Certificati di investimento - Cap. 3 (22 lettori)

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CarloConti

Forumer storico
entrato nel CH0498263109, un po di rendimenti più rischiosi anche se mitigati da airbag. Qualche mese fa si sarebbe dovuto comprare molto molto più alto.
 

NoWay

It's time to play the game
Italy Statistics Bureau Istat: Its Leading Indicator Points To Continuing Economic Weakness In December
 

Di buzzo buono

Forumer attivo
il 278 ha comunque dato possibilità di uscirne molto bene nell'ultimo mese potendoli dare all'MM fino anche a 96. In quella fase io ho alleggerito quasi il 50% dei certificati lasciandomene una parte proprio per crederci fino alla fine.Ieri ne ho mollati altri perchè il timore cmq di avere una perdita relativa del 40% non fa piacere mai, ed infatti ora ne ho complessivamente il 30% del numero originale..... a questo punto ho deciso di essere della partita fino alla fine.
anche io alleggerito 2 settimanae fa del 55% adesso sono con te e gli altri sto nella partita fino in fondo
 

NoWay

It's time to play the game
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USA - Il settore manifatturiero e' in recessione, ma non l'economia

Secondo i dati pubblicati la scorsa settimana, l'attivita' del settore manifatturiero statunitense ha raggiunto i minimi dal giugno 2009.
Tuttavia, non dobbiamo troppo enfatizzare questo dato cosi' negativo, in quanto la debolezza di questo settore non si e' ancora diffusa al resto dell'attivita' economica del Paese e non e' certo che questo avvenga anche nei prossimi mesi.
In generale, infatti, l'economia americana rimane ancora solida, non solo in valore assoluto ma soprattutto rispetto alle altre economie occidentali in crescita anemica o sul bordo di una prossima recessione che sembra ormai inevitabile in molti Paese nel 2020.
Il Pil americano si manterra' nel 2019 attorno ad una crescita del due per cento con il tasso di disoccupazione ai minimi degli ultimi 50 anni ed un dollaro ancora molto forte.
Rispetto ad una decina di anni fa il peso del settore manifatturiero nei confronti del Pil e' ulteriormente diminuito, scendendo dall'11 al 9% del totale, in parte per l'ulteriore delocalizzazione delle produzioni ma anche per un calo della domanda generalizzata di alcuni beni anche negli Stati Uniti.
Sicuramente la discesa dell'indice manifatturiero non e' da sottovalutare in quanto e' avvenuta per il quinto mese consecutivo e l'indicatore ha toccato i 47.2 punti, un livello ben al di sotto della soglia dei 50 punti spartiacque tra espansione e recessione.
In aggiunta, la produzione industriale domestica e' in calo nel Paese sin dalla fine del 2018 ed il settore manifatturiero e' l'unico che ha un saldo negativo tra licenziamenti e nuove assunzioni, mentre anche gli investimenti sono in calo da diversi mesi.
Ci sono almeno quattro motivazioni del recente declino del settore manifatturiero americano:

La guerra commerciale
La debolezza dell'attivita' macroeconomica mondiale
Il dollaro forte che penalizza le esportazioni
L'automazione degli impianti.

Questi elementi persisteranno anche nel 2020 e continueranno a penalizzare la crescita del settore, al pari degli investimenti che rimangono in secondo piano rispetto alle politiche di buybacks preferite soprattutto dalle grandi societa' quotate.
L'economia americana rimane solida grazie soprattutto ai consumi privati che continuano ormai da decenni ad essere il traino della crescita domestica e l'andamento del settore manifatturiero non e' piu' il solo barometro per giudicare la salute di un Paese, tanto piu' negli Stati Uniti.
Negli ultimi anni si e' assistito ad uno progressivo spostamento degli investimenti verso il settore dei servizi, in particolare la tecnologia e la finanza, mentre la dimensione del comparto manifatturiero si e' progressivamente ridotta anche in seguito alla progressiva delocalizzazione verso il Messico e la stessa Cina.
La domanda da porsi e' quanto rimanga solida l'economia a stelle e strisce anche in presenza di un settore manifatturiero gia' in recessione da alcuni mesi.
Sicuramente molto piu' forte di quello che l'andamento di un unico settore, ormai sempre piu' marginale, oggi rappresenti. Molti indicatori della crescita economica risultano in parte superati o poco indicativi.
A tal proposito, anche l'utilizzo del Pil come barometro assoluto della crescita economica di un Paese rimane ormai vetusto ed in alcuni casi facilmente manipolato ad uso interno come avviene da anni in Cina.
Il dollaro e' ad esempio un indicatore molto piu' attendibile sulla crescita economica interna e la sua forza conferma la maggiore solidita' degli Stati Uniti, da alcuni anni, rispetto a molti partner europei ed asiatici che hanno invece deliberatamente svalutato le proprie monete nel tentativo di migliorare le rispettive posizioni competitive.
Il piu' lungo ciclo economico positivo della storia americana, oltre al sostegno finanziario della Federal Reserve e dei buybacks azionari, continua ad influenzare positivamente il rally infinito di Wall Street.
 
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