Con due "doni", gli europei hanno premiato il governo greco per le grandi concessioni che ha fatto nei negoziati sulla legge successore, Katseli.
Il primo dell'Eurogruppo il 5 aprile sarà la luce "verde" per l'esborso di 970 milioni di euro delle obbligazioni greche (ANFA), ponendo così fine agli scenari di posticipo che hanno iniziato a circolare nelle ultime 24 ore.
Il denaro dell'ANFA "sbloccherà" la relazione positiva sulla Grecia preparata dalle istituzioni e sarà inoltrata alla riunione ministeriale del 5 aprile, che confermerà che le disposizioni approvate ieri in Parlamento per la protezione della prima residenza soddisfano i requisiti di europei e che la seconda valutazione post-mortem è stata completata con successo.
La seconda, che è ancora più indicativa del buon umore dei partner, è che lunedì saranno avviate solo le fasi tecniche ad Atene, che inizieranno in toni bassi nei negoziati per la terza valutazione, piuttosto che i responsabili delle istituzioni, come originariamente programmato.
Quest'ultimo arriverà all'inizio di maggio nel nostro paese.
Le informazioni indicano che tutte le questioni relative al successore della legge Katseli sono state concordate con le istituzioni anche per quelli contestati dalla Banca centrale europea (BCE).
Si prevede che le discussioni sulle decisioni ministeriali da adottare per attuare il nuovo regime di protezione domiciliare avvengano principalmente attraverso teleconferenze.
Quindi, da "tutto è ancora fluido" ad un funzionario della zona euro giovedì pomeriggio, siamo andati a "tutto bene" venerdì sera, secondo fonti greche, dato che il governo ha fatto ritiri significativi evitando una collisione con i creditori, proprio nel momento che pianifica una nuova emissione obbligazionaria a 3 anni con un tasso di interesse non superiore al 2%.
Più specificamente, le recessioni del lato greco nell'abitazione sono:
1. L'estrazione mineraria dell'ultimo minuto di EUR 130.000 è stata ridotta a EUR 100.000 il massimale del debito massimo per i prestiti alle prime mutui.
2. È stato fissato un limite inferiore per il valore obiettivo della prima abitazione per i prestiti alle imprese, rispetto alle altre categorie di crediti: 175.000 euro, rispetto a 250.000 euro.
3. C'è stata una drastica riduzione del limite di deposito di 15.000 euro, rispetto a una previsione di 65.000 euro nel piano originale concordato con le banche.
Marios Christodoulou
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