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g.s

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Scommesse su yen tengano conto di ripresa Giappone - Trichetsabato, 14 aprile 2007 8.44
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WASHINGTON (Reuters) - I mercati valutari dovrebbero prendere nota della salute dell'economia nipponica quando scommettono sulla debolezza dello yen. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet nella conferenza stampa di ieri notte al termine del G7.

"Riguardo allo yen, abbiamo ascoltato i nostri partner, il ministro delle Finanze e il governatore, e loro dicono... che i fondamentali sono molto incoraggianti in Giappone e che questo sarà riflesso, dovrebbe essere riflesso nel mercato dei cambi", ha detto il banchiere centrale.

Ieri l'euro ha segnato un nuovo massimo record nei confronti della divisa nipponica.

Il comunicato dei G7 non cita espressamente lo yen, ma ribadisce che i leader finanziari sono fiduciosi che le implicazioni della ripresa del Giappone saranno "riconosciute dai partecipanti ai mercati e incorporati nella loro valutazione dei rischi".
 

g.s

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Giappone, nessun fondamentale per debolezza yen - min Finanze
sabato, 14 aprile 2007 3.54
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WASHINGTON, 14 aprile (Reuters) - Non c'è motivo che la divisa nipponica si indebolisca se le oscillazioni del mercato sono basate sulla ripresa economica del Giappone.

Lo dice un alto funzionario del ministero dell Finanze.

"Le valute dovrebbero riflettere i fondamentali economici e se è in riflesso alle condizioni economiche giapponesi non vedo motivi che lo yen si indebolisca" dice alla stampa al termine della riunione di ministri finanziari e banchieri centrali G7 a Washington.

Il funzionario spiega però che le oscillazioni della divisa nipponica non dipendono soltanto dall'economia ma anche da altri fattori che determinano i tassi di cambio
 

daytona

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G7,crescita forte, ma occhi su rischi abbondante liquidità-fonte
venerdì, 13 aprile 2007 4.33
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ROMA, 13 aprile (Reuters) - I ministri delle Finanze del Gruppo dei Sette che si riuniranno nel pomeriggio a Washington discuteranno dello stato della crescita mondiale che resta forte e bilanciata, valutando i rischi derivanti dalla presenza di una forte liquidità nel sistema finanziario.

Lo ha detto una fonte della delegazione italiana al G7.

"La discussione rimarrà su toni positivi, per una crescita che resta forte e bilanciata tra le diverse aree del mondo. Sono forti l'Asia e il Giappone mentre c'è, forse, una compensazione tra il rallentamento Usa e la crescita in Europa che resta a ritmi sostenuti", ha detto la fonte.

Parlando poi dell'esame dei rischi rispetto a questo scenario, la fonte spiega che non ci sono elementi di particolare novità.

"Ormai i rischi sono quelli storici. Squilibri globali legati alla bilancia commerciale Usa, in particolare per la bilancia petrolifera. Sebbene i prezzi del petrolio non siano quelli passati, resta una tendenza al rialzo", ha detto.

"Poi i rischi di una possibile fragilità dei mercati finanziari, legati alla ingente liquidità e al suo impiego poco prudenziale in particolare dai sub-prime lender per i mutui immobiliari negli Usa. Su questo c'è preoccupazione, ma non ancora evidenza di estrema urgenza. C'è piuttosto una richiesta a essere vigili sui possibili effetti di contaminazione sui mercati in generale", ha aggiunto.

Nel valutare le conseguenze della grande massa di liquidità, ha spiegato la fonte, i ministri G7 si interrogheranno "sui possibili effetti strutturali della iperattività degli equity fund che sono riusciti ad attrarre una ingente liquidità".

La fonte spiega poi che il tema dei rapporti di cambio tra le valute non viene discusso dai ministri delle Finanze, ma che su uno dei fenomeni recenti legato al deprezzamento dello yen, il carry trade, ci sarà un aggiornamento nell'ambito della discussione sui rischi di instabilità del sistema.

"Uno dei fenomeni a cui si è guardato è stato quello del carry trade, ci si era chiesto se questo facesse parte dei rischi di instabilità del sistema", ha ricordato la fonte.

"Tra i vari aspetti che si analizzeranno sui rischi di sistema ci sarà un aggiornamento su questo", ha aggiunto.
 

daytona

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G7, al via il vertice dei ministri finanziari: l'economia globale e' solida, ma attenti ai rischi
Il meeting del G7Chiavi finanza"L'economia globale sta avendo la più forte espansione degli ultimi 30 anni ed incomincia a essere più bilanciata". E' quanto emerge dai lavori dei ministri finanziari del G7, riuniti a Washington nella tradizionale riunione che accompagna gli incontri primaverili del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.

Il segretario al Tesoro Usa Henry Paulson ha tracciato a Washington un quadro sostanzialmente positivo della "forte espansione della economia globale" in corso ammonendo però che "bisogna essere consapevoli che esistono rischi" in agguato: "il prezzo del combustibile resta alto e volatile, le pressioni protezionistiche stanno aumentando, i mercati finanziari globali sono vulnerabili a capovolgimenti, come abbiamo già visto quest'anno".

I Sette Grandi manifestano disappunto per la "eccessiva volatilità dei cambi" che è "indesiderabile", guardando in modo particolare alla Cina e allo yuan.
Nel giorno in cui l'euro tocca i massimi degli ultimi due anni contro il dollaro e quello assoluto contro lo yen, il G7 sottolinea che le valute devono "riflettere i fondamentali dell'economia con l'obiettivo di seguire da vicino l'evoluzione dello scenario e invitando i paesi emergenti, quelli con elevati surplus delle partite correnti (vedi la Cina), a muoversi per "raggiungere i correttivi valutari necessari".

Un riferimento, inoltre, il G7 lo dedica ai propositi di efficienza energetica e di promozione delle fonti energetiche alternative sul fronte delle tecnologie sia nei paesi sviluppati sia in quelli emergenti. Lotta al finanziamento del terrorismo, come uno degli obiettivi di maggiore importanza, insieme a quello sulla riforma del Fondo monetario stesso, nell'ottica in questo caso, di un maggior peso a favore delle economie emergenti.
 

*67*

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Per quel che mi riguarda a prescindere dagli strumenti usati sono propenso a considerare il dollaro e lo yen sottovalutati .

Per lo Yen conto di attuare una strategia a scalare con lo spot anche se pago in termini di interessi una spread di tassi + un 3% applicato da Fineco

Per quanto riguarda il dollaro ho piu' soluzioni a disposizione ,di sicuro comprero' molto bene l'Etf obbligazionario ma sto valutando anche lo spot per qualche operazione di piu' breve durata .

Una domanda : se compro l'Etf e vado long su euro/dollaro mi ritrovo coperto sulla valuta , ma ha un senso ?
Teoricamente posso sfruttare la nuova fase neutra-espansiva dell'area dollaro rispetto l'area euro ancora alla ricerca del bottom sul fronte tassi ( 4 / 4,5% )

In alternativa potrei coprire parzialmente l'operazione , es. 40000 etf e 20000 long su eur/usd , andrebbe valutata anche in termini di costi .

Nel mio caso posso tranquillamente affermare che ogni operazione ha un alto livello di approssimazione , detto cio' vado a godermi la giornata


-40.000 - APERTO 160,3430 -

- Sell 10.000 159,9630 ESEG 159,9630 10/04/2007
- Buy 90.000 159,3600 ESEG 159,3600 09/04/2007
- Sell 100.000 159,4900 ESEG 159,4990 09/04/2007
- Sell 20.000 159,4820 ESEG 159,4820 06/04/2007


-40.000 - APERTO 1,3432 -

- Sell 10.000 1,34339 ESEG 1,34339 10/04/2007
- Sell 10.000 1,34179 ESEG 1,34179 10/04/2007
- Sell 20.000 1,337953 ESEG 1,337953 06/04/2007
 

*67*

Nuovo forumer
*67* ha scritto:
Per quel che mi riguarda a prescindere dagli strumenti usati sono propenso a considerare il dollaro e lo yen sottovalutati .

Per lo Yen conto di attuare una strategia a scalare con lo spot anche se pago in termini di interessi una spread di tassi + un 3% applicato da Fineco

Per quanto riguarda il dollaro ho piu' soluzioni a disposizione ,di sicuro comprero' molto bene l'Etf obbligazionario ma sto valutando anche lo spot per qualche operazione di piu' breve durata .

Una domanda : se compro l'Etf e vado long su euro/dollaro mi ritrovo coperto sulla valuta , ma ha un senso ?
Teoricamente posso sfruttare la nuova fase neutra-espansiva dell'area dollaro rispetto l'area euro ancora alla ricerca del bottom sul fronte tassi ( 4 / 4,5% )

In alternativa potrei coprire parzialmente l'operazione , es. 40000 etf e 20000 long su eur/usd , andrebbe valutata anche in termini di costi .

Nel mio caso posso tranquillamente affermare che ogni operazione ha un alto livello di approssimazione , detto cio' vado a godermi la giornata


-40.000 - APERTO 160,3430 -

- Sell 10.000 159,9630 ESEG 159,9630 10/04/2007
- Buy 90.000 159,3600 ESEG 159,3600 09/04/2007
- Sell 100.000 159,4900 ESEG 159,4990 09/04/2007
- Sell 20.000 159,4820 ESEG 159,4820 06/04/2007


-40.000 - APERTO 1,3432 -

- Sell 10.000 1,34339 ESEG 1,34339 10/04/2007
- Sell 10.000 1,34179 ESEG 1,34179 10/04/2007
- Sell 20.000 1,337953 ESEG 1,337953 06/04/2007



-50.000 - APERTO 1,3488 -
- Sell 10.000 1,35075 ESEG 1,35075 06:50:19
- Sell 10.000 1,35095 CAN 0,0000 06:49:32
- Sell 40.000 1,348297 ESEG 1,348297 12/04/2007


-40.000 - APERTO 160,6360 -
- Sell 40.000 160,6360 ESEG 160,6360 12/04/2007







E' chiaro che ad accumulare contro trend e' dura da digerire e da sopportare se non hai obbiettivi e fiducia in quello che fai , nessuna sicurezza o spavalderia intendiamoci ma solo la consapevolezza da parte mia (opinabile e criticabile ) di voler perseguire un risultato utilizzando un metodo .

Si soffre e si accumula sulla debolezza

Qualunque sia la vostra strada auguro a tutti un buon fine settimana

Non vorrei mai finire come quel tale che guidando in autostrada sente alla radio " fate molta attenzione in direzione nord un'autovettura sw di colore azzurro viaggia contro mano a velocita' sostenuta " .

Sentendo queste parole chiama il centro radio traffico e fa la sua segnalazione " non e' uno solo che viaggia contro mano , tutti tranne me viaggiano contromano "
 

g.s

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G7 ottimista su crescita, rinnova invito Cina su forex
sabato, 14 aprile 2007 8.32
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WASHINGTON (Reuters) - L'espansione che sta vivendo l'economia globale è la più forte e la più sostenuta in oltre trent'anni e sta diventando più equilibrata.

Lo sostengono nel comunicato finale emesso ieri notte i ministri delle Finanze e i governatori del Gruppo dei Sette che si sono riuniti a Washington a margine degli Spring meeting del Fondo monetario. Dai Sette Grandi arriva nuovamente la richiesta di una maggiore flessibilità del sistema di cambio cinese.

"Nei paesi emergenti con ampi e crescenti avanzi delle partite correnti, specialmente la Cina, è desiderabile che i tassi di cambio effettivi si muovano in modo da permettere gli aggiustamenti necessari", si legge nel comunicato.

Secondo i G7, l'attività economica degli Usa rimane solida, nonostante una moderazione della domanda domestica, mentre l'area euro "sta sperimentando una ripresa salutare". Il quadro delle economie dei G7 si chiude con la crescita britannica solida, il Canada in accelerazione e il Giappone in ripresa.

"Rimaniamo fiduciosi che le implicazioni di questi sviluppi siano riconosciute dai mercati e che vengano incorporate nella loro valutazione dei rischi" si legge nel comunicato che, ricalcando la formula del testo pubblicato dal G7 a febbraio, manda un richiamo indiretto agli speculatori che continuano a impostare carry trade sullo yen, scommettendo in un'economia nipponica debole e tassi in rialzo negli Usa e in Europa.

La parte del comunicato che si riferisce in modo specifico alle valute è, invece, la stessa del G7 di febbraio, che riproduceva perfettamente quella del meeting di settembre 2006.

I G7 richiamano poi l'attenzione sulla necessità "imperativa" di concludere l'accordo sul commercio internazionale, il Doha Development round, resistendo alle tentazioni di protezionistiche.

Il comunicato cita la necessità di controllare da vicino l'espansione degli hedge fund e spiega che i G7 concordano sul fatto di far avanzare "l'ambizioso pacchetto di coraggiose e fondamentali riforme del Fondo monetario".

"Le riforme dovrebbero assicurare che le quote del Fondo, soprattutto quelle dei paesi più dinamici... riflettano meglio i pesi relativi e i ruoli nell'economia globale" si legge nel comunicato che riconosce la necessità che l'Fmi aumenti i suoi poteri in materia di sorveglianza sui tassi di cambio
 

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