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mi è tornata in mente una barzelletta raccontata da Ovadia
“Un prete e un rabbino si trovano a chiacchierare sul treno. Il prete introduce il discorso sulle questioni relative alle prescrizioni alimentari praticate dagli ebrei: “Sai noi cristiani comprendiamo l’importanza delle vostre tradizioni, però non sai quanto sia saporita a volte la nostra cucina a base di maiale. Ricordo di aver partecipato ad un banchetto in cui le portate principali erano vari tipi di carni di maiale crude e cotte di ogni tipo di provenienza e tradizione culinaria.. Fu un’esperienza assolutamente indimenticabile …” E giù con una descrizione lunga e particolareggiata delle delizie sperimentate dai partecipanti a quel banchetto.
Dopo di che la conversazione continua toccando vari argomenti di altro genere finché il rabbino interroga il prete sulla sua condizione di celibe. Il prete fa un discorsetto standard sulle motivazioni e sui vantaggi della cosa.
Allora il rabbino dice: “Sai ti capisco benissimo, ma non posso fare a meno di ricordare la mia prima volta, fu con una giovane amica che conobbi e di cui mi innamorai. Ci trovammo soli per la prima volta un giorno…” E giù con una appassionata descrizione della sua esperienza con ogni tipo di dettaglio. Alla fine della storia c’è un attimo di silenzio, il prete guarda il paesaggio fuori da finestrino. Il rabbino lo guarda negli occhi e chiede “Meglio del prosciutto, eh?”
La mia visione è diversa.
Una fetta di salame mi attira quanto una (per me) puzzolentissima sigaretta: non mi costa alcuna fatica rinunciarvicisi, anzi sarebbe un atto "contro (la mia) natura" per me ingerirla.
Augh.
[Prova a pensare ad un pedofilo di ritorno da Bancòc che ti dica "la vita è breve, f4f: perché non vieni a divertirti in vacanza con me, la prossima volta che vado a Bancòc?". Non percepiresti il tuo rifiuto come una privazione, spero (sennò ti ri-bànno). E magari anche la caccia alla tigre indiana, o fumare crack... quante cose esistono, che rendono la vita "degna di essere vissuta" per alcuni, e che non interessano ad altri?].
E' sempre carne conservata, mi pare. Comunque ti dispenso da darmi dettagli.
Il tofu coi pomodori secchi fior fiore Coop (non bio) "funziona" bene. Per non sbagliare, comunque, meglio aggiungere a qualunque insalata un po' di semi di lino, di sesamo, di zucca, di papavero e di girasole.
[Prova a pensare ad un pedofilo di ritorno da Bancòc che ti dica "la vita è breve, f4f: perché non vieni a divertirti in vacanza con me, la prossima volta che vado a Bancòc?". Non percepiresti il tuo rifiuto come una privazione, spero (sennò ti ri-bànno). E magari anche la caccia alla tigre indiana, o fumare crack... quante cose esistono, che rendono la vita "degna di essere vissuta" per alcuni, e che non interessano ad altri?].
mi è tornata in mente una barzelletta raccontata da Ovadia
“Un prete e un rabbino si trovano a chiacchierare sul treno. Il prete introduce il discorso sulle questioni relative alle prescrizioni alimentari praticate dagli ebrei: “Sai noi cristiani comprendiamo l’importanza delle vostre tradizioni, però non sai quanto sia saporita a volte la nostra cucina a base di maiale. Ricordo di aver partecipato ad un banchetto in cui le portate principali erano vari tipi di carni di maiale crude e cotte di ogni tipo di provenienza e tradizione culinaria.. Fu un’esperienza assolutamente indimenticabile …” E giù con una descrizione lunga e particolareggiata delle delizie sperimentate dai partecipanti a quel banchetto.
Dopo di che la conversazione continua toccando vari argomenti di altro genere finché il rabbino interroga il prete sulla sua condizione di celibe. Il prete fa un discorsetto standard sulle motivazioni e sui vantaggi della cosa.
Allora il rabbino dice: “Sai ti capisco benissimo, ma non posso fare a meno di ricordare la mia prima volta, fu con una giovane amica che conobbi e di cui mi innamorai. Ci trovammo soli per la prima volta un giorno…” E giù con una appassionata descrizione della sua esperienza con ogni tipo di dettaglio. Alla fine della storia c’è un attimo di silenzio, il prete guarda il paesaggio fuori da finestrino. Il rabbino lo guarda negli occhi e chiede “Meglio del prosciutto, eh?”
1) Fra l'altro, la seconda volta è meglio della prima, ed è possibile riscontrare progressi anche tra la 3000esima e la 3001esima volta.
2) Sebbene io abbia letto due libri e mezzo di Philiph Roth e uno dei fratelli Marx, non avevo contezza che i rabbini potessero legittimamente copulare. Sempre detto che 'sto forum è un pozzo di scienza.
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2) Sebbene io abbia letto due libri e mezzo di Philiph Roth e uno dei fratelli Marx, non avevo contezza che i rabbini potessero legittimamente copulare. Sempre detto che 'sto forum è un pozzo di scienza.
Si parla di gusti soggettivi (salame, prostitute minorenni, tabacco, alcol, biciclettate da 100km), e del fatto che non dedicarsi ad una cosa che a qualcuno piace può essere, per qualcun altro, una legittima scelta di evitarsi qualcosa di (a proprio giudizio) disgustoso, anziché una privazione.
Il che è sofismo elementarissimo.