltà incontrate nello svolgimento dei propri lavori, anche a causa della formulazione della normativa vigente, la commissione ritiene dunque doveroso rimettere il mandato ricevuto” conclude la commissione. Il presidente Giovannini (il presidente della commissione è indicato per legge nel presidente dell’Istat) rimane necessariamente in carica. “Qualora il Governo ritenesse che la commissione debba proseguire nei suoi lavori – si legge nel comunicato – lo si invita ad esprimere tempestivamente il proprio orientamento, anche procedendo ad una nuova nomina dei suoi membri”.

La commissione Giovannini si è però soffermata su un aspetto in particolare, cioè il livellamento retributivo tra Italia e Ue: viene “segnalata” al governo “l’opportunità” di rivedere le norme adottate a luglio dal governo Berlusconi, che prevedono la fissazione in base alla media europea dei tetti agli stipendi di deputati e senatori, membri di organi costituzionali, vertici di authority e agenzie e figure apicali della pubblica amministrazione. Quelle disposizioni, infatti, “appaiono obiettivamente di difficile (se non impossibile) applicazione”.

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tontolina

Forumer storico
Saviano: ''Lega e 'ndrangheta, oggi cade il velo''

Nel novembre del 2010, lo scrittore parlò in tv dei rapporti tra la mafia calabrese e il Carroccio a Vieni via con me. La sollevazione del movimento fu compatta, l'allora ministro Maroni pretese una replica nello stesso programma. Le inchieste di oggi dimostrano che via Bellerio non è immune da contaminazione e che è il nord a cercare i soldi delle 'ndrine. Il commento di Roberto Saviano. Conduce Laura Pertici

Saviano: ''Lega e 'ndrangheta, oggi cade il velo'' - Video Repubblica - la Repubblica.it
 

tontolina

Forumer storico
o forse UBS&C. hanno cominciato a shortarla quando era a 4,30 rassicurando l'opinione pubblica che il target, anche se abassato, era sempre 5,30 e per cui ne consigliava l'acquisto.

ora che è a 2,8 la stessa UBS dice SELL
come dire.... è arrivato il tempo per lor signori di ricoprirsi ad un prezzo ridicolo

perchè se 5,30 era un target decisamente alto
è altrettanto vero che 2,8 è troppoo basso per un'azienda che fa un EPS di 0,44 e con l'indebitamento ridimensionato a 44 miliardi [ricordiamoci che ha acquisito Endesa alla stratosferica cifra di 44miliardi e comincia ora ad amortizzare qull'esborso oneroso]

spiace sapere che sia Italia che Spagna sono in difficoltà e che i consumi anche elettrici ristagnano
13 Ottobre 2008: Berlusconi dixit "strong buy Enel"...


IL GRANDE BLUFF: 13 Ottobre 2008: Berlusconi dixit "strong buy Enel"...
LA SFIGA DEL NANO




















Se tanto mi da tanto....
e se vogliamo fare dei parallelismi
sulle capacità previsionali dei Presidenti del Consiglio italiani
(e dei politici in generale)
o sulla sincerità delle loro affermazioni
....

Ad Ottobre 2008 il Presidente del Consiglio Berlusconi consigliò ai risparmiatori di comprare azioni Eni, Enel e Mediaset:..........
A un certo punto Berlusconi fece un paragone tra la crisi in corso e quella del 1929.
“Non è come allora. Nel ’29 le azioni a Wall Street crollarono perché le aziende valevano 100 ed erano quotate 1000.
Oggi è il contrario. Le aziende valgono 100 e sono quotate 50.
Aziende quali ENI, ENEL, Mediaset…”.
Subito dopo completò l’argomento, consigliando di “comprare Eni e Enel, perché le azioni con quei rendimenti dovranno ritornare al loro vero valore”.....
A parte il fatto che Berlusconi fece questa sparata a Mercati Aperti,
consigliando azioni Enel ed ENI partecipate dallo Stato da Lui rappresentato nel ruolo di Presidente del Consiglio...e consigliando azioni Mediaset partecipate da Lui medesimo nel ruolo di azionista di maggioranza....
dal grafico soprastante potete dedurre come sarebbe andata a finire se aveste seguito il consiglio del nostro ex-Presidente del Consiglio in riferimento al buy su Enel...;-)
Il 13 Ottobre 2008 l'azione Enel si aggirava intorno ai 5,20 euro di valore
mentre ieri:
Enel aggiorna i nuovi minimi storici a Piazza Affari a 2,634 euro
Insomma...
avreste perso un bel -50% sul vostro investimento.


Ieri invece Monti ha proclamato arditamente agli investitori Asiatici:
Monti: crisi superata, l'Italia è solida
Insomma Strong Buy Italia...
Se tanto mi da tanto....
e se vogliamo fare dei parallelismi
sulle capacità previsionali dei Presidenti del Consiglio italiani
(e dei politici in generale)
o sulla sincerità delle loro affermazioni
....
Meglio non pensarci...;-)
 

ninjaxx

amico del maestro...
pensa che l'italiano fallito, codardo, infame e senza palle, cosa fa?
se ne va dal paese...
oppure resiste...
oppure si dispera...

nessuno che marcia su Roma o che prende posizioni decise e costruttive.

ALLUCINANTE.
 

tontolina

Forumer storico
dobbiamo spazzarli via tontolina
ci sono notti che sogno
sogno di ucciderli
con grande soddisfazione


loro hanno ucciso l'economia italiana
derubandola anche della democrazia
http://www.investireoggi.it/forum/avvocato-sardo-denuncia-vt70376.html


c'è una Legge ma loro non la rispettano

c'è un referendum ma loro lo aggirano


c'è un riborso elettorale ma non documentano niente ed ci derubano a 4 dentiere


ricordo come se fosse ieri
quel giorno mi pare luglio in cui
guardavo in televisione il senato/parlamento italiano presieduto da Calderoli in cui lo stesso leghista proponeva di aumentare i "rimborsi elettorali"

votarono all'unaninità


qunado si tratta di derubarci trovano accordi fulminei
 

tontolina

Forumer storico



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di Luciano Costantini
ROMA E’ passata la mezzanotte e Mario Monti scioglie la prognosi: il vertice sulla riforma del lavoro è andato bene, sono stati sciolti tutti i nodi. L’incontro con i tre leader di maggioranza Alfano-Bersani-Casini ha avuto «esito positivo». Ora «governo e maggioranza sono impegnati per un iter di approvazione efficace e tempestivo della riforma in Parlamento». Il testo potrebbe arrivare tra oggi e domani, dopo essere stato presentato al Quirinale. «Spero sia pronto al massimo per domani mattina, anzi dal mio punto di vista è praticamente pronto», si limitava ad affermare ieri il ministro del Welfare, Elsa Fornero. Che con Mario Monti si è comunque confrontata nel corso della giornata.

Inutile ribadire che il punto più delicato di tutta la partita è stato l’articolo 18, nella parte relativa ai licenziamenti per motivi economici. Il punto di equilibrio, raggiunto anche sulla base delle indicazioni arrivate dal segretario del Pd Pierluigi Bersani, è stato trovato sulla possibilità di reintregro stabilita dal giudice. Nel caso di licenziamento illegittimo, in sostanza, sarà il magistrato a decidere se optare per l’indennizzo o se reintegrare il lavoratore. Una soluzione che potrebbe venire accettata anche dalla Cgil di Susanna Camusso. D’altra parte, il Pdl di Angelino Alfano avrebbe ottenuto garanzie su una maggiore flessibilità in entrata, con lo slittamento di un anno della stabilizzazione sulle Partite Iva.


Lavoro, licenziamenti economici: torna la possibilit di reintegro - Il Messaggero




adesso sappiamo definitivamente CHI non vuole le assunzioni per i giovani e vuolea solo licenziare... insomma TUTTI PRECARI per poterci dominare e sfruttare meglio




e formare un bell'Humus per la mafia






ci ha governato per 20 anni questo PDL ladro e delinquente
Mai così tanti disoccupati: quasi il 10% Allarme dell'Istat: in un anno senza lavoro 335 mila persone in più. Peggiore rilevazione mensile dall'inizio delle serie storiche, nel 2004. E' senza un posto oltre un giovane su tre...
 
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