Portafogli e Strategie (investimento) Dal Flight to Quality all'HY: nove mesi "after-Lehman", is debt back ? (vol. V)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Mark, su questi thread (questo e quello precedente dall'hy al flight to...) se eccezionale.
Complimenti
 
Negli USA intanto continua la corsa alle nuove emissioni HY e l'attività sul mercato secondario HY cresce del 12% nella settimana appena conclusasi rispetto a quella precedente... lo riferisce Fitch nella sua rivista settimanale online sulla leveraged finance...

Sul mercato primario, il valore complessivo delle emissioni settimanali (1-6 agosto 2009) è pari a 1,9 mld $, mentre i volumi degli scambi sul secondario si sono attestati a 33,1 mld $, contro i 29,6 mld $ della settimana precedente...

Prezzi in salita, volumi in crescita: è rush for trash... :lol:

http://www.fitchratings.com/creditdesk/reports/report_frame.cfm?rpt_id=461586

.....

The primary high yield market remained active this week as seven separate issuers successfully priced nearly $1.9 billion in new notes. The week’s largest issue was the $550 million tranche of 8.375% senior subordinated notes from Iron Mountain Inc. The “drive-by” upsized offering (which was originally marketed at $450 million) priced at 99.625 to yield 8.425% at a spread of 466 bps over Treasurys.

Also pricing this week was a
$312 million offering of 7.75% senior notes from Jabil Circuit, Inc., which priced at 96.143 to yield 8.5% (at a spread of 524 bps); a $300 million tranche of 11.75% senior secured notes from Duane Reade Inc., which priced at 97.417 to yield 12.375% (at a spread of 966 bps); a $225 million tranche of 10.75% senior secured notes from Affinia Group Inc., which priced at 98.799 to yield 11.0% (at a spread of 765 bps); a $185 million tranche of 11.5% senior notes from Novelis, Inc., which priced at 98.022 to yield 12.0% (at a spread of 918 bps); a $175 million tranche of 14.0% senior secured notes from Global Aviation Holdings, Inc., which priced at 94.245 to yield 16.0% (at a spread of 1,414 bps); and a
$150 million tranche of 7.875% senior notes from Inverness Medical Innovations, Inc., which priced at 98.144 to yield 8.25% (at a spread of 553 bps).

Secondary market activity increased nearly 12% from the prior week, with volume for the week ending Thursday, Aug. 6, 2009, totaling $33.1 billion, a daily average of $6.61 billion, as compared with volume of $29.6 billion and a daily average of $5.93 billion last week. The most active issues this week included the bonds of Ford, CIT Group Inc., TXU Corp., Smurfit-Stone Container Corp. and Nielsen Finance LLC. The Fitch High Yield Forward Calendar currently stands at $2.0 billion, up from $1.6 billion last week.

.....
 
Di corsa verso il junk

Morningstar - 12/08/2009 12:34:00



Le obbligazioni spazzatura hanno ridotto lo spread rispetto al Tbund. Il panico sui mercati sta lentamente passando. E a farne le spese sono i bond. L'indice Citi del comparto nell'ultimo mese (fino al 12 agosto e calcolato in euro) ha perso il 2%.

Segno, spiegano gli operatori, che gli investitori, piano piano, stanno abbandonando gli asset considerati sicuri per tornare a puntare su qualcosa di un po' più rischioso. La conferma arriva anche dando un'occhiata allo spread fra i Treasury americani e uno degli strumenti più pericolosi per eccellenza: le obbligazioni spazzatura (chiamate anche junk bond). Lo yield dei junk a luglio ha raggiunto 12,3%, contro il 21,8% del 15 dicembre 2008, quando i mercati erano nel pieno del panico.

"Per la prima volta dal collasso di Lehman Brothers, gli investitori si stanno lanciando sulle obbligazioni spazzatura con meno timori di un possibile fallimento", spiega una nota di Morningstar. "Uno spread più stretto fra junk e Tbond, significa che i compratori sono più propensi ad accettare dei rischi. E' un segnale che, secondo loro, l'economia si sta rimettendo in salute". Le vendite della case a Giugno in leggera salita e i risultati di aziende come Ford sorprendentemente migliori delle attese, indicano quindi che la congiuntura sia prossima a un rimbalzo. "Insomma, circola la convinzione che anche le società di solito considerate più a rischio, nei prossimi mesi e anni saranno ancora in circolazione e potranno ripagare i loro debiti", continua la nota.

In altre parole si sta verificando il contrario del flight to quality che aveva caratterizzato il mercato obbligazionario nel 2008, quando molti investitori si erano lanciati sui bond garantiti dal governo Usa. Alcuni temono anche che l'emissione di nuovi titoli da parte dell'amministrazione Usa per supportare i piani di stimolo economico possano limare ulteriormente lo yield dei Tbond. Dal 1989 l'emissione a 10 anni ha avuto un rendimento medio del 5,7%.
 
Lo copio anche qui, rendendomi conto che ha una rilevanza di inquadramento dei movimenti in essere che prescinde da valutazioni operative...

"Le prossime settimane sono da seguire con attenzione.

Un possibile storno azionario di una qualche consistenza fornisce l'occasione per valutazioni sul tema della correlazione equity - HY.

Un nuovo ciclo del debito potrà dirsi ripartito solo nel caso in cui ad uno storno significativo dell'equity corrisponda una tenuta dei prezzi dell'HY.

Come in precedenti circostanze, ciò indicherebbe una presenza di livelli di liquidità nel sistema finanziario tali da favorire una duratura riduzione della percezione del rischio, a prescindere dai fattori che possono influire temporaneamente sui movimenti degli indici azionari, alcuni dei quali sono di ordine tecnico.

Per ora tuttavia si assiste ad altro scenario: ad un primo calo dei prezzi sull'equity quale quello di venerdì scorso ha corrisposto una riduzione dei corsi anche sull'HY, con poche eccezioni, ed anche oggi l'andamento sembra essere il medesimo...

Il calo di venerdì peraltro - per quanto lieve - è avvenuto fra volumi consistenti e debolezza sull'ICMA soprattutto per i prezzi in bid, talvolta con una dilatazione del bid-ask: così, per l'Alcatel Lucent 2014, gli scambi su Francoforte venerdì sono esplosi a quota 3.047.000 euro (oggi il titolo scambia 93 - 94,50, last 94,00; sull'ICMA aveva chiuso 93,29 - 94,54, last 94,00).

Stora Enso 2014 aveva scambiato 1.744.000 euro su Francoforte venerdì, ed oggi ha un bid ask 88,80 - 89,20, last 89 mentre sull'ICMA aveva chiuso 87,69 - 89,50 last 88,75. Il PE Paper aveva visto anch'esso un arretramento sull'ICMA 100,41 - 100,60 last a quota 100.

Per i bond iperdistressed, riduzioni più marcate, anche qui fra volumi in salita...così l'Europcar 2014 aveva scambiato per 900.000 euro su Francoforte venerdì ed oggi segna lì 72,75 - 74,50 last 73,90, avendo chiuso sull'ICMA a 71,79 - 72,58 last 72; l'Hert 2014 fa 85,50 - 92 su Stoccarda (sempre senza scambi) mentre sull'ICMA aveva chiuso 86,5 - 88,25 last 87,35.

Arretrato anche l'NXP 2015 (ICMA 49,50 - 51,50 last 50,5) e l'INEOS 2016, che, stornato pesantemente giovedì fra scambi (900k su Francoforte) venerdì non faceva scambi su questo mercato, ma chiudeva sull'ICMA 44,64 - 45,52 last 44,93. Oggi su Francoforte segna un 45 - 47,5, per ora senza scambi, a quanto vedo...

Il Lighthouse 2014 (ICMA 52,66 - 53,41 last 53) resta illiquido su Francoforte, sul quale segna un 51 - 57 senza scambi...

In controtendenza il Bombardier 2016, che aveva chiuso venerdì sull'ICMA 96 - 98,17 last 97,50 e oggi a Francoforte fa 96 - 97,85 last 97,50 con scambi"
 
Per quanto riguarda l'andamento dei fondi HY in USA, si continua a registrare un inflow di capitali di investimento diretti verso l'HY.

Con la sola eccezione di una settimana a fine giugno, è da marzo che i fondi continuano a registrare afflusso netto di capitali, nel mentre però - assumendo quale indice il Merrill Lynch High-Yield Master II Index, siamo a quasi il 40% di crescita di questo comparto nel 2009, quasi tutto realizzata da fine febbraio in avanti...


  • AUGUST 13, 2009, 4:03 P.M. ET
US Junk Bond Funds Report $570.4M Inflow In Week - AMG

NEW YORK (Dow Jones)--High-yield bond funds continued their intake, pulling in $570.4 million of net inflows in the week ended Wednesday, according to AMG Data Services of Arcata, Calif.

It marked a seventh consecutive week of net inflows, after a one-week outflow in late June interrupted a streak of inflows that had dated back to March. One week ago, the funds reported a $582.6 million inflow, excluding exchange-traded funds.

In the latest week, the number of funds reporting inflows fell to 226, from 273 the preceding week. The number of funds reporting outflows rose to 107, from 61.

In the week ended Wednesday, the high-yield market was up 0.535%, according to the Merrill Lynch High-Yield Master II Index, and has now gained 39.76% in 2009.
 
In un bell'articolo che dà il senso di quanto sta accadendo sul mercato HY europeo, il Financial Times si interroga sulla natura del risorgere della domanda per i bond HY: chi compra in Europa ?

E' questa la domanda di partenza. La risposta è che i vecchi investitori professionali del debito HY, quali gli hedge funds, sostenuti dal credito bancario ed esposti a leva, sono stati sostituiti, letteramente, da "fondi pensione", "fondi assicurativi" ed altri fondi di investimento che collocano sul mercato denaro proveniente da investori privati.

Certamente, come nota l'estensore dell'articolo, questi soggetti apportano capitali veri (non comprano cioè con soldi presi a prestito dalle banche ed amplificati dall'utilizzo della leva :lol:) e di conseguenza, verrebbe da dire, le perdite che dovessero riportare dall'investimento un domani non si ripercuoteranno su bilanci bancari.

Ma giacché si tratta di soldi con i quali un domani andrebbero integrate pensioni o pagate polizze assicurative di varia natura, o piuttosto di soldi provenienti da investitori privati, il rischio si trasferisce dal bilancio delle banche a quello dei privati interessati.

E' una svolta in quanto, e qui il racconto si fa interessante, negli anni passati lo sviluppo del mercato HY europeo è stato "alterato" (le virgolette sono mie) dal proliferare delle cartolarizzazioni dei finanziamenti bancari HY, in quanto i principali protagonisti del mercato erano i fondi interessanti a raccogliere finanziamenti bancari HY e a cartolarizzarli per poi vendere i bond asset backed.

Dietro a questi fondi tuttavia c'era il credito dei brokers e degli investment bankers, e per paradosso gli stessi soggetti erano spesso anche acquirenti di trance importanti dei bond "asset backed" del comparto (CLOs' bonds).

E difatti le perdite generate dai default corporate (salva la copertura assicurativa originariamente resa disponibile da colossi come AIG, e poi di fatto pagata dal contribuente americano dopo la nazionalizzazione di tale società) hanno finito, e avrebbero finito per le perdite "a venire", per riverberarsi sui conti delle banche, sia in quanto acquirenti di trance di questi titoli, sia soprattutto in quanto prestatori di capitali a chi collateralizzava.

Non stupisce quindi l'entusiasmo del dirigente a capo dell'European leveraged finance di Barclays, il quale afferma che il mercato dei CLO "è morto", ma c'è un numero di investitori, come i fondi pensione, interessati nel mercato dei loans HY, che apportano capitali freschi e non levereggiati (e soprattutto, aggiungo io, i cui destini sono ad impatto zero sui bilanci delle banche).

European high-yield bonds are in demand

By Anousha Sakoui
Published: August 14 2009 03:00 | Last updated: August 14 2009 03:00

As €10bn ($14.28bn) in orders flooded in from investors for Italian car maker Fiat's junk bond last month, even the company's bankers were surprised by the torrent of demand for a €1.25bn offering of risky debt. Just a few weeks earlier, such a deal might not have been possible.
Indeed, risk aversion levels were so high during the first 18 months of the financial crisis that the European high-yield market was completely closed to new issues.

Yet such has been the change of sentiment in recent weeks that European high-yield bonds have become the best performing fixed income asset class globally - returning almost 50 per cent in 2009, according to Credit Suisse.

So far this year the market has swallowed €6.1bn of euro-denominated junk bonds, according to Société Générale. The total includes a €2.7bn bond from Italian telecom company Wind - the biggest ever unsecured European junk bond - and the Fiat issue. Overall issuance is bigger because it includes other currencies.

Digging down into banks' order books highlights a radical change in the sources of demand for high- yield paper.

With both Wind and Irish bottling company Ardagh Glass, over 70 per cent of orders were from longer term or so-called 'real money' investors, according to analysis by debt information provider CapitalStructure.

Before the credit crunch, it was typically hedge funds and structured credit investors which accounted for the bulk of demand in Europe.

Demand now is driven by pension and insurance funds, suggesting a new pool of long-term liquidity is evolving for riskier European borrowers and one which could be more permanent.

The buyers include fund management groups such as Threadneedle - as well as investors that have dedicated high-yield funds such as Bluebay Asset Management. Aviva Investors, the asset management arm of the insurance company, is another such investor, having launched a Global High Yield Bond Fund last year.

"European high yield has had a number of false dawns but the expectation is that this time it will be more sustainable," says Dagmar Kent Kershaw, Head of Credit Fund Management at Intermediate Capital Group. " It is fantastic news for a high-yield market which has been starved of product."

Mathew Cestar, co-head of Credit Capital Markets at Credit Suisse, says: "Wind was a seminal deal for Europe, given its multibillion euro size and complexity. Even in the US, we have only seen a handful of high-yield deals north of a billion dollars. There was some scepticism about whether you could get a deal away this size, but it was well digested and has rallied because of the scarcity of paper and the quality of the company."

The revival in the high- yield market reflects the strong increase in global risk appetite in recent months as well as a view that default levels may fall short of earlier estimates. Partly because of the improvement in the market, Moody's says it now expects the default rate for European speculative grade companies to peak at 12 per cent in the first quarter of 2010, down from an earlier forecast of a peak of 15 per cent by the end of 2009.

While the US junk bond market has been long established, the European high- yield market has only developed over the past decade. Unlike the US, where borrowers have a long tradition of using bond markets to fund themselves, European companies relied heavily on bank debt in the past.

The development of the European market was further distorted by the proliferation of collateralised debt obligations - funds that pool leveraged loans. Traditional high-yield and leveraged loan money managers were squeezed out of the market, and hedge funds and CLOs accounted for the majority of demand.


But when the credit crisis hit in the summer of 2007, the investor base for leveraged credit in Europe folded. The bond markets shut to any borrower that did not have an investment grade rating and concerns started to build over how some €360bn of leveraged debt would be refinanced.

Earlier this year that changed. Suddenly, risk appetite revived and credit was in vogue again. Investment grade borrowers were able to sell record volumes of bonds and as returns on those started to fall, investors turned to the high- yield market instead.

Given this rebound, analysts are now taking a much more optimistic view about longer-term prospects. According to Barclays Capital, the European junk bond market is set to grow from €100bn currently to €150bn by the end of 2012. The revival in high yield has also sparked interest in the leveraged loan market, which has rallied 25 per cent this year.

"A lot of banks that shut up shop will be open for deals again, initially in their home markets, once they get through the slew of restructurings," says David Shaw, co-head of European leveraged finance at Barclays Capital.
"The CLO market is dead but a number of investors interested in the leveraged loan market, such as pension funds, are providing unlevered capital to CLO managers to invest. "

In early August, the prices of the most traded risky European and US loans reached their highest levels for more than a year.

However, observers sound a note of caution over the outlook for leveraged credit and the ability of speculative grade companies to refinance. Edward Eyerman, managing director at Fitch Ratings, says the cost of capital is high - and more than many junk-rated companies can afford.
"Coupons are likely to be far more expensive than the legacy loans high-yield investors will be refinancing," he says
 
Ultima modifica:
So che odi fare previsioni, ma ti faccio ugualmente la più banale delle domande;):

Alla luce delle tue considerazioni, in questo momento quali investimenti tenderesti a sovrappesare nel tuo ipotetico portafoglio?:help:

Io, ad esempio, come tanti lettori di questa sezione di IO, ho approfittato, poco o tanto, dei grossi scivoloni di tutto il comparto obbligazionario, soprattutto nel settore corporate e corporate bancario in particolare.

Io sono un investitore più cassettista che trader, ma ti confesso che con tutti questi rialzi in così poco tempo un po' di voglia di vendere mi è venuta.

Cosa dici è arrivato il momento di ridurre l'esposizione HY? E per comprare cosa?
Azionario? Anche qui il rimabalzo è stato forte ma si è comunque partiti da livelli bassisimi.
Obbligazioni governative e ad alto rating? Certo quelli devono costituire una fetta importante del potafoglio ma con i corsi attuali significa fare fatica a guadagnare il 2% l'anno.
Obbligazioni inflation linked? Questo sembrerebbe un settore su cui puntare. Non si compra sicuramente a buon prezzo e i rendimenti sono bassi, però se l'economia si riprende l'inflazione, almeno in parte, dovrà ripartire e comunque con tutta la carta che stanno stampando in giro per il mondo e in particolare in America...

Che dici?
 
So che odi fare previsioni, ma ti faccio ugualmente la più banale delle domande;):

Alla luce delle tue considerazioni, in questo momento quali investimenti tenderesti a sovrappesare nel tuo ipotetico portafoglio?:help:

Io, ad esempio, come tanti lettori di questa sezione di IO, ho approfittato, poco o tanto, dei grossi scivoloni di tutto il comparto obbligazionario, soprattutto nel settore corporate e corporate bancario in particolare.

Io sono un investitore più cassettista che trader, ma ti confesso che con tutti questi rialzi in così poco tempo un po' di voglia di vendere mi è venuta.

Cosa dici è arrivato il momento di ridurre l'esposizione HY? E per comprare cosa?
Azionario? Anche qui il rimabalzo è stato forte ma si è comunque partiti da livelli bassisimi.
Obbligazioni governative e ad alto rating? Certo quelli devono costituire una fetta importante del potafoglio ma con i corsi attuali significa fare fatica a guadagnare il 2% l'anno.
Obbligazioni inflation linked? Questo sembrerebbe un settore su cui puntare. Non si compra sicuramente a buon prezzo e i rendimenti sono bassi, però se l'economia si riprende l'inflazione, almeno in parte, dovrà ripartire e comunque con tutta la carta che stanno stampando in giro per il mondo e in particolare in America...

Che dici?

Ciao, sulle obbligazioni corporate, vedo che su lunghezze medie (i 5 anni) il mercato dei titoli in euro fa fatica sul corporate di accettabile qualità (BBB; BBB+; A- di comparti più ciclici) ad accontentarsi di rendimenti lordi sotto il 4%-4,2%.

Lo switch sull'HY secondo me va fatto ancora cum grano salis e anzi per chi avesse comprato qualche settimana fa, ora forse è il caso di alleggerire, e di tenere in portafoglio solo gli emittenti più solidi dei comparti meno ciclici... se lo storno attuale si rivelerà - appunto - uno storno e basta, si fa in tempo a rientrare sia sull'HY, sia - a quel punto - sull'equity.

Ma anche, per i più cauti, si fa in tempo a rientrare su alcune categorie di bond IG ... ci sono comparti, come quello della produzione di beni industriali, che hanno ancora discreti margini di risalita dovesse partire una ripresa di qualche consistenza.

Però sul bancario (senior soprattutto, anche qualche LT2) terrei in portafoglio quanto si è preso a buon prezzo nei mesi scorsi (salvo che per le perpetual in generale e per le subordinate di ranking più basso, secondo me preferenzialmente da tradare, e quindi da sottopesare adesso).

Sulle banche per i titoli non senior farei attenzione anche alle normative dei singoli paesi (per le banche inglesi, il governo può cambiare la disciplina dei bond subordinati caso per caso; per le banche danesi, i salvataggi già fatti hanno escluso tutti i bond subordinati; per le banche irlandesi: attendere di vedere a quali prezzi verranno rilevati gli asset tossici questo autunno... ecc.) e sarei selettivo sui singoli emittenti, visto che qualcosa su chi è messo meglio in questi mesi si è capito, in ciascun paese europeo.

In caso invece dovesse aversi una correzione molto robusta di equity, aver portato a casa il gain ed essere sovrappesati sulla liquidità sarà stata a maggior ragione una scelta corretta... nel mentre si parcheggia su di un conto liquidità...
 
Stato
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