Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
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La soluzione, come sappiamo tutti, sta a Francoforte.
Papademos, rispetto a Monti, ha un incarico a termine: tranche e swap. Poi elezioni.

Non sottovaluterei, invece, un aumento della tensione nell'area nel coacervo Grecia/Turchia/Cipro/Israele.
In questo modo gli ellenici obbligherebbero la UE a schierarsi al loro fianco rispetto alle pretese della Turchia.

Poi elezioni inutili, giacchè la prossima tranche di aiuti sarà erogata solo sull'assunto che qualsiasi governo emerga, persegua la politica già concordata con la Troika dal governo precedente.

In sostanza, hanno ammazzato la democrazia in Grecia...

I greci sono liberi di scegliere qualunque governo, di qualunque colore, purché faccia la stessa politica.

Capisci bene che o la democrazia sopravvive in qualche forma, ad esempio mandando al potere un partito che non ha firmato alcuna intesa con l'Europa, oppure davvero la politica è del tutto fuori gioco.

Ma niente politica, vuol dire niente democrazia.... ;)

E niente democrazia vuol dire che il potere è alla mercé di chi dispone del fucile più grosso...

Devono sbrigarsi a consentire a chi non può l'uscita dall'Euro permanendo nella UE, altrimenti andiamo incontro a guai seri.
 
Poi elezioni inutili, giacchè la prossima tranche di aiuti sarà erogata solo sull'assunto che qualsiasi governo emerga, persegua la politica già concordata con la Troika dal governo precedente.

In sostanza, hanno ammazzato la democrazia in Grecia...

I greci sono liberi di scegliere qualunque governo, di qualunque colore, purché faccia la stessa politica.

Capisci bene che o la democrazia sopravvive in qualche forma, ad esempio mandando al potere un partito che non ha firmato alcuna intesa con l'Europa, oppure davvero la politica è del tutto fuori gioco.

Ma niente politica, vuol dire niente democrazia.... ;)

E niente democrazia vuol dire che il potere è alla mercé di chi dispone del fucile più grosso...

Devono sbrigarsi a consentire a chi non può l'uscita dall'Euro permanendo nella UE, altrimenti andiamo incontro a guai seri.

Sulla Grecia, purtroppo, vige una "democrazia limitata" ma all'interno della grande famiglia democratica europea.
Da una frantumazione dell'area euro si andrebbe incontro inevitabilmente ad uno strascico di livori e rivalse.
Peggio ancora se viene obbligata la Grecia a sganciarsi dall'Eurozona. Questo sarebbe il guaio serio.
I Balcani sono immediatamente sopra e a fianco ci sono i Turchi in piena ripresa economica con rivendicazioni "ottomane".
 
Poi elezioni inutili, giacchè la prossima tranche di aiuti sarà erogata solo sull'assunto che qualsiasi governo emerga, persegua la politica già concordata con la Troika dal governo precedente.

In sostanza, hanno ammazzato la democrazia in Grecia...

I greci sono liberi di scegliere qualunque governo, di qualunque colore, purché faccia la stessa politica.

Capisci bene che o la democrazia sopravvive in qualche forma, ad esempio mandando al potere un partito che non ha firmato alcuna intesa con l'Europa, oppure davvero la politica è del tutto fuori gioco.

Ma niente politica, vuol dire niente democrazia.... ;)

E niente democrazia vuol dire che il potere è alla mercé di chi dispone del fucile più grosso...

Devono sbrigarsi a consentire a chi non può l'uscita dall'Euro permanendo nella UE, altrimenti andiamo incontro a guai seri.
Io direi che la politica si è suicidata da sola. Politica non significa solamente decidere dove prendere i soldi, a chi dare i soldi... Una politica con la P maiuscola, anche in Grecia, con l'aiuto dell'Europa, può portare a cambiamenti nella società. Da questo punto di vista la Grecia è simile all'Italia: si è ritardato il più possibile riforme fondamentali per interessi di bottega, e ora ce la prendiamo con l'Europa... Sì, la crisi potrà essere sistemica, ma il tempo chi lo ha perso?...
 
Grecia, oggi manifestanti in corteo, segnale per nuovo premier

giovedì 17 novembre 2011 11:13



ATENE (Reuters) - Migliaia di persone oggi manifesteranno ad Atene per avvertire il nuovo governo di Lucas Papademos che molti greci non sono pronti a tirare ancora la cinghia per anni, nonostante il sostegno parlamentare a ulteriori misure di austerità.
Le dimensioni e l'atmosfera del corteo - la prima grande protesta da quasi un mese - daranno la misura della forza con cui il pubblico si opporrà a ulteriori aumenti di tasse e tagli alla spesa che i creditori internazionali chiedono in cambio del prestito.
"Molte persone non si aspettano una soluzione, ma altre sperano troppo. Dentro di sé ognuno sa che le politiche non possono cambiare e che le misure potrebbero essere persino peggiori", ha detto Mary Bossis, docente di Sicurezza internazionale all'Università del Pireo.
I sondaggi mostrano che tre quarti dei greci sostengono l'ex vicepresidente della Bce Papademos, un tecnico, dopo decenni in cui sono stati al potere i socialisti del Pasok e i conservatori di Nuova Democrazia, entrambi visti come responsabili di avere portato la Grecia sull'orlo della bancarotta.
La coalizione di emergenza di Papademos, che include i due partiti, ieri ha incassato la fiducia senza problemi.
Ora, però, il primo ministro dovrà tenere insieme la fragile coalizione realizzando riforme impopolari. Si inizia domani, quando Papademos presenterà al Parlamento il programma di aumento delle tasse e tagli alla spesa su cui Unione Europea e Fmi hanno insistito prima di sbloccare la tranche da 8 miliardi di euro di aiuti finanziari.
 
Acquisti speculativi: operazione veramente ad altissimo rischio




E’ questo il consiglio che il consulente finanziario Gianni Lupotto da attraverso il portale web Avvertenze.Aduc.it:
“Il suggerimento che ci sentiamo di dare a coloro che si trovassero a detenere bond greci in portafoglio è di non svenderli a questi prezzi, ma di attendere l’evoluzione degli eventi di cui vi daremo conto in un prossimo intervento. Per coloro che invece non hanno titoli greci in portafoglio, avventurarsi in acquisti speculativi in questa fase sembra una operazione veramente ad altissimo rischio, anche se sulla carta ci sono le condizioni per alti profitti.”

Nel suo intervento, Lupotto scrive: “Dopo la formazione di un governo di transizione in Grecia, è ripartita la corsa contro il tempo per attuare le decisioni prese nel Consiglio Europeo del 23 ottobre, in particolare la svalutazione del debito definita volontaria a carico del settore privato. Il fatto che questa svalutazione sia volontaria sarebbe la motivazione per la quale non si vorrebbero far scattare i CDS a copertura di default del Paese.

Il debito greco nel suo complesso è pari a circa 357 miliardi. 100 circa sono in mano alla BCE, 206 alle banche, 24 alle assicurazioni e fondi pensione, 27 miliardi circa si trovano nei portafogli dei risparmiatori individuali. La ristrutturazione del debito avverrebbe scambiando le attuali obbligazioni in circolazione con altre obbligazioni di durata trentennale e valore nominale dimezzato.
La Banca centrale europea non parteciperà allo scambio.
L’IIF, l’associazione che raggruppa le principali banche mondiali, ha affermato che il 90% delle banche parteciperà: in cambio riceveranno finanziamenti dal Fondo salva Stati per riequilibrare i conti. Le assicurazioni non hanno ancora fatto sapere.

L’adesione del 90% delle banche sarebbe sufficiente a coprire gli obiettivi: il documento del Consiglio Europeo dice che la partecipazione privata deve fare scendere il rapporto debito/PIL greco dal 160% al 120%.
Il PIL greco è di 230 miliardi circa, il 40% è 92 miliardi circa. Se la fetta in mano alle banche è 206 miliardi e il 90% aderisce (186 miliardi), il 50% di taglio porta a 93 miliardi, in linea con il documento.

E i risparmiatori? La logica direbbe che se lo scambio è volontario, chi non aderisce potrà portare le obbligazioni a scadenza e ricevere le cedole e il rimborso finale.
Ma nulla è stato affermato in questo senso, anzi i risparmiatori non avrebbero voce in capitolo e sarebbero costretti allo scambio. Occorre prestare molta attenzione perché il prezzo dei titoli di Stato greci quotati sul MOT non sono rassicuranti.”


(ticinolive.ch)


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Grecia:Ue,cauto ottimismo per task force


Squadra esperti e' al lavoro dal 1 settembre



(ANSA) - BRUXELLES, 17 NOV - ''Cauto ottimismo'' dal primo rapporto trimestrale della task force della Commissione Ue in Grecia, la squadra di esperti inviata ad Atene da Bruxelles il 1 settembre 2011 per aiutare le autorita' a individuare le debolezze strutturali del Paese ed utilizzare meglio i fondi europei.

17 Nov 11:25
 
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