Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quello che perde, ma non sa quello che trova

Oggi pomeriggio mi sono incontrata con una collega che lavora a Brescia per parlare della possibilità di mettere in atto il cd "cambio compensativo".
In pratica, io dovrei chiedere al mio datore di lavoro di prendere lei al mio posto e lei farebbe lo stesso col suo.
È una cosa che si può fare quando si tratta di professioni in cui rileva più la qualifica, quindi non si fa con i medici ma con il personale infermieristico sì, anche se, secondo me, anche in questo caso il "fattore umano ed esperienziale" dovrebbe avere valore, ma abbiamo ampiamente sperimentato che noialtri siamo pedine :wall:

Ordunque, a fare questo cambio entrambe avremmo vantaggi indiscutibili, soprattutto io.
Passerei ad una realtà enorme e all'avanguardia, risparmierei 300 euro circa di benzina al mese, avrei circa 150 euro in più in busta paga e potrei usare la bici, facendo anche movimento e non spendendo un solo centesimo di parcheggio, risparmierei anche tempo.

Solo che questa collega mi ha descritto il suo reparto come un covo di vipere :depresso: .

Ammesso e non concesso che mi accordino il cambio e che io finisca nel reparto della collega, io non voglio vivere in un brutto clima lavorativo.

Nel mio reparto mi trovo umanamente benissimo con tutti i colleghi e non ci sono vipere né bullismo. La caposala è una persona splendida e regna davvero una bella atmosfera

C'è da dire che la collega mi è sembrata rozza e ignorante perciò non so se fidarmi del suo giudizio...

Ho qualche mese per pensarci, visto che lei mi ha chiesto di rinviare la domanda di cambio alla fine delle ferie estive e io sono d'accordo.

Ma mi chiedo se sul piatto della bilancia siano più pesanti il benessere psicologico dato da un ottimo ambiente, o i vantaggi economici...

Boh, devo pensarci su e maturare convinzione.
Sarei tendente a continuare sulla strada del cambio ma non con la fermezza che pensavo avrei avuto.

Voi cosa ne pensate?

Io rifletterei su cosa rappresenta per te il lavoro e quanto sia importante per la tua sete di conoscenza in quella direzione.
 
Non riesci a trovare un modo per vedere i nuovi colleghi?
Non so, andare in reparto con una scusa o trovarli a una cena. Potresti farti un'idea.

Difficile, anche perché entrare in un reparto per acuti gravi (è un reparto molto specializzato) specialmente in tempi di covid è dura.
Preliminarmente: questo cambio compensativo è a termine, come lo scambio scolastico dove dopo x mesi ognuno torna a casa sua, o resta definitivo?

Nella seconda ipotesi, è comunque reversibile qualora un dipendente si trovi male con i famigerati colleghi?

Poi, al di là dell'opinione di questa tipa, devi carpire :d: in giro altre informazioni sulla realtà in cui ti andresti ad inserire, in modo da avere il massimo della conoscenza ai fini della valutazione da compiere. Sono d'accordo con te che l'ambiente di lavoro ha un buon peso sulla scelta
Posso provare a chiedere in giro se qualche conoscente ha avuto contatti col personale di quel reparto. Se cambio tornare indietro è quasi impossibile.
Io rifletterei su cosa rappresenta per te il lavoro e quanto sia importante per la tua sete di conoscenza in quella direzione.
Sicuramente cambiando mi arricchisco. Sempre, quando si esce dalla comfort zone e, a livello di preparazione, eccellenze, e vastità di esperienze il nuovo posto a bs e provincia ha pochissimi rivali.
 
Difficile, anche perché entrare in un reparto per acuti gravi (è un reparto molto specializzato) specialmente in tempi di covid è dura.

Posso provare a chiedere in giro se qualche conoscente ha avuto contatti col personale di quel reparto. Se cambio tornare indietro è quasi impossibile.

Sicuramente cambiando mi arricchisco. Sempre, quando si esce dalla comfort zone e, a livello di preparazione, eccellenze, e vastità di esperienze il nuovo posto a bs e provincia ha pochissimi rivali.
Non lo so forse io sarò diversa....ma io neanche mi pongo problemi per i futuri colleghi. Mi avvicino a casa, risparmio ben 300 euro di benzina, puoi andarci perfino in bici, quindi meno stress, più tempo libero. Oltretutto avrai pure un aumento stipendio di ben 150 euro e stai lì ad avere dubbi?? Anzi spera che ti diano il cambio. E me ne fregherei dei colleghi che avrò. Hai detto pure che hai un carattere socievole e mai avuto problemi con nessuno. Ma di cosa ti preoccupi allora?
 
Sicuramente cambiando mi arricchisco. Sempre, quando si esce dalla comfort zone e, a livello di preparazione, eccellenze, e vastità di esperienze il nuovo posto a bs e provincia ha pochissimi rivali.

e allora vai senza andare nemmeno in avanscoperta, mantieni il comportamento fin qui seguito e qualora ci fosse anche un ambiente poco piacevole potresti anche influire positivamente tu su quest'ultimo.
 
Non lo so forse io sarò diversa....ma io neanche mi pongo problemi per i futuri colleghi. Mi avvicino a casa, risparmio ben 300 euro di benzina, puoi andarci perfino in bici, quindi meno stress, più tempo libero. Oltretutto avrai pure un aumento stipendio di ben 150 euro e stai lì ad avere dubbi?? Anzi spera che ti diano il cambio. E me ne fregherei dei colleghi che avrò. Hai detto pure che hai un carattere socievole e mai avuto problemi con nessuno. Ma di cosa ti preoccupi allora?

sembra tutto molto bello
 
Oggi pomeriggio mi sono incontrata con una collega che lavora a Brescia per parlare della possibilità di mettere in atto il cd "cambio compensativo".
In pratica, io dovrei chiedere al mio datore di lavoro di prendere lei al mio posto e lei farebbe lo stesso col suo.
È una cosa che si può fare quando si tratta di professioni in cui rileva più la qualifica, quindi non si fa con i medici ma con il personale infermieristico sì, anche se, secondo me, anche in questo caso il "fattore umano ed esperienziale" dovrebbe avere valore, ma abbiamo ampiamente sperimentato che noialtri siamo pedine :wall:

Ordunque, a fare questo cambio entrambe avremmo vantaggi indiscutibili, soprattutto io.
Passerei ad una realtà enorme e all'avanguardia, risparmierei 300 euro circa di benzina al mese, avrei circa 150 euro in più in busta paga e potrei usare la bici, facendo anche movimento e non spendendo un solo centesimo di parcheggio, risparmierei anche tempo.

Solo che questa collega mi ha descritto il suo reparto come un covo di vipere :depresso: .

Ammesso e non concesso che mi accordino il cambio e che io finisca nel reparto della collega, io non voglio vivere in un brutto clima lavorativo.

Nel mio reparto mi trovo umanamente benissimo con tutti i colleghi e non ci sono vipere né bullismo. La caposala è una persona splendida e regna davvero una bella atmosfera

C'è da dire che la collega mi è sembrata rozza e ignorante perciò non so se fidarmi del suo giudizio...

Ho qualche mese per pensarci, visto che lei mi ha chiesto di rinviare la domanda di cambio alla fine delle ferie estive e io sono d'accordo.

Ma mi chiedo se sul piatto della bilancia siano più pesanti il benessere psicologico dato da un ottimo ambiente, o i vantaggi economici...

Boh, devo pensarci su e maturare convinzione.
Sarei tendente a continuare sulla strada del cambio ma non con la fermezza che pensavo avrei avuto.

Voi cosa ne pensate?
io una volta ho mollato una bella tipa
e alcuni mi dicevano che ero matto
poi ne ho trovata una più bella e pure più intelligente:cool:
 
Difficile, anche perché entrare in un reparto per acuti gravi (è un reparto molto specializzato) specialmente in tempi di covid è dura.

Posso provare a chiedere in giro se qualche conoscente ha avuto contatti col personale di quel reparto. Se cambio tornare indietro è quasi impossibile.

Sicuramente cambiando mi arricchisco. Sempre, quando si esce dalla comfort zone e, a livello di preparazione, eccellenze, e vastità di esperienze il nuovo posto a bs e provincia ha pochissimi rivali.

alla peggio metti i colleghi in ignora.:d:
O li banni
 

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