News, Dati, Eventi finanziari Con cedole al 5/6%, perchè noi italiani, non ci ricompriamo il debito italiano?

Se lo spread btp/bund ha già fatto i max:D...lo sapremo solo vivendo, io...penso di sì.;)

News

Ecco perché lo spread Btp Bund deve scendere

Di Giuseppe DiVittorio

l'ho visto ieri in Corso inghilterra ad una presentazione...
pero' sta cosa non l'ha detta... :D
due volte ha detto: "non c'e' nessuno che mi sta registrando... vero?" e poi esternava qualche suo pensiero...

cmq lo spread e' solo una variabile...
l'altra variabile e' il rendimento del BUND...
se il rendimento del BUND sale e lo spread lateralizza o scende di poco noi cmq sempre d+ andremo a pagare... :sad:

spero che sia come dici tu... :up:
ma... come direbbe Cereghini... luci accese anche di giorno e prudenza...;)

cia'!!!
 

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l'ho visto ieri in Corso inghilterra ad una presentazione...
pero' sta cosa non l'ha detta... :D
due volte ha detto: "non c'e' nessuno che mi sta registrando... vero?" e poi esternava qualche suo pensiero...

cmq lo spread e' solo una variabile...
l'altra variabile e' il rendimento del BUND...
se il rendimento del BUND sale e lo spread lateralizza o scende di poco noi cmq sempre d+ andremo a pagare... :sad:

spero che sia come dici tu... :up:
ma... come direbbe Cereghini... luci accese anche di giorno e prudenza...;)

cia'!!!


Nelle more, la prox settimana Merkozy hanno chiesto un incontro a....3:D, con Monti.;)
 
:eek::eek:...significa che il piccolo francese e la tedesca dalla prox ottava, non deciderano + niente senza la presenza di super Mario, visto che è l'unico che....capisce di economia.:-o

adesso non ho ancora visto i dati fisici del Monti ma dovremmo averci guadagnato in altezza...
ed avere uno statista ALTO x me e' fondamentale...
d'altronde il nanismo politico ultimamente era imperante...

PS
massi' ke l'avevo kapito... cia'!!! ;)
 
Nelle more degli eventi, tanto vale parcheggiare la liquidità sui bot tassati al 12,5% anzichè al 20% dei cc????;)

Lo sapete che ai tassi correnti, il vituperato (xora:D)Bot, rende il 60 % in + dei conti correnti ad alto rendimento?:eek:.....Meditate gente.;)
Il Sole 24 Ore




I BoT a sei mesi volano al 6,5%, i CTz biennali al 7,8 per cento

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Finanza e Mercati > In primo piano

I BoT a sei mesi volano al 6,5%, i CTz biennali al 7,8 per cento

articoli di Isabella Bufacchi e Luca DaviCronologia articolo26 novembre 2011Commenti (2)

In questo articolo

Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2011 alle ore 09:31.




di Isabella Bufacchi
ROMA - L'asta è uno specchio impietoso. Riflette nitidamente, in grande profondità, fatti e avvenimenti, ma capta e riproduce anche voci, sussulti, ansie, paure, aspettative. Tutto quello che accade sul mercato - dalle vendite agli acquisti, dagli aggiustamenti di portafoglio alle posizioni speculative, dalle attese sugli scenari futuri al saliscendi di rendimenti e spread - viene riflesso nel tasso di assegnazione dei titoli di Stato venduti in asta. Così ieri, i BoT a sei mesi e i CTz a 24 mesi, con rendimenti che hanno scioccato tutti tranne i traders che li avevano visti montare da giorni, hanno portato a galla quello che ribolle di questi tempi sul rischio-Italia e sul rischio-euro. Inevitabilmente, cioè in sintonia con il secondario, i Buoni semestrali sono stati venduti per 8 miliardi al 6,504% (+2,969% rispetto al 3,535% dei BoT collocati in ottobre). I CTz biennali per 2 miliardi sono schizzati al 7,814% (+3,186% contro il 4,628% dell'asta precedente).


Quel che è emerso da questo salto all'insù dei rendimenti, che nell'arco di trenta giorni non ha precedenti - come minimo dalla nascita dell'euro -, è che nell'ultimo mese, nell'ultima settimana e anche nelle ore antecedenti l'asta, la percezione del rischio-Italia all'interno del rischio-Eurozona è peggiorata: non perchè manchi la fiducia dei mercati nella capacità o nell'efficacia dell'azione d'urto programmata dal Governo Monti per assicurare il pareggio di bilancio nel 2013 e rilanciare l'economia, ma perchè i problemi immediati italiani, che sono l'elevata spesa per interessi a fronte di una recessione in arrivo (ma per l'agenzia di rating Fitch in recessione l'Italia «forse lo è già») con un debito/Pil al 120%, avranno bisogno di soluzioni domestiche di medio-lungo periodo abbinate a un sostegno esterno di breve periodo, fornito da un'impalcatura della moneta unica che regga. Una rete di sicurezza d'emergenza per parare una crisi di liquidità (non un salvataggio stile Portogallo, Irlanda e Grecia) al momento per Italia e Spagna manca. Barclays capital ha sostenuto ieri che Italia e Spagna hanno bisogno di uno «scudo» di protezione contro le dinamiche di mercato, finanziato da Fmi, Bce e Efsf. Uno scudo da 500-800 miliardi, ora inesistente, che consenta di cancellare le aste per 18-24 mesi.

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Anche gli intoppi tecnici sono stati riflessi nelle aste di ieri. Da ottobre, il mercato dei titoli di Stato italiani è divenuto molto illiquido, con un allargamento vistoso tra i prezzi di acquisto e di vendita che tiene lontani gli investitori finali (fondi pensione, compagnie di assicurazione): l'illiquidità inoltre amplifica gli sbalzi. Con andamenti difformi: i rendimenti salgono in fretta, per le vendite, e scendono lentamente in mancanza di acquisti aggiuntivi a quelli della Bce. Le banche, gli acquirenti in prima battuta in asta, da parte loro hanno crescenti difficoltà nel detenere i titoli di Stato in portafoglio, alla luce degli ultimi stress test Eba che impongono rafforzamenti di capitale per coprire perdite ipotetiche in caso di haircut sui bond governativi tenuti fino a scadenza. Nell'ultimo mese, di conseguenza, i rendimenti sul secondario dei BoT, CTz e BTp sono saliti alle stelle. E lo specchio dell'asta ha riflesso anche questo. L'offerta dei BoT e CTz è stata compromessa all'istante anche dalle voci in mattinata, non confermate, sulla volontà del nuovo Governo spagnolo di valutare l'opzione di una richiesta di un sostegno finanziario esterno. La Banca centrale europea, che solitamente interviene nel dopo-asta, ieri ha iniziato ad acquistare i titoli italiani nel pre-asta. L'impennata dei rendimenti, però, c'era già stata: giovedì sera sul mercato grigio il BoT a sei mesi era scambiato al rendimento del 6,60 per cento.
La domanda per i BoT e CTz a rendimenti stellari (per i risparmiatori al netto di commissioni e ritenuta fiscale il 5,251% per i Buoni e il 7,249% per i Certificati zero coupon) è stata comunque buona: 11,7 miliardi richiesti per i BoT (un rapporto di copertura di 1,47 volte, più basso della media da inizio anno di 1,64 volte) 3,18 miliardi domandati per i CTz (rapporto di copertura di 1,59 volte, inferiore alla media 2011 di 1,74 volte).







articoli di Isabella Bufacchi e Luca DaviCronologia articolo26 novembre 2011Commenti (2)

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Argomenti: Titoli di Stato | Fmi | Governo Monti | Bce | Italia | Spagna | Efsf



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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2011 alle ore 09:31.







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di Isabella Bufacchi
ROMA - L'asta è uno specchio impietoso. Riflette nitidamente, in grande profondità, fatti e avvenimenti, ma capta e riproduce anche voci, sussulti, ansie, paure, aspettative. Tutto quello che accade sul mercato - dalle vendite agli acquisti, dagli aggiustamenti di portafoglio alle posizioni speculative, dalle attese sugli scenari futuri al saliscendi di rendimenti e spread - viene riflesso nel tasso di assegnazione dei titoli di Stato venduti in asta. Così ieri, i BoT a sei mesi e i CTz a 24 mesi, con rendimenti che hanno scioccato tutti tranne i traders che li avevano visti montare da giorni, hanno portato a galla quello che ribolle di questi tempi sul rischio-Italia e sul rischio-euro. Inevitabilmente, cioè in sintonia con il secondario, i Buoni semestrali sono stati venduti per 8 miliardi al 6,504% (+2,969% rispetto al 3,535% dei BoT collocati in ottobre). I CTz biennali per 2 miliardi sono schizzati al 7,814% (+3,186% contro il 4,628% dell'asta precedente).
Quel che è emerso da questo salto all'insù dei rendimenti, che nell'arco di trenta giorni non ha precedenti - come minimo dalla nascita dell'euro -, è che nell'ultimo mese, nell'ultima settimana e anche nelle ore antecedenti l'asta, la percezione del rischio-Italia all'interno del rischio-Eurozona è peggiorata: non perchè manchi la fiducia dei mercati nella capacità o nell'efficacia dell'azione d'urto programmata dal Governo Monti per assicurare il pareggio di bilancio nel 2013 e rilanciare l'economia, ma perchè i problemi immediati italiani, che sono l'elevata spesa per interessi a fronte di una recessione in arrivo (ma per l'agenzia di rating Fitch in recessione l'Italia «forse lo è già») con un debito/Pil al 120%, avranno bisogno di soluzioni domestiche di medio-lungo periodo abbinate a un sostegno esterno di breve periodo, fornito da un'impalcatura della moneta unica che regga. Una rete di sicurezza d'emergenza per parare una crisi di liquidità (non un salvataggio stile Portogallo, Irlanda e Grecia) al momento per Italia e Spagna manca. Barclays capital ha sostenuto ieri che Italia e Spagna hanno bisogno di uno «scudo» di protezione contro le dinamiche di mercato, finanziato da Fmi, Bce e Efsf. Uno scudo da 500-800 miliardi, ora inesistente, che consenta di cancellare le aste per 18-24 mesi.

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Anche gli intoppi tecnici sono stati riflessi nelle aste di ieri. Da ottobre, il mercato dei titoli di Stato italiani è divenuto molto illiquido, con un allargamento vistoso tra i prezzi di acquisto e di vendita che tiene lontani gli investitori finali (fondi pensione, compagnie di assicurazione): l'illiquidità inoltre amplifica gli sbalzi. Con andamenti difformi: i rendimenti salgono in fretta, per le vendite, e scendono lentamente in mancanza di acquisti aggiuntivi a quelli della Bce. Le banche, gli acquirenti in prima battuta in asta, da parte loro hanno crescenti difficoltà nel detenere i titoli di Stato in portafoglio, alla luce degli ultimi stress test Eba che impongono rafforzamenti di capitale per coprire perdite ipotetiche in caso di haircut sui bond governativi tenuti fino a scadenza. Nell'ultimo mese, di conseguenza, i rendimenti sul secondario dei BoT, CTz e BTp sono saliti alle stelle. E lo specchio dell'asta ha riflesso anche questo. L'offerta dei BoT e CTz è stata compromessa all'istante anche dalle voci in mattinata, non confermate, sulla volontà del nuovo Governo spagnolo di valutare l'opzione di una richiesta di un sostegno finanziario esterno. La Banca centrale europea, che solitamente interviene nel dopo-asta, ieri ha iniziato ad acquistare i titoli italiani nel pre-asta. L'impennata dei rendimenti, però, c'era già stata: giovedì sera sul mercato grigio il BoT a sei mesi era scambiato al rendimento del 6,60 per cento.
La domanda per i BoT e CTz a rendimenti stellari (per i risparmiatori al netto di commissioni e ritenuta fiscale il 5,251% per i Buoni e il 7,249% per i Certificati zero coupon) è stata comunque buona: 11,7 miliardi richiesti per i BoT (un rapporto di copertura di 1,47 volte, più basso della media da inizio anno di 1,64 volte) 3,18 miliardi domandati per i CTz (rapporto di copertura di 1,59 volte, inferiore alla media 2011 di 1,74 volte).
 
Ultima modifica:
scusate se insisto ma nessuno mi risponde...
ma io se ho un quadro di caravaggio del valore di 100 milioni la bei non farebbe un mutuo 30ennale al 2% in dollari?
e allora italia nei suoi 1000 musei non ne ha abbastanza x dare come garanzia alla bei e farsi dare dei soldi a 2% in dollari per ricomperarci anche in parte il nostro debito all'8%???
mi sembra un affare. Cosa dite?perchè non si puo fare,anche con l'oro o le azioni statali ma senza venderle solo come garanzia???
facciamo alla svelta fino all'8/10 dicembre non ci arriviamo,qui picchiano duro.
ci mangiano in un solo boccone tutte le azioni italiane e poi comandano loro con gli stipendi che vogliono loro,okkio.
usiamo il valore enorme dei quadri,80% del patrimonio artistico del mondo è nostro,diamolo in garanzia,questa è una garanzia che vale ,e come vale,non la nostra onorabilità passata che il mercato non se ne fa nulla....

cosa dite? Rispondetemi??
con tanzi i quadri sono servite x ripagare un pochino i debitori...in caso di insolvenza dell'italia i debitori possono ricorrere alla vendita dei quadri???
 
L'italia non fallirà mai e poi mai. :up::up::up::up::up::up::up:

Cittadino compra pagina Corriere per appello a comprare Btp
venerdì 4 novembre 2011 16:23

MILANO (Reuters) - Un'intera pagina sul Corriere della Sera per chiedere agli italiani di sostenere il proprio paese acquistando il debito pubblico italiano.
E' l'iniziativa di un cittadino, Giuliano Melani, che ha acquistato di tasca propria uno spazio sul primo giornale italiano per esortare all'acquisto di titoli di stato, annunciando che lui stesso lunedì acquisterà 20.000 euro di Btp.

"Concittadini, amici, fratelli di questa stessa nazione che si chiama Italia e che tutti amiamo. Possiamo farcela, ce la faremo" inizia l'appello.
Melani spiega che nessuno "può dirsi innocente" se l'Italia si trova nella situazione attuale e, dal momento che il problema principale è il debito, vede nell'acquisto dei titoli di Stato la strada maestra per uscire dalla crisi.
"Facciamo uno sforzo, compriamo il nostro debito. Chi più ne ha più ne metta", scrive, stimando l'investimendo in 4.500 euro a persona per acquistare l'intero debito italiano.
"Compriamoli al tasso di rendimento più basso possibile, compriamoli anche a tass zero", esorta i lettori.
Melani spiega di essere "uno dei portatori sani della soluzione", sottolineando: "non ho un comitato, non ho un partito, non ho un movimento".
Più banalmente, Melani, 51 anni - come spiega al telefono a Reuters - è un agente finanziario che lavora su mandato di una grande banca italiana, che ha scelto di spendere oltre 20.000 euro per acquistare la pagina di un quotidiano spinto dal sentimento di "impotenza" per l'attuale situazione.
"Il riscontro è stato eccezionale", commenta soddisfatto.
E non demorde, chiedendo: "Dopo aver letto il mio annuncio, andrà a comprare i titoli di Stato?".


questo/i son pazzi....

prima voglio vedere mezzi dirigenti pubblici a casuccia, taglio draconiano degli stipendi dei parlamentari, nonchè assessori/consiglieri pubblici fino a livello provinciale ( anche se le province andrebbero tolte già da domani ), taglio drastico alle pensioni ( tetto di 5000 euro mensili ) tassazione del 25-30% dei beni mobili e immobili acquistati senza documentazione giustificativa..., tassazione del 30% dei soldi degli italiani depositati in svizzera, eliminazione quasi totale dell'uso del contante...

fanno queste cose e anch'io sarei tra gli italiani che comprano btp...
 
scusate se insisto ma nessuno mi risponde...
ma io se ho un quadro di caravaggio del valore di 100 milioni la bei non farebbe un mutuo 30ennale al 2% in dollari?
e allora italia nei suoi 1000 musei non ne ha abbastanza x dare come garanzia alla bei e farsi dare dei soldi a 2% in dollari per ricomperarci anche in parte il nostro debito all'8%???
mi sembra un affare. Cosa dite?perchè non si puo fare,anche con l'oro o le azioni statali ma senza venderle solo come garanzia???
facciamo alla svelta fino all'8/10 dicembre non ci arriviamo,qui picchiano duro.
ci mangiano in un solo boccone tutte le azioni italiane e poi comandano loro con gli stipendi che vogliono loro,okkio.
usiamo il valore enorme dei quadri,80% del patrimonio artistico del mondo è nostro,diamolo in garanzia,questa è una garanzia che vale ,e come vale,non la nostra onorabilità passata che il mercato non se ne fa nulla....

cosa dite? Rispondetemi??
con tanzi i quadri sono servite x ripagare un pochino i debitori...in caso di insolvenza dell'italia i debitori possono ricorrere alla vendita dei quadri???


Purtroppo, il problema è globale e non dipendendo esclusivamente da 1 singolo stato, l'Italia da sola puo' fare poco; il motivo del debito italiano è pretestuoso, visto che sia Usa, Giappone e la stessa Germania che pretende pure di mettersi in cattedra, tutelando però esclusivamente i Suoi interessi:D:D:wall::wall:hanno un debito molto superuire a quello italiano.:cool:
Intanto allego 1 art dell'Economist, x vedere cosa pensano di noi all'estero, significando che anche se siamo vicino al baratro, il disastro sarebbe talmente grave:(che all'ultimo sia la Bce che la Germania, dovranno adeguarsi a prendere le misure che fino ad oggi si sono rifiutate di prendere.:-o

[SIZE=+0][SIZE=+0]La zona euro[/SIZE][/SIZE]

[SIZE=+0][SIZE=+0]E 'davvero la fine?[/SIZE][/SIZE]

[SIZE=+0]A meno che la Germania e la mossa della BCE in fretta, il collasso della moneta unica si profila[/SIZE]

[SIZE=+0][SIZE=+0]26 novembre 2011 | dall'edizione stampa [/SIZE][/SIZE]


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[SIZE=+0][SIZE=+0]ANCHE la zona euro precipita verso un crash, la maggior parte dal presupposto che, alla fine, i leader europei faranno di tutto per salvare la moneta unica. [/SIZE][SIZE=+0]Questo perché le conseguenze della distruzione dell'euro sono così catastrofiche che nessun policymaker sensata potrebbe stare a guardare e lasciare che accada.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Un euro rottura causerebbe un busto globale peggiore persino di quella nel 2008-09. [/SIZE][SIZE=+0]Regione più economicamente integrato del mondo sarebbe stato fatto a pezzi da inadempienze, fallimenti bancari e l'imposizione di controlli sui capitali (vedi [/SIZE][/SIZE][SIZE=+0][SIZE=+0]articolo[/SIZE][/SIZE][SIZE=+0][SIZE=+0] ). [/SIZE][SIZE=+0]La zona euro potrebbe frantumarsi in mille pezzi diversi, o un grande blocco nel nord e un sud frammentato. [/SIZE][SIZE=+0]Tra le recriminazioni e dai trattati rotto dopo il fallimento del più grande progetto economico dell'Unione europea, altalene valuta selvaggia tra quelli del centro e quelli della periferia, quasi certamente porterà il mercato unico a fermarsi rabbrividire. [/SIZE][SIZE=+0]La sopravvivenza della stessa UE sarebbe in dubbio.[/SIZE][/SIZE]

[SIZE=+0][SIZE=+0]In questa sezione[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Eppure la minaccia di un disastro non sempre impedire che accada. [/SIZE][SIZE=+0]Le probabilità della zona euro è fracassato a parte sono aumentati in maniera allarmante, grazie al panico finanziario, uno sguardo rapido indebolimento economico e di politica del rischio calcolato testardo. [/SIZE][SIZE=+0]Le probabilità di un atterraggio sicuro stanno diminuendo rapidamente.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Mercati, manie e panico[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Crescenti timori degli investitori 'di un euro break-up hanno alimentato una corsa dal patrimonio di economie più deboli, una fuga precipitosa che anche azioni forti dai loro governi non riesco a smettere. [/SIZE][SIZE=+0]L'ultimo esempio è la Spagna. [/SIZE][SIZE=+0]Nonostante una vittoria elettorale spazzare il 20 novembre per il Partito Popolare, impegnata a riformare e di austerità, gli oneri finanziari del paese hanno registrato un'impennata di nuovo. [/SIZE][SIZE=+0]Il governo ha appena dovuto pagare un rendimento del 5,1% a tre mesi di carta, più del doppio rispetto a un mese fa. [/SIZE][SIZE=+0]Rendimenti sui titoli a dieci anni sono al di sopra del 6,5%. [/SIZE][SIZE=+0]Nuovo governo tecnocratico d'Italia di Mario Monti non ha visto alcun rilievo sia: dieci anni i rendimenti rimangono ben al di sopra del 6%. [/SIZE][SIZE=+0]Oneri finanziari belga e francese sono in aumento. [/SIZE][SIZE=+0]E questa settimana, un'asta di bund governo tedesco flop.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Il panico engulfing banche europee non è meno allarmante. [/SIZE][SIZE=+0]Il loro accesso ai mercati del finanziamento all'ingrosso si sono prosciugati, e il mercato interbancario è sempre più stressato, in quanto le banche si rifiutano di prestarsi a vicenda. [/SIZE][SIZE=+0]Le imprese sono tirando debiti verso banche dei paesi periferici '. [/SIZE][SIZE=+0]Questa pista backdoor sta costringendo le banche a vendere attività e il prestito spremere, la crisi del credito potrebbe essere più profonda di quella Europa ha sofferto dopo Lehman Brothers, crollata.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Aggiungere il sempre maggiore austerità fiscale sta imponendo in tutta Europa e un crollo negli affari e la fiducia dei consumatori, e non c'è dubbio che la zona euro vedrà una profonda recessione nel 2012, con un calo della produzione di forse il più 2%. [/SIZE][SIZE=+0]Che porterà ad un loop di feedback vizioso in cui la recessione si allarga deficit di bilancio, debito pubblico si gonfia e si alimenta l'opposizione popolare alla austerità e riforme. [/SIZE][SIZE=+0]Paura delle conseguenze sarà poi guidare gli investitori ancora più velocemente verso le uscite.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Passato le crisi finanziarie dimostrano che questa spirale verso il basso può essere arrestato solo da politiche audaci per riconquistare la fiducia del mercato. [/SIZE][SIZE=+0]Ma in Europa i politici non sembrano in grado o non vogliono avere il coraggio. [/SIZE][SIZE=+0]Il tanto sbandierati leva della zona euro fondo di salvataggio concordato nel mese di ottobre si va da nessuna parte. [/SIZE][SIZE=+0]I leader della zona euro sono diventati abili a parlare a grandi piani a lungo termine per salvaguardare la loro moneta, una vigilanza più invadente fiscali, nuovi trattati per far avanzare l'integrazione politica. [/SIZE][SIZE=+0]Ma offrono idee quasi per contenere conflagrazione di oggi.[/SIZE][/SIZE]
20111126_WOC997_290.jpg
[SIZE=+0][SIZE=+0]Scorri tutte le crisi dell'euro The Economist copre con i nostri [/SIZE][/SIZE][SIZE=+0][SIZE=+0]carosello interattivo[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Cauto cancelliere tedesco, Angela Merkel, può essere spietatamente efficiente in politica: lo testimonia il modo in cui lei ha aiutato a tirare il tappeto da sotto Silvio Berlusconi. [/SIZE][SIZE=+0]Un credit crunch è più difficile da manipolare. [/SIZE][SIZE=+0]Insieme con i leader di altri paesi creditori, si rifiuta di riconoscere il grado di panico dei mercati '(vedi [/SIZE][/SIZE][SIZE=+0][SIZE=+0]articolo[/SIZE][/SIZE][SIZE=+0][SIZE=+0] ). [/SIZE][SIZE=+0]La Banca centrale europea (BCE) respinge l'idea di agire come prestatore di ultima istanza per i governi merlata, ma solvente. [/SIZE][SIZE=+0]La paura di creare azzardo morale, secondo il quale l'offerta di aiuto facilita la pressione sui paesi debitori ad abbracciare la riforma, è apparentemente abbastanza per fermare tutti i piani di salvataggio nella loro tracce. [/SIZE][SIZE=+0]Eppure, che rafforza solo il nervosismo degli investitori 'su tutte le obbligazioni della zona euro, anche in Germania, e fa un eventuale collasso della moneta più probabile.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Questo non può andare avanti per molto più tempo. [/SIZE][SIZE=+0]Senza un drastico cambiamento di cuore da parte della BCE e dai leader europei, la moneta unica potrebbe rompere in poche settimane. [/SIZE][SIZE=+0]Qualsiasi numero di eventi, dal fallimento di una grande banca al crollo di un governo a più aste bond dud, potrebbe causare la sua fine. [/SIZE][SIZE=+0]Nell'ultima settimana di gennaio, l'Italia deve rifinanziare più di € 30000000000 ($ 40 miliardi) di obbligazioni. [/SIZE][SIZE=+0]Se i mercati Balk, e la BCE si rifiuta di lampeggiare, il mondo il terzo più grande debitore sovrano potrebbero essere spinti in default.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]I pericoli della politica del rischio calcolato[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Si può fare qualcosa per evitare il disastro? [/SIZE][SIZE=+0]La risposta è ancora sì, ma la scala di azioni necessarie sta crescendo anche come il momento di agire si sta esaurendo. [/SIZE][SIZE=+0]L'unica istituzione che può fornire sollievo immediato è la BCE. [/SIZE][SIZE=+0]Come prestatore di ultima istanza, deve fare di più per salvare le banche, offrendo liquidità illimitata per la maggiore durata contro una più ampia gamma di garanzie. [/SIZE][SIZE=+0]Anche se la BCE rigetta questa logica per i governi, a torto, a nostro avviso-grande-acquisto di bond è sicuramente oggi giustificata dalla propria interpretazione stretta della BCE di prudente delle banche centrali. [/SIZE][SIZE=+0]Questo perché molto allentamento della politica monetaria è necessaria per scongiurare la recessione e deflazione nella zona euro. [/SIZE][SIZE=+0]Se la BCE è quello di adempiere al proprio mandato di stabilità dei prezzi, deve impedire che i prezzi in calo. [/SIZE][SIZE=+0]Ciò significa che il taglio tassi a breve termine e di intraprendere "quantitative easing" (acquisto titoli di stato) su larga scala. [/SIZE][SIZE=+0]E poiché le condizioni sono più strette nelle economie periferiche, la BCE dovrà comprare le loro obbligazioni in modo sproporzionato.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Vasta allentamento monetario dovrebbe attutire l'recessione e guadagnare tempo. [/SIZE][SIZE=+0]Eppure ravvivare la fiducia e attirare gli investitori in obbligazioni sovrane di nuovo bisogno ora più che sostegno della BCE, ristrutturazione del debito della Grecia e riformare l'Italia e la Spagna, ambizioso anche se tutto questo è. [/SIZE][SIZE=+0]Significa anche creare uno strumento di debito che gli investitori possono credere in E questo richiede un affare politico: il sostegno finanziario che i paesi periferici bisogno in cambio di modifiche alle regole che richiedono la Germania e gli altri.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Questo strumento deve comportare alcuni responsabilità solidale per i debiti del governo. [/SIZE][SIZE=+0]Eurobond illimitata sono state escluse dalla signora Merkel, ma sarebbe probabilmente in contrasto con corte costituzionale tedesca. [/SIZE][SIZE=+0]Ma esistono compromessi, come suggerito questa settimana dalla Commissione europea (vedi [/SIZE][/SIZE][SIZE=+0][SIZE=+0]Carlo Magno[/SIZE][/SIZE][SIZE=+0][SIZE=+0] ). [/SIZE][SIZE=+0]Un'idea promettente, dal Consiglio tedesco degli esperti economici, è quello di ripartire tutti della zona euro il debito superiore al 60% del PIL di ciascun paese, e mettere da parte una quota del gettito fiscale per pagare fuori nei prossimi 25 anni. [/SIZE][SIZE=+0]Eppure la Germania, ancora agitato di trasformare un'unione monetaria in una unione di trasferimento in cui si sostiene sempre i più deboli, ha respinto l'idea.[/SIZE][/SIZE]
[SIZE=+0][SIZE=+0]Questo atteggiamento deve cambiare, o l'euro si romperà. [/SIZE][SIZE=+0]I timori di azzardo morale significa meno ora che tutti i governi dei paesi periferici sono impegnati a austerità e riforme. [/SIZE][SIZE=+0]Mutualizzazione del debito può essere concepita di fermarsi a un sindacato trasferimento permanente. [/SIZE][SIZE=+0]Angela Merkel e la BCE non può continuare a minacciare le economie inetti con esclusione dall'euro d'un fiato e rassicurare i mercati promettendo la salvezza dell'euro con il prossimo. [/SIZE][SIZE=+0]A meno che non scelga presto, cancelliere della Germania troveranno che la scelta è stata fatta per lei.[/SIZE][/SIZE]
 
Ultima modifica:
Io lo leggo Roubini, ma anke lui ogni tanto dice q.uazzate, tipo la paritò euro/usd entro il 2011.:D
...certo nell' ipotesi cche l'Italia esca dall'euro e svaluti, ci sarebbero svantaggi (le ns. case varranno di meno, come i nostri cc. ecc.) ma amche vantaggi (ad es. chi deve comprare casa la pagherà anke il 30/40% in meno e quindi occorrerano meno anni per pagarla).


Commenti (2) 10 novembre 2011 - 14:11
Roubini:"L'Italia nell'euro ha i giorni contati". Per fortuna qualche volta sbaglia anche lui...


<<L'Italia nell'euro ha i giorni contati>>. Parola di Nouriel Roubini che sostiene, sul suo blog su FT, come non ci siano prestatori di ultima istanza in grado di evitare il default del Paese.


Ieri e l'altro ieri Roubini si era scatenato su Twitter, contro l'ipotesi di Alfano a Palazzo Chigi (definendolo il "lacchè n. 1" di Berlusconi) e definendo "tacchini che non volano" gli strumenti di salvataggio degli Stati messi a punto dalla Ue, l'Efsf e lo Special purpose vehicle. L'Efsf per Roubin' è "un gigantesco CDO al quadrato che non funziona e che non ridurrà gli spread a livelli sostenibili".
<<Anche una ristrutturazione del debito, che provocherebbe perdite significative per i creditori nazionali ed esteri, non potrà far ripartire la crescita e la competitività>>, Dunque, <<se non si può svalutare, o crescere o anadre verso un deprezzamento reale, l'unica opzione che rimane è quella di uscire dall'euro e tornare alla lira e alle altre valute nazionali>>. Una "ricetta", dunque, adatta anche ad altri paesi dell'eurozona.
La speranza è che l'economista - considerato colui che ha previsto la grande crisi del 2008-2009 - si sbagli come quando, a giugno del 2010 predisse la parità tra euro e dollaro nel giro di un anno.

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