ilbiondo16
Forumer storico
verso le 13,30 propongo un momento di silenzio e una pierce per tutti quelli che in questi mesi hanno lasciato il forum dopo moltissimi e ripetuti tentativi di shortare gli Yankees..
ricordiamoli tra noi..
amen
Wall Street sale, sale, sale, sale ? - amazon, biogen, general electric, ibm, pepsico, united tech
Ancora una seduta positiva per la Borsa americana, gli analisti, politicamente corretti, diranno “sull’onda dei positivi dati macro e di un Beige Book che ha evidenziato una situazione economica in miglioramento …”, io, però, continuo a ribadire che questi analisti politicamente corretti sono gli stessi che quando gli indici Usa salivano con dati macro negativi dicevano “i dati inferiori alle attese hanno allontanato l’ipotesi di aumento dei tassi da parte della Fed, e per questo motivo il mercato azionario ne ha beneficiato”.
Ed allora? Come la mettiamo? Così non va.
Occorre dire con chiarezza che, andando avanti di questo passo, prima o poi … succede qualcosa … di poco piacevole.
In Europa continua ad aumentare il disagio, si cerca di sopire la polveriera Grecia, non si parla di un referendum in Catalogna che ha visto al voto milioni di persone ed in Francia l’esplosione delle periferie rischia di far andare all’Eliseo la destra, un’eventualità che soltanto pochissimi anni fa sarebbe stato derubricato a fantapolitica.
Comunque torniamo a New York, e vediamo cos’è accaduto oggi. Si cominciava con il dato sull’occupazione, il settore privato, nel mese di novembre ha creato 208.000 posti di lavoro, un dato inferiore al consenso (225.000 unità), vedremo comunque lunedì il rapporto sull’occupazione.
La produttività nel terzo trimestre è stata rivista al rialzo (+2,3%) rispetto alla lettura precedente (+2,0%) anche se inferiore al consenso (+2,4%).
Ma ecco che a mercato aperto arrivava l’indice ISM non manifatturiero, salito a novembre fino a quota 59,3 punti dal precedente 57,1 il risultato superava nettamente le previsioni (57,5 punti).
Ed alla fine la ciliegina sulla torta del Beige Book dal quale si evince che il miglioramento dell’occupazione negli Usa deve far crescere la fiducia e si deve guardare al futuro con ottimismo.
Ed allora, con queste premesse, fino a quando rimarranno i tassi a zero?