Fib Dicembre.....si persevera nel capirci

siamo leggermente sotto i 40.000 open dicembre sul fib.

oggi dovremmo farne altri 3-4000...

siamo comunque a valori molto bassi, che lasciano spazio a varie considerazioni abbastanza prudenti..
 
dato che nessuno sa come andranno le cose, neppure puo' pesare qualsiasi notizia negativa, essendo la prima volta di tutto, che si tratti di Draghi che di Scozia...io penso che il mercato e' al rialzo...ma anche no,proprio per le varianti.

non sapendo che fare, non amando l'angoscia di qualche cosa che mi vada contro..penso che, io mi asterro' e lascero' a voi i giochi
 
domani abbiamo tutto chiaro e se la Scozia rimane inglese e Draghi fa quello che deve fare,,qui sono dal 2 al 3% up

QE alle banche marcie,
altri soldi nelle bische cieli blu.

Intanto i poveri greci.

Crisi Grecia: stipendi da 300 euro

Crisi Grecia. Ormai la situazione nel Paese è ingestibile. Un lavoratore su 3 guadagna la miseria di 300 euro al mese. Circa 500 mila persone sono costrette a vivere in queste condizioni. La disoccupazione è l’altra piaga che affligge il popolo greco. Ce ne parla l’Antidiplomatico con queste articolo molto chiaro:
Un lavoratore su tre nel settore privato greco guadagna un salario da 300 euro al mese (440 euro lordi). Queste rilevazioni shock provengono da un’inchiesta condotta dall’Istituto del Lavoro (INE) del principale sindacato greco GSEE. Lo riporta il blog KTG.

Questa inchiesta rileva che i salari in Greci sono crollati significativamente attraverso i cosiddetti “contratti di lavoro flessibile” imposti dalla Troika nel suo Memorandum d’intesa per l’erogazione degli “aiuti”. “I lavori di contratti flessibile” sono considerati i contratti part-time, la riduzione degli orari di lavoro e I cosiddetti lavori in rotazione. Savvas Robolis, il direttore scientifico di INE-GSEE, ha commentato lo studio in questo modo: “l’alto tasso di disoccupazione sta forzando sempre più lavoratori del settore privato ad accettare i lavori di contratto flessibili. La situazione riguarda approssimativamente 500 mila persone. Questo ha creato una nuova generazione di lavoratori e impiegati, la generazione 300 euro”. Naturalmente, questo non riguarda solo giovani e lavoratori inesperti, ma persone di tutti i gruppi di età che cercano disperatamente un lavoro e un reddito per la sussistenza personale e familiare.
 

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