Certificati di investimento - Cap. 3 (20 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Joe Silver

Forumer storico
Come sempre analisi precisa e impeccabile, per spiegare come stanno veramente le cose senza scendere come tutti saltuariamente facciamo nel recinto del tifo da stadio
Ancora una volta grazie Leon dei tuoi contributi

Un momento...non è così perché ormai è appurato che era proprio il MM a sbagliare, prima in un senso ed ora forse nell'altro.
 

fabriziof

Forumer storico
capisco la battuta ma il problema non siamo noi che compriamo l'autocall a due giorni...a marzo all'improvviso la volatilità è schizzata in su di 100 punti su alcuni titoli ( vedi ENI) storicamente a bassa vola, i certificati hanno "sballato" il rischio andando a quotare 30 su 100 e sappiamo come è andata a finire. Alcuni hanno venduto, altri sono scappati, qualcuno è riuscito a sopravvivere e altri no. Poi è arrivata la mazzata dei dividendi, tu skolem hai comprato una struttura opzionale costruita dall'emittente con i dividendi che avrebbe dovuto ricevere dopo 3 mesi...e quel dividendo non è mai arrivato e mai arriverà...a te hanno mantenuto in piedi il certificato cosi come stava, anzi in qualche caso ha anche beneficiato del mancato stacco del dividendo...mentre l'emittente quella l'ha contabilizzata come perdita ( andate a vedervi le trimestrali delle banche che emettono prodotti strutturati a giugno e settembre) . Qualcuno più forte l'ha superata e altri meno.
Altri chi?
 

sterubb

Forumer storico
Il DE000VP7K7T4 su C&D è indicato come prossima autocall il 24/11...mi sembra strano che si venda a 105 a fronte di un rimborso a 103,97 e infatti sul sito Vontobel mette il 24/02 come prima data di rimborso anticipato
 

FNAIOS

Nel prospetto di alcuni ETN (io ricordo i VelocityShares VIX) c'era scritto (uso il passato perché alcuni di quegli ETN non sono più quotati dopo il volpocalypse volpocalypse | Six Figure Investing ) in modo chiarissimo che l'emittente può agire in contrasto con gli interessi dei clienti (addirittura che poteva trasformare in long un prodotto short) a sua discrezione per il tempo che riteneva necessario. Sui KID questo non era riportato e la cosa si è puntualmente verificata (a es. con l'ormai defunto XIVH). Non so se valga anche per i certificati. Probabilmente c'è qualche clausola che dice che il prezzo esposto è a discrezione dell'emittente e basato anche sulla propria convenienza (d'altra parte non ho mai visto un documento in cui sia specificato nemmeno di striscio come avviene, anche spannometricamente, il calcolo del prezzo di un certificato P.S., quindi dal punto di vista della clientela retail è tutto sulla fiducia).
 

Alexreferee11

Forumer storico
Gran fermento sui titoli della galassia Unipol (UNI.MI) e delle banche Banco Bpm (BAMI.MI) e Bper (BPE.MI) sulle scia delle dichiarazioni dell'AD della compagnia di assicurazioni, azionista di riferimento della banca emiliana, Carlo Cimbri, secondo cui l'idea di una fusione fra le due banche è "affascinante" perché darebbe vita a un terzo grande polo bancario nel Paese.

** Intorno alle 10,50 Banco Bpm balza del 3,8% a 1,94 euro, mentre Bper sale del 3,2% e Unipol del 2,4%.

** Il broker Equita scrive nel daily che "la combined entity diventerebbe il secondo player per dimensione sul mercato domestico con una quota dell'13,6% sugli sportelli, davanti a Unicredit (11%) e dietro Intesa (19%). Il 62% degli sportelli sarebbero concentrati nel nord italia, dove la quota di mercato sarebbe del 15% (19% in Lombardia)".

** Secondo il broker Fidentiis, "c'è una logica industriale dietro a questo merger e le sinergie nei costi potrebbero essere chiaramente rilevanti".
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto