Farmaci, trials, bias, camouflage , scam ecc

iera sera insopportabile la fusani con l'ema di qui e di li' ...solo 22 morti ...con aria saccente...ma 0 ragionamento
peccato che in studio nessuno fosse pronto a fargli le semplici domande messe anche qui
ovviamente la sua narrazione ha avuto la meglio...purtroppo questo passa il convento

poi di la' non solo i soliti non hanno mosso critiche all'ema perche' INCAPACI (spirito critico di una gallina) ma aprono nuovi 3d perculamento credendo di essere furbi/intelligenti
 
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i limiti dell'algoritmo OMS sulla correlazione
lo metto solo perche' suffraga quello gia' scritto anche riguardo a sindromi autoimmuni e riporto solo alcuni paragrafi

tutte cose che non si possono trovare con un un follow up di 14 gg oltre a non esserci letteratura su un vaccino nuovissimo quindi tutto quello che si e' visto con l'ultima farmacovigilanza oltre a valere poco....potra' essere riscritto completamente in futuro


L’analisi del nesso di causalità è una tappa fondamentale dello studio della sicurezza dei vaccini “post-marketing” ed è implicata nella definizione del danno da indennizzare qualora esso esiti in invalidità o decesso. Indipendentemente dal rapporto benefici/rischi di ciascun vaccino per la popolazione, alcune reazioni seguenti la vaccinazione sono “attese” e, in alcuni casi isolati, possono essere molto gravi. Il vaccino non è un “farmaco che cura”, ma agisce causando un processo infiammatorio che, a sua volta, serve per innescare la risposta immunitaria voluta.

L’OMS ha proposto un percorso “a tappe” con cui sono analizzati gli elementi utili per confermare o escludere il nesso di causalità. Tale percorso, sintetizzato da un “algoritmo”, non è esente da possibilità di errore, se applicato in modo rigido e senza tener conto della complessità delle patologie infiammatorie e autoimmuni, che spesso sono non-lineari e multifattoriali

......... Questo è, normalmente, anche il caso delle reazioni avverse ai vaccini, di tipo infiammatorio locale e sistemico e persino in quelle di tipo neurologico. Inoltre, è possibile che alcune componenti del vaccino, anche senza causare un danno diretto, si comportino da “antigeni” capaci di innescare la autoimmunità, in presenza di una suscettibilità individuale (vedi figura 1).



OMS "algoritmo” :

  1. .....
  2. Valutazione di vari altri aspetti di anamnesi e clinici, a sostegno o meno della plausibilità biologica e della finestra temporale.
  3. Valutazione della letteratura: se la letteratura dimostra che quella malattia non può essere provocata dal vaccino, l’evento avverso è giudicato “non correlabile” e il nesso di causalità viene escluso.
4....


Anche se c’è plausibilità della responsabilità del vaccino e compatibile finestra temporale, la OMS propone di esaminare la letteratura per verificare se la patologia dichiarata sia già stata dimostrata o no come potenziale causa di danno da vaccino. Nelle spiegazioni di questo passaggio (“check list”) si fa intendere che la mancanza di una dimostrazione in letteratura della associazione tra una certa malattia e il danno vaccinale diventa motivo di esclusione del nesso di causalità. La mancanza di prova diventa prova della mancanza.


La distinzione tra “correlabile” e “non correlabile” è una distinzione “tutto o nulla” e potrebbe applicarsi certamente ad alcuni casi, ma diviene forzata quando si veda la reazione avversa al vaccino come un processo complesso e multifattoriale, in cui sia le condizioni predisponenti sia il fattore scatenante siano cause contributive con diversi meccanismi patogenetici.

La conclusione “indeterminato” potrebbe raccogliere molti casi in cui plausibilmente il danno da vaccino potrebbe esserci stato come con-causa, ma non vi è neppure la certezza assoluta oppure sono poco rappresentati in letteratura. L’indeterminatezza, per i richiedenti l’indennizzo, equivale in pratica alla conclusione di “non correlabile” ed è quindi potenzialmente motivo di ingiustizia.



 
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non ho letto l'originale



forse si collega anche a questo postato da un altro utente


anche astrazeneca e' scappata con modalita' simili dalla svizzera
alla fine se gli chiedi un po' + di dati se ne vanno


che e' poi quello che chiediamo anche noi cialtroni

“Il BMJ supporta le politiche di vaccinazione che siano basate su prove solide” sostiene la rivista, che aggiunge che non è giustificabile il fatto che la comunità scientifica debba riporre “fiducia nel sistema” sperando di poter forse in futuro esaminare gli studi sui vaccini in maniera indipendente. “Non è nel miglior interesse dei pazienti” scrive, aggiungendo che “La trasparenza è la chiave per costruire la fiducia ed è un’importante via per rispondere alle legittime domande delle persone circa l’efficacia e la sicurezza dei vaccini, dei trattamenti e delle politiche di sanità clinica e pubblica stabilite per il loro utilizzo”
 
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non c'e' correlazione!!!

18 dic iniezione, 5 il ricovero...sono passati i 14 giorni...per l'aifa andra' bene cosi'

.....subito dopo la somministrazione del vaccino la signora era svenuta, all'interno dell'hub



 
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se sto vaccino ha la capacità di stecchire...quindi ha indubbiamente delle capacita' di creare problemi gravi..perche' i giornali parlano solo dei 22 morti?

il morto alla fine e' quello a cui va meglio! perche' c'e' gente che sta strascinando problemi gravi
fossi lo sfortunato e sentire dei 22 per suffragare la tesi che non faccia danni..mi farebbe terribilmente incazzare
 
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il corriere aveva scritto anche sta roba

roba da matti...l'idea era di partire.....



«I deludenti risultati della sperimentazione, annunciati a dicembre, hanno spinto le aziende a testare una terza dose del farmaco per quella fascia di età. Ma piuttosto che aspettare fino alla fine di marzo per i risultati, le autorità regolatorie federali hanno deciso di incoraggiare Pfizer a richiedere l’autorizzazione di un ciclo a due dosi adesso, nella speranza di ottenere comunque un vantaggio nello sforzo vaccinale volto a bloccare la pandemia» scrive il New York Times, secondo cui alcuni funzionari federali ritengono che se i bambini possono ricevere una prima inoculazione già a febbraio saranno pronti a ricevere la terza dose prima che i ricercatori otterranno quelli che si spera siano risultati ottimali della terza dose (la storia dei vaccini insegna che il richiamo rafforza la risposta immunitaria). Tuttavia l’idea di autorizzare l’uso delle prime due dosi mentre i dati sulla terza dose sono in sospeso non sembra avere precedenti e non convince del tutto gli esperti. Norman Baylor, presidente e CEO di Biologics Consulting ed ex capo dell’Office of Vaccines della FDA intervistato da STAT ha detto: «Non credo che autorizzare due dosi nei bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni, con un’efficacia non ancora confermata convincerà la maggior parte dei genitori a vaccinare i propri figli. Se il vaccino in questa classe di età è di tre dosi la FDA dovrebbe rivedere i dati con le tre dosi prima di autorizzare il vaccino. Se i dati saranno davvero noti a marzo non manca molto tempo».
 

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