L'intero progetto del nuovo regolamento delle 120 rate per debiti verso l'Ufficio delle imposte ... con 20 euro al mese c'è una soluzione - In Parlamento 6 maggio
Marios Christodoulou
Giovedì 25 aprile 2013 - 23:36
Obiettivo da discutere dopo il 6 maggio alla Camera dei Rappresentanti
Pagare solo 20 euro al mese centinaia di migliaia di contribuenti hanno la possibilità di chiudere i loro conti aperti con l'Ufficio delle imposte per anni.
Il nuovo regolamento delle 120 tranche, con cui il vice ministro delle finanze Katerina Papanassiou ha lavorato con i suoi colleghi, arriverà - a parte imprevedibile - la prossima settimana in Aula, probabilmente insieme a quello per coloro che hanno debiti per i fondi assicurativi da votare dopo il 6 maggio dalla plenaria.
L'obiettivo è la piattaforma online attraverso la quale verranno aperte le domande prima che le elezioni europee ei contribuenti dispongano di un quarto disponibile per compilare i dettagli del modulo online.
Un "biglietto" per il nuovo accordo e anche il numero massimo di rate (120) è garantito da tutti i debitori governativi con un reddito fino a € 10.000.
Al contrario, coloro che dichiarano sopra questi livelli, il numero di dosi mensili presenterà un "atto matematico".
In base alla relativa disposizione del disegno di legge, verrà applicato un "algoritmo" per EUR 5.000 per redditi da EUR 10.000 o più.
In ogni caso, le rate mensili non saranno inferiori a 18, che sarà la "soglia" con le strutture di rimborso.
Il criterio del reddito è il fattore che fa la differenza per quanto riguarda il "regolamento sorella" di 120 rate ai fondi assicurativi, che non saranno accompagnati da rigorosi criteri di reddito o di proprietà per escludere le strategie "bad-payers".
L'accesso al nuovo accordo sarà aperto a dipendenti, pensionati, agricoltori, lavoratori autonomi, piccole e medie imprese e lavoratori autonomi, a condizione che questi ultimi abbiano chiuso i loro libri, interrompendo così la loro attività commerciale.
Le nuove agevolazioni di pagamento saranno inoltre ammissibili per le 12 rate, in quanto la nuova disposizione fornirà l'importo residuo di un debito già soggetto ad un accordo di pagamento parziale, che è in vigore, con la perdita di strutture impostazioni precedenti.
Al contrario, l'ufficio delle imposte sarà la porta "chiusa" per i contribuenti con debiti scaduti, che hanno già aderito al meccanismo stragiudiziale e alla legge HBS (legge 3869/2010), nonché a quei debitori che erano soggetti ai 100 rate del 2015.
In particolare, la bozza finale delle disposizioni del regolamento con le 120 rate all'ufficio delle imposte prevede quanto segue:
Ufficiali giudiziari: il regolamento riguarda solo i dipendenti, i pensionati, gli ex commercianti, ossia coloro che hanno chiuso i loro blocchi, le piccole e medie imprese, i disoccupati, gli agricoltori specializzati e in generale quelli esclusi dal meccanismo extragiudiziale e senza bancarotta.
Criteri: i mutuatari con entrate fino a € 10.000 saranno direttamente ammissibili per 120 rate.
Dosi: le rate mensili inizieranno alle 18 e raggiungeranno i 120. Il numero di rate mensili sarà calcolato su una formula matematica, con un algoritmo per 5.000 euro di reddito da applicare a quei debitori che hanno un reddito annuo superiore a 10.000 euro.
Rata minima: la rata minima mensile inizierà a 20 euro, anche se le scale tecniche delle istituzioni sono rimaste almeno 30 euro.
Membri protetti: se il contribuente ha membri dipendenti nella sua famiglia, il tasso di pagamento del debito in base al reddito annuale sarà limitato in base al numero di bambini.
Tasso di regolamento: le rate sono addebitate al 5% annuo.
Sconti: i debiti principali non sono forniti. È prevista la cancellazione dei pagamenti di interessi totali dal pagamento in ritardo nel caso di un pagamento in capitale.
Passività fiscali correnti: i contribuenti potranno aderire alle 120 rate a condizione che abbiano rimborsato o saldato i debiti dei primi quattro mesi del 2019. Cioè, hanno pagato EFFIA, IVA, imposta salariale, ecc.
Debiti risolti: le liquidazioni possono essere incluse nei debiti almeno fino alla fine del 2018 o debiti contratti entro il 31 marzo 2019.
Perdita di liquidazione: La liquidazione andrà persa se non verranno pagate due rate, oltre ai debiti consolidati del 2019. Come conseguenza della perdita della liquidazione ci sarà il risanamento del debito e tutti i supplementi e le multe.
Aggiornamento fiscale: con l'emanazione sono sospese le misure obbligatorie (sequestri di depositi, beni, immobili) e viene emessa una dichiarazione dei redditi di due mesi.
Marios Christodoulou
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