Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
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Ciao Tommy, che dire, il solito? sempre piacevoli le letture dei tuoi resoconti del sabato!
Un bicicletta come quella di cui parli (riedizione) me la hanno regalata i miei figli un anno fa. La prendo per un giro la Domenica, e poi subito protetta nel garage!
Ogni tanto la spolvero, con la nostalgia che traspare forte dal tuo racconto: rispetto a quell'epoca, adesso è tutto fantascienza: con un click da casa spostiamo investimenti da un continente all'altro, mentre a quei tempi (a pensarci bene non lontanissimi) l'unico investimento importante era il libretto postale. La Banca incuteva ancora timore!!!
E la bicicletta sfavillante era il sogno di un bambino, ma anche di un adulto.
Allora non c'erano perdite, non c'era loss, il libretto postale segnava una somma e quella rimaneva, pronta da tramandare ad un'altra generazione...adesso, se non stiamo attenti, rischiamo di tramandare il nulla.
E per questo, che in Grecia, nella quale siamo entrati tutti speranzosi, e i cui titoli ci hanno fatto allibire nei giorni scorsi per le quotazioni infime raggiunte, non ci rimane che attenerci ai fatti, che tu Tommy periodicamente ci ricordi e che arginano quei tratti di scoramento e di sfiducia nella propria operatività che qua e là iniziano ad apparire in questo thd di scafati investitori.
Buon sabato a Tommy e a tutti i possessori di titoli della Patria dei greci.
Giuseppe
buon giorno a tutti voi:) .sono sempre convinto che intanto che ci sarà movimento sui listini, il default può attendere.ho avuto momenti di grande incertezza nei miei calcoli e anche investimenti in passato e mi è andata sostanzialmente bene.non faccio commenti in merito alla Grecia per non rincarare la dose di quello che già conosciamo .il fatto che abbiano incominciato con mettere a disagio l'economia europea mi distrae da quello che può essere un 'europa sempre più unita e che tanto non lo è e si debbono rivedere gli investimenti in maniera diversa:rolleyes:.si dovrà fare un sacrificio per mantenere il debt. Greco ma sono sempre positivo alla risoluzione della diatriba.importante è non vendere e cercare di pensare positivo;io lo facevo con i titoli Lehman a valore zero in portafoglio,guardandoli e chiededomi se fosse potuto capitare a me(le banche hanno taciuto per ben due anni emmezzo alla richiesta di notizie ).:tristezza:in questo caso si dovrà aprire una nuova pagina di possibili cause e si dovranno seguire tutte le strade possibili per andare a cercare chi doveva veramente controllare questa situazione volutamente portata a questi livelli.. ,e non mollare mai .un caso europeo non è mai successo e le cose potrebbero cambiare a favore degli investitori positivamente e credo fermamente nella giustizia,(anche se si perde la speranza e la stima di noi stessi); che può fare molto e dare ancora soddisfazione/ragione al cittadino e non alle grosse lobby, ecc.... Stefano:V
 
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buon giorno a tutti voi:) .sono sempre convinto che intanto che ci sarà movimento sui listini, il default può attendere.ho avuto momenti di grande incertezza nei miei calcoli e anche investimenti in passato e mi è andata sostanzialmente bene.non faccio commenti in merito alla Grecia per non rincarare la dose di quello che già conosciamo .il fatto che abbiano incominciato con mettere a disagio l'economia europea mi distrae da quello che può essere un 'europa sempre più unita e che tanto non lo è e si debbono rivedere gli investimenti in maniera diversa:rolleyes:.si dovrà fare un sacrificio per mantenere il debt. Greco ma sono sempre positivo alla risoluzione della diatriba.importante è non vendere e cercare di pensare positivo;io lo facevo con i titoli Lehman a valore zero in portafoglio,guardandoli e chiededomi se fosse potuto capitare a me(le banche hanno taciuto per ben due anni emmezzo alla richiesta di notizie ).:tristezza:in questo caso si dovrà aprire una nuova pagina di possibili cause e si dovranno seguire tutte le strade possibili per andare a cercare chi doveva veramente controllare questa situazione volutamente portata a questi livelli.. ,e non mollare mai .un caso europeo non è mai successo e le cose potrebbero cambiare a favore degli investitori positivamente e credo fermamente nella giustizia,(anche se si perde la speranza e la stima di noi stessi); che può fare molto e dare ancora soddisfazione/ragione al cittadino e non alle grosse lobby, ecc.... Stefano:V

concordo!
nella mia ignoranza penso che però è che un conto è che fallisca cirio, parmalat ecc... Finiti i soldi, che fai??

Ma qua c'è uno stato che deve rispondere al di là del governo: cosa ne è stata delle informazioni date agli investitori? e lo stesso vale per la BCE ecc...: insomma mi pare che ci sia parecchia materia dove noi comuni e poveri retailer potremmo trovare di richiedere le nostre ragioni.
anche certe veline fatte passare: non siamo quasi a livello di "insider trading"??? (scusate l'ignoranza, ma questo è ciò che penso).

Spero non si arrivi a questo capitolo, ma penso che qualora accada, si debba cercare di fargliela pagare cara a tutti gli attori che hanno truccato i conti, le parole!!!
 
"Il greco, al contrario, ha già dietro di sé tesori di esperienza, quella dell'individuo e quella dello Stato."

"... tutto quel che ciascuno di noi può tentare per nuocere ai suoi simili o per giovar loro, almeno una volta, è già stato fatto da un greco."

"i nostri vizi, le nostre virtù, hanno modelli greci"

"L'impero, l'ho governato in latino; in latino sarà inciso il mio epitaffio, sulle mura del mio mausoleo in riva al Tevere; ma in greco ho pensato, in greco ho vissuto."

Un piccolo OT, per chi da tanti mesi tiene dietro alle vicende del debito greco.

Sulla Grecia credo le parole più belle siano quelle che la Yourcenar mette nel calamo dell'imperatore Adriano, in le "Memorie di Adriano".

Le ripropongo, potrebbero tornare di conforto nei momenti difficili... :-o :)
 

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Lui in greco ha pensato...in greco ha vissuto...



Noi in Grecia tireremo fuori i soldi...;)


nulla cambia...i tempi si allungano...ma il dopo 21 luglio non subisce travolgimenti...

La partita continua...:up:
 
"Il greco, al contrario, ha già dietro di sé tesori di esperienza, quella dell'individuo e quella dello Stato."

"... tutto quel che ciascuno di noi può tentare per nuocere ai suoi simili o per giovar loro, almeno una volta, è già stato fatto da un greco."

"i nostri vizi, le nostre virtù, hanno modelli greci"

"L'impero, l'ho governato in latino; in latino sarà inciso il mio epitaffio, sulle mura del mio mausoleo in riva al Tevere; ma in greco ho pensato, in greco ho vissuto."

Un piccolo OT, per chi da tanti mesi tiene dietro alle vicende del debito greco.

Sulla Grecia credo le parole più belle siano quelle che la Yourcenar mette nel calamo dell'imperatore Adriano, in le "Memorie di Adriano".

Le ripropongo, potrebbero tornare di conforto nei momenti difficili... :-o :)

:up::clap::fonzie::Y:clapclap::mano::yeah::cin:
:pollicione::ola::ola::banana::invasion:
 
Giovedì, il punto: dopo tanto scendere ed un paio di giorni di assestamento, è arrivato un forte rimbalzo per i tds greci. E' bastata una finestra di apertura dei protagonisti politici della vicenda ellenica circa il timing del default a consentire ai corsi di bond di prendere fiato.

Il rimbalzo è peraltro suscettibile di una qualche prosecuzione, poiché è verosimile che l'esigenza di realizzare lo swap che salva le banche/assicurazioni più malconce, nonché quella di sgravare la BCE dal suo pacchetto di tds greci, portino ad allungare i tempi del tormentone greco grosso modo fino a fine anno o all'inizio del prossimo ...

Una buona occasione per chi tradando abbia centrato i minimi o per chi volesse ridurre l'esposizione alla Grecia contenendo le perdite, cercando di cogliere i segnali di affievolimento del movimento rialzista per uscire sui massimi dello stesso.

Vediamo dunque come si è materializzato, il rimbalzo: sui titoli brevi, il marzo 2012 ha chiuso a 55,06, ed oggi allunga ulteriormente sui mercati retail tedeschi. Ottima anche la risalita dei due maggio 2013. Qui la volatilità è molto forte: i titoli con quella scadenza sono soggetti a più marcate oscillazioni in quanto a maggiore speculatività nell'ottica dello scommettitore che punti ad indovinare la data del default, poiché l'estate 2013 appare come un traguardo non facile da raggiungere. Siamo alla risalita a doppia cifra percentuale o giù di lì, con il 4,6% che chiude a 46,42 ed il 7,5% a 49,45. Anche qui, i mercati retail mostrano ancora una qualche spinta, seppure in condizioni di liquidità più precarie rispetto al titolo a scadenza 03/2012.

Non sorprende il comportamento dei lunghissimi, che rimbalzano anch'essi, ma in misura decisamente più contenuta dei corti: se infatti i primi sono sostenuti dalle aspettative che il tirare a campare possa mettere in salvo l'obbligazionista, consentendogli di essere ripagato a 100 prima del default, per i secondi questo ragionamento non tiene.

Che si guadagnino alla Grecia pochi o molti mesi, il risultanto non cambia, anzi: più si allunga il brodo, meno sostanzioso sarà il recovery per il bondholder, salvo che davvero la Grecia non riesca ad invertire la marcia e a produrre risultati che rendano almeno praticabile il default con permanenza nell'euro (sempre ammesso poi che la politica greca scelga questa strada).

Perché anche qui si veda maggiore convinzione nel recupero dei corsi, occorrerà che si verifichino circostanze nuove che non solo posticipino un default, ma lo rendano compatibile con la permanenza in area euro.

Così il 2037 chiude a quota 33,75 ed il 2040 a quota 33,65.

Fra corti e lunghissimi, in mezzo ci sono apprezzamenti nell'ordine del 5-7% sulle scedenza medie e medio lunghe (fino al 2019, con i titoli a quella scadenza che recuperano quota 40/100), più contenute per i titoli fuori dall'area dello swap, che scambiano poco sopra i corsi dei lunghissimi, con ad es. un 5,9% 10/2022 in chiusura a 34,24.

Venerdì, il punto: era facile pronostico quello della continuazione del rimbalzo dei tds greci, e difatti è stato rispettato.

Ancora un giorno dunque di prezzi in risalita, che vede tuttavia accentuarsi gli elementi già descritti nell'andamento della giornata precedente.

Mentre dunque i titoli corti hanno continuato a fare molto bene (con le particolarità che esamineremo qui di seguito), l'incedere dei titoli lunghissimi è stato assai più moderato, con il 2037 in lieve risalita, ed il 2040 in addirittura in marginale calo, a riprova che l'accaduto dei giorni più recenti non ha inciso per ora sul convincimento di fondo del mercato circa l'esito ultimo delle vicende greche.

Il 2037 chiude a 33,98, il 2040 a 33,57

Molto meglio, si diceva, sono andati i titoli corti, e tuttavia si impone attenzione, in quanto il prezzo BBML mostra un sentiment degli operatori professionali decisamente più cauto rispetto a quanto emerge dall'andamento dei mercati retail e dai corsi di rilevazione Xtrakter.

Così il marzo 2012 fa senz'altro bene rispetto al giorno precedente, e chiude a 57,80 (BBML) 58,71 (Xtrakter) e 59,10 (Stoccarda, il mercato retail sul quale si sono prodotti ieri i maggiori volumi). Dove sia la locomotiva e dove il vagone di coda del rialzo è abbastanza evidente.

Trova poi conferma quanto scritto qui ieri circa la maggiore volatilità di quelle scadenze sulle quali una scommessa sul ripagamento a 100 dei bond rimane ancora praticabile, ma è resa tanto più aleatoria quanto maggiore la distanza che si frappone alla maturazione del titolo.

Non sorprende perciò che i due bond a scadenza maggio 2013 siano schizzati in su per il secondo giorno di fila con un altro balzo a doppia cifra percentuale, chiudendo il 4,6% a quota 50,90 ed il 7,5% a quota 54,63 (BBML per entrambi). Ma uno sguardo ai mercati retail palesa volumi sottilissimi per tali titoli, e altrettanto lascia intendere lo spread insolitamente ampio del bid ask di chiusura indicato da BBML.

Occhi aperti dunque per gli amanti del trading estremo che sceglieressero di avventurarsi da queste parti: si fa surfing sull'onda dello tsunami... ;)

Le scadenze mediane, ma anche quelle lunghe, vedono rialzi ancora cospicui, di poco inferiori a quelli del giorno precedente per le prime, nell'ordine del 4-6% fino al 2019, leggermente superiori, in un range 5-7% per i secondi.
 
Dalla tragedia greca alla commedia all?italiana | Congiuntura



Dalla tragedia greca alla commedia all’italiana
Fabrizio Goria - 17 settembre 2011
La tragedia greca assomiglia sempre di più a una commedia all’italiana. Mercoledì scorso il premier ellenico George Papandreou, rivolgendosi ai suoi cittadini ha comunicato che, sebbene difficile, la via per la stabilizzazione finanziaria del Paese è tracciata. Peccato che nel frattempo il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy rimarcassero il fatto che Atene sarebbe rimasta nell’eurozona. Come dire, «noi non stiamo parlando di uscita dall’euro, ma la Grecia ci rimane sicuramente dentro». Ieri sono state due le notizie a impensierire investitori e analisti. La prima era che la prossima tranche di aiuti sarà ritardata a ottobre. La seconda era che Papandreou sarebbe volato negli Usa per incontrare i vertici di Fondo monetario internazionale e Onu. Oggi, il contrordine: il volo è cancellato. Motivi? Apparentemente un incontro con il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos, iniziato da pochi minuti.

Qualcuno vocifera che si tratti di una mossa volta a sfidare la comunità internazionale. Altri pensano che sia il preludio alla dichiarazione d’insolvenza. Difficile dirlo. Certo è che la situazione contabile ellenica, alla luce del ritardo nella sesta tranche, peggiora sensibilmente. «Abbiamo liquidità fino a ottobre», aveva garantito il titolare del Tesoro Venizelos pochi giorni fa. Ma intanto, le banche elleniche stanno già utilizzando i fondi dell’Emergency liquidity assistance (Ela), lo speciale schema assistenziale che rimanda direttamente alla Banca di Grecia il potere di irrorare di liquidità gli istituti di credito del proprio sistema. Bene, cioè male, perché l’Ela lascia troppo spazio di manovra alle banche centrali nazionali che, come nel caso dell’Irlanda, hanno finito per esagerare.

Come se non bastasse, è di ieri la notizia di una nuova truffa sui conti pubblici, come riportato da quotidiano Eleftherotypia. Uno dei membri del consiglio direttivo dell’Istituto statistico ellenico, Zoe Georganta, ha reso noto che l’ultima relazione del bilancio pubblico 2009 consegnata all’Eurostat, è stata opportunamente manipolata per farla sembrare peggiore delle attese. «Così, credevamo, non ci avrebbero fornito prestiti a tassi troppo esosi», ha detto la Georganta. Per la serie, fortuna che esiste l’Eurostat.



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