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Cymbius !
Ma alle 14,30 è arrivato il dato sulla creazione di posti di lavoro non agricoli in settembre, divulgato dal Bureau of Labor Statistics americano, in ritardo di 18 giorni a causa dello shutdown che ha colpito questo mese le attività del governo USA. Il dato, 148.000 nuovi posti creati, col tasso di disoccupazione sceso al 7,2%, è risultato abbastanza moscio ed inferiore alle attese degli analisti per circa 50.000 buste paga.
E pensare che si riferisce a settembre e non incorpora gli effetti dello shutdown, che impatteranno sul prossimo report, che sarà divulgato l’8 novembre prossimo.
Come ha subito registrato il cambio Euro/$, schizzato quasi a 1,38, il dato evidenzia alcune questioni:
1) la crescita USA è tutt’altro che robusta e soprattutto si diffonde troppo lentamente sul mercato del lavoro, che crea da 3 mesi sempre meno occupati;
2) la massiccia iniezione di liquidità detta Quantitative Easing 3, che pompa 85 miliardi di dollari al mese da oltre un anno, sta dando i medesimi frutti di un fico secco;
3) se questi sono i risultati del massiccio intervento pubblico che da anni in USA si continua a perpetuare, facendo esplodere il rapporto debito/PIL a livelli quasi “italiani”, che cosa succederà quando si dovranno affondare tagli significativi e durevoli nella spesa pubblica americana per evitare di ripetere a gennaio il melodramma politico a cui abbiamo assistito questo mese sul tetto del debito?
Sono questioni che dovrebbero preoccupare, e non poco, gli investitori che abbiano un orizzonte superiore al loro naso, per le possibili ricadute recessive che da un momento all’altro potrebbero riemergere.
Abbiamo assistito alla più lampante dimostrazione della perdita di senso della realtà da parte dei mercati, ormai completamente dipendenti dal metadone propinato dalle banche centrali con le loro continue iniezioni di denaro fresco quasi gratuito al sistema bancario e finanziario.
Fino a quando si continuerà a pensare che basti stampare cartaccia per risolvere i problemi, come sembrano credere le banche centrali, assecondando l’avidità dei mercati, le borse continueranno a festeggiare ad ogni segnale di debolezza economica. Saranno un perfetto misuratore di illusioni, anziché il termometro della salute di un sistema economico.
Bye bye Tapering del 23/10/2013
difatti si son portati avanti ieri. hanno abbassato i tassi tbond e sminchiato il dollaro
the new economy