CERCASI CONTROFIGURA... PER TUTTA LA DURATA DELLE FESTE NATALIZIE

Le azioni USA sono in crescita.
Il 30 hanno avuto una correzione, ma gli ultimi mesi sono stati una crescita quasi continua , praticamente da agosto, permettendo di inanellare record su record.

Guardiamo un grafico del SP500



Questo risultato è giunto nonostante i dividenti per azione, una parte importante della remunerazione dell’azionista, sia progressivamente in calo



Quindi abbiamo un boom nei valori ed un rendimento mediocre. Anche le aspettative di un aumento di valore futuro devono, ad un certo punto arrestarsi. Invece i valori crescono.

Il motivo è abbastanza semplice e vede concordi sia banche d’affari sia alcuni degli analisti più attenti, come Dick Bove, lo hanno ben intuito.
Il tutto è legato ad una semplice equazione:

  • c’è un numero finito di azioni nel mercato azionario;
  • c’è una certa quantità di dollari per queste azioni.
Per cui :

  • se aumenta il numero di azioni più rapidamente dei dollari, il valore calerà;
  • se aumentano i dollari più del numero delle azioni il valore in dollari delle azioni crescerà.
La massa monetaria M2 è cresciuta del 3,8% nel 2018 e del 7,6% nel 2019 e questo spiega piuttosto bene l’aumento di valore delle azioni.

Se analizziamo l’attivo della FED vediamo come questo sia cresciuto del 10% nel corso della seconda metà dell’anno.



Deutsche Bank ha perfino fatto una valutazione della correlazione fra l’andamento della massa monetaria,
sempre misurata attraverso la variazione settimanale dell’attivo della FED, e dell’incremento nel valore azionari. Il risultato è il seguente:



Secondo DB ad un aumento dell’attivo del 1% nel bilancio della FED viene a corrispondere ad un aumento del 1% nella capitalizzazione del mercato azionario USA.

Quindi ciò che spinge il valore azionario USA è l’aumento dell’offerta di moneta da parte della FED.

Fino quando andrà avanti ?
 
Tra le varie stramberie del sistema assistenziale italiano una bella grossa
è saltata fuori con con il Decreto Legge 3.9.2019, n. 101 che ha modificato i criteri di definizione dell’ISEE,
cioè dello strumento di valutazione della ricchezza famigliare utilizzato per valutare la concessione, o meno,
dei contributi ed aiuti assistenziali, dagli aiuti per l’affitto, alimentari, sanitari, etc.

Infatti, come possiamo leggere dal sito della CISL:

Con il Decreto Legge 3 settembre 2019, n. 101, sono cambiate le regole dell’Isee per l’anno 2020.
La novità riguarda la data di riferimento per i risparmi e gli immobili da dichiarare, che per il 2020, sarà mantenuta la stessa dell’Isee 2019, ovvero il 31/12/2018.
Quindi, chi ha già fatto Isee nel 2019, dovrà semplicemente riportare nell’Isee 2020 gli stessi dati,
sia per i risparmi che per gli immobili posseduti, altrimenti si dovranno recuperare dalla propria banca, o dalla posta, o da altri intermediari (compagnie assicurative ecc)
il saldo dei propri risparmi al 31/12/2018 e la giacenza media dell’anno 2018 e, per quanto riguarda gli immobili, la situazione di possesso al 31/12/2018.


Quindi per il 2020 la situazione è congelata al 2018.

Una scelta che va bene se nel 2019 avete guadagnato dei soldi o la vostra posizione è comunque migliorata,
ma che non va per niente bene se vi trovate nella posizioni diametralmente opposta .

Facciamo due casi diversi:

  • il signor Tizio è una persona povera ed anziana, con la pensione minima, che il 30 aprile 2019 ha grattato un Gratta e Vinci che gli ha portato una vincita da 500 mila euro.
  • Ora ha comprato un bell’appartamentino e si è messo via un po’ di soldini. Tizio, per lo Stato, ha diritto a tutte le contribuzioni sociali;

  • Il signor Caio aveva una casa e qualche soldo, ma il 28 febbraio 2019 è fallito. La casa è stata sequestrata, il suo piccolo patrimonio si è volatilizzato in brevissimo tempo.
  • Ora il signor Caio non ha nè beni nè reddito, è un nullatenente, ma ha un ISEE che non gli permette di accedere alle agevolazioni sociali.
Il fatto di congelare la situazione al 31/12/2018 è, sinceramente , un’assurdità colossale.

Capiamo che sia avvenuta nella fretta del passaggio fra vecchio e nuovo governo, ma il nuovo ha avuto quasi quattro mesi per porvi rimedio,
o comunque poteva aggiustare la cosa nella finanziaria. Invece il 2019 scompare, viene ad essere un anno inesistente per le finalista assistenziali.

Potremmo anche fare lo stesso per le finalità fiscali e non pagare nulla, come se nessun reddito fosse stato conseguito.

Intanto, per lo stato, non esiste….
 
La apprezzo di più con un purèe di patate fresche.

Oggi non è proprio una ricetta, che vi voglio raccontare, ma di questo particolare insaccato,
tipico della Brianza e limitrofe come si dice, che non centra niente con la “mortadella” del resto dell’Italia
che per noi brianzoli e milanesi diventa “il o la Bologna” Allora di cosa parliamo, presto detto.


Insomma l’esperto ci dice che la mortadella di fegato di maiale in Lombardia può passare inosservata
visto che abbiamo i “vaniglia”, gli “zamponi “, i “cotechini” e via dicendo, che fanno di già la loro parte.

Esistono due versioni con o senza vin brulé.

Comunque udite, la mortadella “è il “fossile” di un gusto antico, quando i sapori forti erano tutt’ altro che disdegnati dal palato.
Anzi, eran ricercati con avidità, per quella loro preziosa caratteristica di far da eccellente companatico alla povera polenta di “furmenton”.


Dunque via libera alla scoperta di questo piccolo capolavoro tutto lombardo, fatto di fegato di suino, grasso tenero e carne magra, spesso sapientemente drogato da un profumato vin brulé.

Il Pìrellone, nella sua munificenza, cita due versioni (normale e “ubriaca”) nella lista dei prodotti cosiddetti tradizionali e ne dà un sommario disciplinare.
Apprendiamo così che la nostra mortadella ha come base il fegato di maiale (circa il 65%), i ritagli magri mondati delle parti dure (20%) e il 15% di grasso morbido.

Scrivo morbido perché, contrariamente ad altri famosi insaccati, nella mortadella non sono ammesse cotenne:
insomma, un vero salume di lusso, come non mancano di rilevare i ricordi contadini.

Poi, secondo il gusto, spezie e sale. Unico additivo consentito l’innocuo salnitro, come tradizione vuole.

Di poco si discosta la variante “al vin brulé”, che agli stessi ingredienti aggiunge appunto il vino,
ben speziato da chiodi di garofano, cannella, noce moscata e un pizzico di zucchero, quanto basta per togliere l’amaro

. Il macinato, non troppo fine, è insaccato in un grosso budello di maiale ripiegato solitamente in una caratteristica forma ad occhiello.
Alla fine, la mortadella è lasciata maturare in un locale caldo per quattro-sette giorni, secondo la grandezza.

Il tempo di stagionatura varia dai trenta ai quaranta giorni, poiché non deve diventare secca, bensì mantenere la giusta morbidezza.


Anche per la PREPARAZIONE mi affido all’esperto.

La mortadella di fegato si pone a cuocere in acqua a freddo e si lascia tranquillamente bollire per circa mezz’ ora.
Dopo un’ altra mezz’ ora di riposo nella sua stessa acqua di cottura, l’insaccato si può tagliare in grosse fette
e presentare in compagnia di una polenta gialla o di lenticchie in umido con le cotenne.

Anche fredda, la nostra mortadella continua ad esser squisita e può esser utilizzata per qualche giorno come un normale salame da affettare.
(tra parentesi per molti è più buona così che appena cotta e ancora calda)

D’obbligo il matrimonio con un vino corposo, ma con una nota avvertibile d’acidità o di tannino, per ben “ripulire” la bocca della grassezza del cibo.

Ancora voce dell’esperto: Tradizionalmente, almeno dalle nostre parti, i centri più noti di tale produzione sono Lomazzo e Lurate Caccivio,
ma l’insaccato ha una diffusione molto estesa, che tocca la Bassa Lodigiana, la provincia milanese assieme alla Brianza,
alla zona pre collinare del Pavese, con particolare proliferazione a Salice Terme.

In tempi meno ricchi, tra gli ingredienti della mortadella faceva capolino anche la milza,
una delle rare parti del maiale non molto apprezzate neppure dai palati più rustici, a causa di una certa amarezza,
che però era ben mascherata dal ventaglio organolettico dell’insaccato.

La perdita di quest’ usanza, una tantum, è stata una benedizione.

Voglio aggiungere questa variante di una esperta, da cui non si può prescindere la mitica “Ottorina Perna Bozzi”
che ci offre quest’aggiunta di lenticchie, come nella tradizione del cotechino e ci dice patria d’origine Cambiago.

Mortadella di fegato e lenticchie (Cambiago)
Mettere a bagno le lenticchie e lasciarle cuocere per mezz’ora.
Lavare la mortadella e unirla alle lenticchie (che avranno quasi completamente assorbito l’acqua di cottura) in modo che sia sommersa.
Far cuocere per circa mezz’ora e mangiare con la polenta ben calda.

Bene, buon pranzo.
 
si predica e ......si razzola ......

La sera di Capodanno. Al termine delle tradizionali cerimonie religiose nella basilica vaticana il Papa
è andato nell'antistante piazza San Piero per ammirare il presepe donato dal Trentino.
Bergoglio, come di consueto nelle sue apparizioni pubbliche, si è avvicinato ai tanti fedeli presenti per salutarli.

Una donna lo ha afferrato per un braccio in maniera decisa costringendolo a tornare indietro.
Il gesto ha scatenato le ire del Papa, il quale ha reagito colpendo la mano della fedele con uno schiaffo.
L'espressione irritata di Francesco ha subito fatto il giro del web, così come virale è immediatamente diventato il video dell'accaduto
 
“Avevo appena superato con luce verde il semaforo e stavo procedendo verso i Parioli, - riferisce il testimone - mi trovavo sulla corsia di centro.
Quella di destra in quel momento era libera. Davanti a noi c' era un' autovettura di colore scuro che si è fermata in maniera brusca poco prima della rampa,
anch' io ho rallentato, in quel momento mi sono accorto della presenza di due ragazze che, da destra, all' altezza dell' apice del guard rail
che delimita la rampa di immissione su via del Foro Italico, stavano iniziando l' attraversamento a piedi, in un punto in cui non vi sono le strisce.
Ho intuito che potesse succedere qualcosa di molto grave, infatti dopo pochissimi istanti è sopraggiunta sulla corsia alla mia sinistra un Suv, che ha investito le due ragazze.
Una è rimasta a terra sulla corsia centrale, l' altra sulla corsia di sinistra".

"Ho visto davanti a me, - riferisce la donna - all'altezza della rampa, due ragazze che, tenendosi per mano, si immettevano sulla carreggiata da destra verso sinistra,
approfittando del fatto che la corsia di destra di Corso Francia, che conduce ai Parioli, non ci fosse nessuno. A quel punto la piccola auto grigia che ci precedeva
ha ulteriormente ridotto l' andatura, non so se abbia frenato, comunque ha diminuito la velocità per agevolare il passaggio delle due ragazze".
 
Ahahahahahahahah

Mario Balotelli ha iniziato con il botto il suo 2020, nel vero senso della parola.
L'attaccante del Brescia infatti ha sbattuto contro un muro mentre rientrava a casa dal veglione di Capodanno.

Ha mancato l'ingresso del box andando a sbattere prima contro il cordolo del marciapiede e poi contro il cancello di una casa.

Nessuna grave conseguenza per Balotelli che ha lasciato la sua 500 Abarth in mezzo alla strada e andando a dormire presso la sua abitazione.
La macchina di Supermario ha subito gravi danni alla parte anteriore ed è stata poi rimossa in mattinata dal carro-attrezzi.
 
La Banca Centrale Cinese (PBOC) ha comunicato alle banche di aver abbassato di 50 punto base (0,5%)
l’indice minimo di capitalizzazione bancaria, allargando quindi la possibilità delle banche di effettuare prestiti commerciali.



Il tasso è stato calato dal 13% al 12,5%, tornando ai livelli del 2008 quando, al guiungere della crisi finanziaria, la Cina lanciava la sua economia con una politica molto espansiva.

Questa mossa viene a compensare la richiesta alle banche commerciali di ridurre dello 0,2% i tassi di interesse nei confronti dei clienti,
con il passaggio come tasso di riferimento dal tasso ad 1 anno al tasso Loan Prime Rate, una sorta di LIBOR cinese.

Quindi alle banche da un lato si è ridotto il margine di intermediazione, ma dall’altro si è allargata la possibilità di concedere prestiti: meno guadagno, ma su una base più ampia.

La scelta della PBOC è, diciamo, consigliata dal fatto che nel 2020 ci si attende una quantità record di titoli municipali in scadenza da rinnovare, quindi meglio che le banche siano ben dotate di risorse finanziarie:



Un eventuale carenza di liquidità farebbe schizzare alle stelle i tassi di riferimento interbancari in un momento in cui questi sono già abbastanza elevati.



Siamo già al massimo del 2019, ed i tassi interbancari molto alti significano tassi di rifinanziamento dei titoli pubblici, privati e dei prestiti elevati.
Questo non è desiderabile perchè da un lato si mettono in difficoltà le municipalità e le amministrazioni locali, oltre alle società,
dall’altro si provoca un effetto di rallentamento in un momento in cui l’andamento economico globale richiederebbe l’esatto contrario.
 
L’Unione Europea sta raggiungendo il proprio obiettivo per la Grecia: l’estinzione.

A partire dal 2011, quando è iniziata la crisi del debito sovrano, la popolazione della Grecia ha iniziato a calare, come potete vedere da questo grafico di tradineconomics:



Dal 2011 al 2018 la popolazione greca è cala di 380 mila unità, e questo nonostante il flusso migratorio dall’Asia Minore.
La tendenza è anche peggiore con la perdita di oltre mezzo milione di abitanti dal 2011 al 2020.

Il 5% della popolazione greca scompare.



Secondo i dati della Banca Mondiale la popolazione greca nel 2017 ha avuto un cal del 0,1%, ma il grosso del movimento di emigrazione si era già placato.

Tassi di disoccupazione oltre il 20% fino al 2018 hanno influito fortemente sulla demografia.

Ancora oggi il 16% pone la Grecia alla vetta della disoccupazione continentale:



Calo delle nascite ed emigrazione sono la cura europea per la Grecia.
Nel 2018 ci sono stati solo 1,33 nati per coppia, col secondo figlio che è solo per i ricchi, mentre il principale export è la mano d’opera qualificata.



Tutto nasce dalla Gestione della crisi del debito sovrano da parte della Trojka, con l’imposizione di una forte politica di austerità.

La decrescita demografica in prospettiva porterà ad un calo del PIL completando la missione europea di estinzione della nazione greca.

A Berlino e a Bruxelles staranno festeggiando
.
 
In ricordo di bibbiano. Tutto tace.

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