Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato / 2

Interview poll for Vergina TV
SYRIZA 24
ND 22
G Dawn 6
Potami 5.5
PASOK 4.5
KKE 4.5
Pop. Unity 4.5
Centre Union 4
Ind Grks 3
Other 5
 
Hanno messo una toppa sul palloncino azionario... Bisogna vedere quanto resiste. Comunque è solo questione di tempo prima che si storni come si deve... Mi riferisco soprattutto all'America e alla Cina.

La Cina non e' solo ieri che storna. ...
E' ormai gia' da parecchio.
Il fatto non giusto e' che noi ne patio e questo non è ' giusto.
Quando noi in Occidente andiamo male, loro " se ne fregano" e vanno bene.
 
Lafazanis destinato a fallire

21.35 – Nonostante il tentativo, anche Lafazanis sarà costretto a rimettere il mandato esplorativo nelle mani del Presidente della repubblica ellenica. Dovrà farlo giovedì 27 agosto ed è scontato che fallisca nel tentativo di forare un nuovo esecutivo.
D'altro canto, Tsipras ha rifiutato di andare a colloquio con l'ex compagno di partito, e i numeri sono ancora tutti dalla parte dell'ex Primo ministro.
Non solo: ci saranno, formalmente, anche i tempi tecnici per andare alle urne il 20 di settembre
 
Si dimette il segretario di Syriza Tasos Koronakis

Martedì 25 agosto 2015 - Tasos Koronakis, segretario di Syriza, si è dimesso dal suo incarico perché si oppone alla linea ufficiale del partito. Nella lettera con cui ha annunciato le dimissioni ha criticato la decisione di Alexis Tsipras di andare a nuove elezioni senza discutere la questione in sede al partito e senza tenere in considerazione quando stabilito dal Comitato Centrale.
Secondo Koronakis le recenti decisioni stanno indebolendo il partito e la strategia negoziale ha fallito. Ma lecritiche riguardano anche Panagiotis Lafazanis e gli altri rappresentanti dell'ala più radicale che hanno lasciato Syriza per fondare Unione Popolare, su di loro Koronakis scrive:
"Sembravano pronti a questo scontro - spesso con comportamenti disdicevoli per il nostro partito - e in ultima analisi a finalizzare la rottura"


 
Possibile scissione di Syriza in tre partiti.

Cosa farà Yanis Varoufakis alle prossime elezioni in Grecia?

Ancora difficile a dirsi. Quel che è certo è che l'ex Ministro delle Finanze, inviso a gran parte dell'Eurogruppo e dimissionario subito dopo il referendum dello scorso luglio, continua a non mandarle a dire.

Non si ricandiderà con Syriza: lo ha detto chiaramente a LeJDD: «No, non mi candiderò con Syriza. Syriza sta adottando la dottrina irrazionale cui mi sono opposto per cinque anni: prolungare ancora la crisi e fingere che sia finita, mantenendo allo stesso tempo un debito non rimborsabile.
Io stesso sono stato estromesso perché mi opponevo.
È contro questa logica che avevo già rotto con Papandréou. Alexis Tsipras aveva scelto me perché mi ero opposto.
Ora ha accettato la logica che respingo, non posso candidarmi con lui».

Ma al tempo stesso, Varoufakis prende le distanze anche da Unità popolare di Lafazanis.
Riconosce simpatia e identità di vedute con la nuova formazione politica, ma c'è un elemento che li differenzia: «Per loro, il ritorno alla dracma è una questione ideologica.
Io preferirei restare nell'euro, anche se non ad ogni costo. Ma non sono per tornare alla dracma ad ogni costo. Le valute sono fini a se stesse», ha dichiarato a Die Welt.
L'ex ministro pensa in ottica europea e democratica: alla Festa della Rosa, a Frangy, in Francia, vorrebbe lanciare una rete progressista europea:
«I cittadini devono riappropriarsi del cammino europeo. Se i tedeschi, i francesi, gli italiani, gli olandesi, gli spagnoli diventassero consapevoli della totale mancanza di responsabilità e opacità dei loro capi nei confronti dell’elettorato, si sarebbero già svegliati e chiederebbero che vada in modo diverso. Dobbiamo rilanciare il dialogo e ripristinare ciò che è stato perso completamente: la democrazia».
 
La giornata di ieri dovrebbe far riflettere sullo stato di salute dei mercati, specie azionari.

Oggi siamo in quasi totale recupero ... ma i problemi in Cina (e sulle materie prime) restano.
Sono d'accordo sul fatto che le politiche monetarie ultra accomodanti abbiano coperto problemi irrisolti pronti a riemergere, ma la bolla più clamorosa per me e' quella sull'obbligazionario europeo non greco.
Penso che, aldilà della prima reazione negativa dei mercati, le elezioni anticipate siano un evento da valutare positivamente. Il peggior governo possibile ed immaginabile c'è già stato (syriza con ala sinistra+anel), ma non potrà più esistere... Il futuro sarà solo per governi filoeuropeisti e questo, credo, sia un bene per i bondholders. Certo, rimane "solo" da definire la questione della sostenibilità del debito, ma non credo che faranno altre porcate sui privati.;)
Il peggior governo possibile e' un monocolore KKE :D Scherzi a parte, il rischio più grande a questo punto non è il grexit ma che l'Ue, preso atto che per salvare la Grecia e l'euro serve un taglio del debito, asfalti anche i privati per rendere tale taglio politicamente presentabile
 
asfaltare i privati?

Ciao Potter, al 100% non si può escludere. E' anche per questo che le quotazioni non decollano. Fidarsi dell'UE? no, grazie. Certamente possiamo dire che se l'obiettivo per la Grecia fosse quello di tornare a finanziarsi sul mercato, come tutti gli stati europei, l'asfaltatura non sarebbe la strada migliore.
Mi pare lo abbia detto più volte anche Tommy: fino a questo momento nessuno ha mai ventilato questa possibilità.
Per sicurezza, se i bond dovessero incrementare parecchio, un trailing stop sarebbe da prevedere, anche se con bassa liquidità qualche sorpresa negativa potrebbe accadere.
Ciao, Giuseppe
 
Cosa farà Yanis Varoufakis alle prossime elezioni in Grecia?

Ancora difficile a dirsi. Quel che è certo è che l'ex Ministro delle Finanze, inviso a gran parte dell'Eurogruppo e dimissionario subito dopo il referendum dello scorso luglio, continua a non mandarle a dire.

Non si ricandiderà con Syriza: lo ha detto chiaramente a LeJDD: «No, non mi candiderò con Syriza. Syriza sta adottando la dottrina irrazionale cui mi sono opposto per cinque anni: prolungare ancora la crisi e fingere che sia finita, mantenendo allo stesso tempo un debito non rimborsabile.
Io stesso sono stato estromesso perché mi opponevo.
È contro questa logica che avevo già rotto con Papandréou. Alexis Tsipras aveva scelto me perché mi ero opposto.
Ora ha accettato la logica che respingo, non posso candidarmi con lui».

Ma al tempo stesso, Varoufakis prende le distanze anche da Unità popolare di Lafazanis.
Riconosce simpatia e identità di vedute con la nuova formazione politica, ma c'è un elemento che li differenzia: «Per loro, il ritorno alla dracma è una questione ideologica.
Io preferirei restare nell'euro, anche se non ad ogni costo. Ma non sono per tornare alla dracma ad ogni costo. Le valute sono fini a se stesse», ha dichiarato a Die Welt.
L'ex ministro pensa in ottica europea e democratica: alla Festa della Rosa, a Frangy, in Francia, vorrebbe lanciare una rete progressista europea:
«I cittadini devono riappropriarsi del cammino europeo. Se i tedeschi, i francesi, gli italiani, gli olandesi, gli spagnoli diventassero consapevoli della totale mancanza di responsabilità e opacità dei loro capi nei confronti dell’elettorato, si sarebbero già svegliati e chiederebbero che vada in modo diverso. Dobbiamo rilanciare il dialogo e ripristinare ciò che è stato perso completamente: la democrazia».


vAROU = ossia, botte piena e moglie ubriaca, ma vah. :D

qualcuno gli può dire che questa sua ipotesi ha ricevuto una tranvata e non si è potuta realizzare in quanto c'era una controparte con cui fare i conti?

Varou = narcisista ideologico che si specchia solo nelle sue idee.
AMEN.
Fosse uscito di scena PRIMA, i disastri sarebbero stati molto minori.
UNA PRECE.
 
Un partito rende la Vita











Pronti ad annunciare il proprio partito politico presumibilmente, secondo stretti collaboratori, Zoe Konstantopoulou ancora per finalizzare alcuni dettagli, i processi per la creazione del nuovo sistema che avrebbe portato.
Secondo il "Journal of Journalists", il presidente della Camera è orientata ad annunciare le sue decisioni subito dopo la riunione della Camera previsto decreto presidenziale per sciogliere il Parlamento e indire elezioni anticipate.


Le tattiche

Ha lasciato per indicare, Zoe Konstantopoulou lavorerà con la Unità Popolare Panagiotis Lafazani, optando per la prossima collaborazione un modello simile a quello prevalente nei componenti tempo Syriza entro il 2013.


Questa soluzione sembra progredire, perché da un lato Konstantopoulou Vita non vuole aderire Unità Popolare sotto Panagiotis Lafazani e in quanto la forma "allentamento" può attrarre altre organizzazioni.


Sviluppi

Nel frattempo, nelle ultime 24 ore c'è una grande mobilità negli spazi lasciati.


Panagiotis Lafazanis riferito è in linea aperta con Manolis Glezos e comunicazione per lettera che abbiamo avuto tra il Presidente del Parlamento europeo e membro storico della sinistra.


M. Glezos ha detto al giornale Sibilla rispondere alle prossime mosse.
Ieri, il Mikis Theodorakis ha scritto al capo dell'Unità Popolare, chiamandolo "i bastioni di pallaikou fronte."


(capital.gr)


***
Verso "Unità Popolare" si vanno aggregandosi le diverse componenti della sinistra di Syriza.
 

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