Buona domenica a tutti coloro che mi leggono
oggi avrei un paio di domande da porvi:
1) Avete comprato le obbligazioni italiane????
2) Di qualsiasi tipo, dai Bot, ai CCT fino ai Btp??????
3) Coloro che hanno comprato, fono a ieri hanno sofferto?????????
....ebbene dì , ve lo confermo x iscritto, da domani inizierete a goderere/raccogliere i frutti.
..perchè inizierà la...Rimonta.
Chi è Mario Monti, il candidato premier del ''rimontiamo''
Sostenitore del libero mercato, da commissario Ue multò la Microsoft. Con la moglie a Termini.
Giorgia Nardelli
Economista, bocconiano, europeista.
Sono gli aggettivi che più ricorrono per descrivere Mario Monti, nominato mercoledì scorso senatore a vita, presidente in pectore del consiglio dei ministri. Sessantotto anni, nato a Varese, Monti non è stato solo commissario europeo per dieci anni.
Inizia la sua carriera da studioso economista dopo la laurea in Economia presso l’università Bocconi di Milano, prosegue i suoi studi a Yale, dove fa un incontro davvero significativo: quello con il futuro premio Nobel James Tobin, il padre della tassa sulle transazioni finanziarie, allora suo compagno di studi.
Rimontiamo, passa parola su Twitter
E nelle ultime ore, dal suo anagramma, hanno anche costruito una sorta di slogan che gira su Twitter: rimontiamo.
Mentre ha colpito l'immagine (che vedete nella foto) del senatore a vita che - fresco di nomina - va a prendere
la moglie Elsa alla stazione Termini, senza scorta e come un marito qualunque.
Da Trento alla presidenza della Bocconi
Nel 1969 Monti è ordinario all’Università degli Studi di Trento. L’anno dopo si sposta a Torino dove vi rimarrà fino al 1985, quando diventa professore di Economia Politica alla Bocconi. L’Università milanese lo vorrà rettore nell’89, poi, dal 1994, presidente prendendo il posto di Giovanni Spadolini.
Due volte commissario Ue
In quell’anno il governo Berlusconi chiama lo stimato professore per indicarlo come candidato a commissario europeo, carica che gli viene conferita con delega al Mercato interno, servizi finanziari e integrazione finanziaria. Nel 1999 viene ricandidato dal governo D’Alema, questa volta gli viene assegnata la delega alla Concorrenza.
La concorrenza e la battaglia contro Bill Gates
È in qualità di commissario alla concorrenza che il professore diventa conosciuto e stimato in tutti i paesi Ue. Fermo, quasi ostinato nel sostenere e difendere il mercato libero, durante il suo mandato Monti intraprende un’epica battaglia contro la Microsoft di Bill Gates per abuso di posizione dominante. La battaglia si conclude con una maximulta da 497 milioni di euro per il gigante Usa, condannato a consegnare agli altri produttori di software i codici sorgente di Windows per renderli compatibili con i suoi.
A sostegno delle liberalizzazioni
In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici, lo ha fatto durante la sua carriera a Bruxelles, continua a farlo come economista e come editorialista di punta del Corriere della Sera.
Dalle colonne del giornale milanese, nelle ultime settimane ha anche rivolto severe critiche a Silvio Berlusconi per la sua condotta politica e la sua gestione della crisi.
Senza partito. Da Pannella alla Lega, l'uomo "dei poteri forti"
Ufficialmente il neo senatore non è legato a nessun partito politico, ma è molto amico di Romano Prodi, e non sembra avere oggi rapporti idilliaci con la maggioranza del centro-destra.
Certamente Monti è stimato all’estero e benvoluto dalla grande industria e dalle grandi banche. Caratteristica, questa, che gli ha fatto guadagnare lo spiacevole appellativo della Lega “uomo dei poteri forti” (ma il copyright è di Marco Pannella).
La risposta: "L'unico potere forte che conosco è l'Europa"
A proposito di poteri forti, nel suo curriculum c’è il fatto di essere stato il primo presidente del “Bruegel”, un think thank nato a Bruxelles nel 2005 e composto e finanziato da 16 Stati membri dell'Ue e 28 multinazionali.
Intorno a Monti in Bocconi si raccolgono nomi noti del mondo dell'economia, da Guido Tabellini, attuale rettore dell'ateneo milanese, a Roberto Alesina, tra i promotori del sito lavoce.info.
Ma quando all’epoca Marco Pannella lo accusò (Monti aveva vinto il “ballottaggio” con Emma Bonino per diventare commissario Ue alla Concorrenza), rispose: "Di poteri forti non ne conosco. Tranne uno, l'Europa".
Ultimo aggiornamento: 13/11/11