Bisettimanale sempre da prendere con le pinze, anzi se riuscirò vi posterò una cosa curiosa estratta dall'ultimo report dell'Ingegnere proprio a proposito dell'ultimo presunto T+1......
Varie problematiche non mi consentiranno di seguire nel dettaglio la prossima settimana e, conseguentemente, sarò presente solo sporadicamente.
Auguri Pat,...:vicini:
Non sò se il "buon" Pat, si riferiva a "questo":
......…
Da quando ho scritto il mio primo libro sui cicli (era il 1997), alcune cose sono cambiate…
I mercati finanziari sono diventati più reattivi (grazie al trading on line) e, questo fatto, ha modificato la “lettura” dei cicli…
Badate bene che ho scritto la “lettura” e non la “natura”… I cicli, in altri termini, sono sempre quelli che erano… ma è diventato “diverso” il leggerli…
Soprattutto, però, sono cambiato io… che, alla boa dei sessant’anni, sono diventato più riflessivo ed ho scoperto delle cose che prima non avevo notato…
Questo, in fondo, è lo straordinario gioco della vita: passi per vent’anni di fronte alle stesse case, nelle stesse strade, e non noti dei dettagli che sono stati sempre li…
Recentemente ho scoperto una bellissima cappella sulla strada principale di Desenzano dove sono passato centinaia di volte… E’ una piccola cappella ben in vista (si fa proprio fatica a non vederla) che, con mio grande stupore, è stata sempre ad un palmo del mio naso… a qualche centinaio di metri da casa mia…
Come ***** avrò fatto a non notarla in vent’anni che faccio quella strada?
La stessa cosa mi è successo con i cicli: li osservo da una vita e solo recentemente ho scoperto alcuni “dettagli” che non avevo mai visto prima… e sono dettagli che cambiano “la lettura” dei cicli inferiori all’annuale (notare che parlo ancora di “lettura” e non di “natura”… che, ovviamente, è rimasta la stessa di prima).
Come ho fatto a non vederli prima?
… Allo stesso modo in cui, per vent’anni, non ho visto quella Cappella a due passi da casa mia…
“Scotoma” lo chiamano gli oculisti i quali, tuttavia, colgono solo l’aspetto meccanico di quel “difetto” che identificano con una area di cecità nel campo visivo, mentre io intendo un fenomeno diverso: l’adattamento della realtà che vedi ai tuoi parametri di lettura.
Sicché: se sei convinto che le donne siano tutte buttane… in giro vedi solo buttane… e se sei convinto che i cicli siano due… ne vedrai sempre due… invece di tre.
Per la verità, questa mia “scoperta” risale (in gran parte) al 2007 (ci ho dedicato un Club giallo), ma è solo più recentemente che gli ho dato ufficialità scientifica (capite bene che ho fatto tutto da solo: scoperta, esperimenti e consacrazione ufficiale… sicché i miei nipoti romani, quelli del prossimo corso di matematica del 22 Febbraio, direbbero… a zi, te la canti e te la soni da solo…)…
Di cosa si tratta?
Dei minimi dei cicli intermestrali (intermedi +semestrali) e esaritmici (ex T+1)… che spesso non coincidono con il omissis di quel ciclo essendo che “incorporano” un ciclo finale con un omissis al ciclo precedente…
La figura sopra rende l’idea di quanto appena dichiarato: il omissis dei prezzi è del giorno 16 (omissis), mentre il omissis del nuovo ciclo è del 19 (omissis del secondo T-1 e dei T e T+1 di chiusura dell’intermestrale in questione).
Visto da questo punto di vista (e quindi rimuovendo lo “scotoma” che me ne oscurava la visione) tutto torna e i cicli ritornano a essere incredibilmente precisi…
Ci sono arrivato usando i volumi… ovvero il principio (ormai stranoto) che nel mark-up prezzi e volumi devono essere omissis… sicché, se un rialzo parte con volumi bassi… non è l’inizio del mark-up, ma il finale dell’accumulazione… nonostante il minimo di chiusura (di quel ciclo che si pensava l’inizio del mark-up) sia superiore al minimo del ciclo precedente…
Questa è stata la considerazione che ha scardinato tutta la “costruzione” precedente… e, dunque, nella lettura dei cicli, prezzi e volumi devono essere coerenti con la corretta divisione dei cicli stessi…
Quando ho formulato la precedente lettura dei cicli (anno 1997) i mercati solo raramente si esprimevano in questa maniera (che è, secondo me, il frutto naturale dell’esponenziale sviluppo del trading on line) e, quindi, la tentazione di far coincidere il omissis con il omissis… trovava conferme nella realtà…
E’ solo da alcuni anni che quelle conferme non ci sono più e, dunque, la primitiva ipotesi (dei cicli) si è dimostrata dubbia.
Ripeto: si tratta solo dei cicli dall’annuale fino all’ex T+1 e, in particolare, dell’intermestrale e dell’esaritmico…
In ogni caso, il “nuovo modello” è stato già incorporato nei nuovi Battleplan che mostro in questi report da circa sei mesi sicché, da tempo, questo sito viaggia già sul “nuovo”… e difatti il grado di affidabilità dei Battleplan è aumentato notevolmente…
Ciao Albert
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