Giuseppe V. Baron, fondatore della società Delta Forex è stato considerato tra gli analisti piu' preparati in Italia.
Non è mai stato un tipo ordinario. Alla fine degli anni Ottanta si trasferisce negli Stati Uniti per completare gli studi e si appassiona di analisi e previsioni dei mercati finanziari. Nel 1990 tornato in Italia, fonda a Bassano del Grappa Delta Forex, società di analisi tecnica sul mercato cash delle valute estere e dei metalli preziosi. In breve diventa il numero uno nel suo settore. Acquisisce clienti di notevole rilievo in Italia e all’estero.
I quotidiani nazionali spesso lo citano nelle pagine economiche per le sue proiezioni, l’agenzia France Press lo intervista nel ’95 quando informa che per comprare un marco ci sarebbero volute 1.250/1.300 lire. Con settimane di anticipo annuncia il balzo del dollaro (da 1.500 a 1.850 lire, tra il dicembre 1996 e l’agosto 1997) e il rientro della lira nello Sme (avvenuto dopo un paio di mesi dalla sua previsione).
Nel luglio 1997 prevede un cambio marco/dollaro basato su un rapporto compreso tra 1,88 e 1,90: si attesterà a 1,89.
Giuseppe V. Baron fonda, nel 1994, Fx King, rivista che confeziona personalmente per clienti e potenziali clienti. Nel 1995 pubblica il libro Charting & Forecasting, Analisi tecnica dei mercati finanziari. Lo chiamano per conferenze, seminari, corsi, e lui rifiuta sempre ogni compenso, atrimenti esige che il ricavato della sua attività di divulgazione vada in beneficenza. Innamorato del lavoro, prosegue per la strada intrapresa, quella di perfetto autodidatta che ha imparato sui testi sacri dei maestri, C. Dow, William D. Gann, e soprattutto Ralph Nelson Elliott: rifiuto del calcolo matematico e osservazione pregnante dell’andamento dei grafici. Un genio nella sua attività.
Giuseppe V. Baron riceveva spesso elogi dalla clientela, perché sapeva vedere oltre. Avrebbe potuto trasferire l’ufficio vicino ai centri della finanza, a Milano, e ne avrebbe ricevuto benefici economici, ma era profondamente legato alla sua terra, alla sua gente, si sentiva veneto, un imprenditore del Nord-Est fatto da sé. Pensava di scrivere un libro sulle sue teorie finanziarie, dopo aver approfondito quelle altrui. Aveva appena ultimato una relazione che avrebbe presentato a Verona al prossimo Forex, l’appuntamento annuale di banchieri e finanzieri. Aveva la testa piena di idee, quando la macchina è uscita di strada.
La copia autografata di "Charting & Forecasting" è la prima cosa che vedo tutte le mattine quando mi siedo alla scrivania del mio ufficio.