Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (2 lettori)

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ficodindia

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Barzelletta teutonica: la BCE e la stabilità dei prezzi.

Il Governo tedesco esclude la possibilità d'intervento della BCE, in quanto questa dovrebbe garantire solo la stabilità dei prezzi e l'intervento sarebbe in palese conflitto col suo mandato istituzionale.
Ma se la BCE non interviene l'euro crolla ed a questo punto parlare di stabilità di prezzi è veramente comico.
Al contrario la stabilità dei prezzi implica innanzi tutto la salvaguardia dell'euro e ciò implica l'intervento della BCE. Certo in fatto di logica i teutonici non sono molto ferrati!
Monti usi il suo coraggio in casa e fuori - Il Sole 24 ORE
 

fenox

Forumer storico
la Merkel può sembrare Miope e forse anche un pò ottusa ma alcune sue preoccupazioni non possono non essere condivise; le classi politiche europee, segnatamente quella italiana, si sono dimostrate completamente inattendili. Le unioni fondate solo sul denaro hanno vita breve e eurolandia, purtroppo, è solo unione monetaria ma non politica e sociale. Ribadisco: credo si debba tornare lunghi su usd:sad:
 
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& I will remove the world
UE a due velocità significa semplicemente euro a due velocità, la qualcosa è tecnicamente impossibile. Un po come costringere i corpi a cadere dal basso verso l'alto. E' un non senso e basta. In verità euro a due velocità significa, se vogliamo dare un senso alla frase, che i paesi deboli, soprattutto la Grecia ed il Portogallo resteranno fuori. Per quanto riguarda l'Italia, l'Irlanda, la Spagna ed il Belgio l'appartenenza al nuovo euro sarebbe dubbia. In definitiva l'euro a due velocità è sostanzialmente la morte dell'euro. Certo dopo i sacrifici che i cittadini dei paesi deboli hanno e stanno facendo li si condanna ad un ulteriore periodo di restrizioni, cacciandoli dall'UEM, non credo che i paesi intressati saranno in grado di frenare l'euroscetticismo garantendo la loro partecipazione all'UE. Insomma, quali sono i motivi per cui un paese dovrebbe rimanere nell'UE? Se nel momento delle difficoltà le risposte sono sacrifici, sacrifici e alla fine la morte economica. Secondo il mio modesto parere, l'euro a due velocità implica lo sfaldamento dell'UE, ossia il "si salvi chi può". Il rammarico rimane in considerazione del fatto che la soluzione economica sarebbe a portata di mano. Ringrazieremo l'ottusità teutonica.Tra l'altro il crollo dell'UE prefigura scenari politici non certo rassicuranti. Poichè inizierebbe scopertamente la guerra economica tra i paesi della vecchia Europa dagli esiti non sempre incruenti.

Sono d'accordo con te che un euro a due velocità sarebbe di difficile realizzazione e non credo affatto sia questo l'obiettivo della Germania.
La distribuzione geografica dell'euro resterà invariata.
A meno che qualche paese non voglia uscire (Grecia? spero proprio di no e lo ritengo improbabile) o entrare (GB? se vuol far parte del club che conta dovrà abbandonare la sterlina, ma anche qui non vedo alte probabilità se non in tempi lunghi, post crisi).

Quello che cambierà in modo radicale sarà il processo decisionale all'interno dell'Unione. In realtà è già cambiato, visto che le decisioni importanti vengono prese in vertici bilaterali e poi ratificate a livello EU, si tratta di istituzionalizzare tale cambiamento.

Mi posso immaginare un'Europa a tre fasce:
1. paesi "core" (Austria, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda) con politiche economiche e fiscali altamente integrate, emissione di eurobond, autonomia decisionale rispetto agli altri paesi;
2. paesi periferici appartenenti all'EuroZona: per questi si resterebbe sostanzialmente allo status quo, verrebbe istituzionalizzato il fatto che hanno pochissima voce in capitolo a livello decisionale, potrebbero sperare di diventare "core" prima o poi se fanno i bravi;
3. paesi EU fuori dall'euro (Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Svezia, Regno Unito): avrebbero autonomia monetaria ma resterebbero esclusi dal gioco europeo; probabilmente ciò farebbe maturare la decisione di Danimarca e Svezia di entrare nell'euro e quindi nell'area "core"... vedo il processo più difficile per il Regno Unito, nonostante le parole di Schäuble in tal senso.
 
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PASTELLETTO

Guest
UE a due velocità significa semplicemente euro a due velocità, la qualcosa è tecnicamente impossibile. Un po come costringere i corpi a cadere dal basso verso l'alto. E' un non senso e basta. In verità euro a due velocità significa, se vogliamo dare un senso alla frase, che i paesi deboli, soprattutto la Grecia ed il Portogallo resteranno fuori. Per quanto riguarda l'Italia, l'Irlanda, la Spagna ed il Belgio l'appartenenza al nuovo euro sarebbe dubbia. In definitiva l'euro a due velocità è sostanzialmente la morte dell'euro. Certo dopo i sacrifici che i cittadini dei paesi deboli hanno e stanno facendo li si condanna ad un ulteriore periodo di restrizioni, cacciandoli dall'UEM, non credo che i paesi intressati saranno in grado di frenare l'euroscetticismo garantendo la loro partecipazione all'UE. Insomma, quali sono i motivi per cui un paese dovrebbe rimanere nell'UE? Se nel momento delle difficoltà le risposte sono sacrifici, sacrifici e alla fine la morte economica. Secondo il mio modesto parere, l'euro a due velocità implica lo sfaldamento dell'UE, ossia il "si salvi chi può". Il rammarico rimane in considerazione del fatto che la soluzione economica sarebbe a portata di mano. Ringrazieremo l'ottusità teutonica.Tra l'altro il crollo dell'UE prefigura scenari politici non certo rassicuranti. Poichè inizierebbe scopertamente la guerra economica tra i paesi della vecchia Europa dagli esiti non sempre incruenti.

Sono d'accordo con te che un euro a due velocità sarebbe di difficile realizzazione e non credo affatto sia questo l'obiettivo della Germania.
La distribuzione geografica dell'euro resterà invariata.
A meno che qualche paese non voglia uscire (Grecia? spero proprio di no e lo ritengo improbabile) o entrare (GB? se vuol far parte del club che conta dovrà abbandonare la sterlina, ma anche qui non vedo alte probabilità se non in tempi lunghi, post crisi).

Quello che cambierà in modo radicale sarà il processo decisionale all'interno dell'Unione. In realtà è già cambiato, visto che le decisioni importanti vengono prese in vertici bilaterali e poi ratificate a livello EU, si tratta di istituzionalizzare tale cambiamento.

Mi posso immaginare un'Europa a tre fasce:
1. paesi "core" (Austria, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda) con politiche economiche e fiscali altamente integrate, emissione di eurobond, autonomia decisionale rispetto agli altri paesi;
2. paesi periferici appartenenti all'EuroZona: per questi si resterebbe sostanzialmente allo status quo, verrebbe istituzionalizzato il fatto che hanno pochissima voce in capitolo a livello decisionale, potrebbero sperare di diventare "core" prima o poi se fanno i bravi;
3. paesi EU fuori dall'euro (Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Svezia, Regno Unito): avrebbero autonomia monetaria ma resterebbero esclusi dal gioco europeo; probabilmente ciò farebbe maturare la decisione di Danimarca e Svezia di entrare nell'euro e quindi nell'area "core"... vedo il processo più difficile per il Regno Unito, nonostante le parole di Schäuble in tal senso.

Grazie a tutti.
A me, da profano, a naso, sembrava proprio questo.
Una cazzata.

IMF prepares bailout package for Italy
http://www.presstv.ir/detail/212416.html

A proposito di quello che si diceva della partita di giro BCE -> FMI

In Italiano.

Pare che i leader di Germania, Francia e Italia, di concerto con il Fondo Monetario Internazionale, abbiano messo a punto un piano segreto di aiuti del valore di oltre 600 miliardi di euro a favore del nostro Paese, per dare al governo Monti almeno 18 mesi di tempo per mettere in atto le riforme necessarie, con un tasso di almeno il 5%, minore rispetto al 7% normalmente applicato dai mercati. Una notizia testimoniata anche dalla telefonata che sarebbe avvenuta fra lo stesso premier Mario Monti e il direttore del'FMI, Chirstine Lagarde.
Tutte misure che Sarkozy, Merkel, Monti e la Banca Centrale Europea stanno cercando di realizzare per salvare la zona Euro, messa pericolosamente a rischio prima dalla Grecia e ora dall'Italia, e al tempo stesso evitare di spezzare in due fronti l'Europa.
In programma per la prossima settimana, a Washington, un incontro fra il presidente della Commissione UE, Manuel Barroso e del Consiglio Europeo Herman van Rompuy, con Timothy Geithner, responsabile del Tesoro USA, e con lo stesso presidente Obama, per fissare le tappe che dovrebbero portare l'Europa fuori dalla crisi e per misurare le conseguenze che la stessa crisi della zona Euro potrebbe portare al delicato equilibrio dell'economia americana.
 
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fenox

Forumer storico
Sono d'accordo con te che un euro a due velocità sarebbe di difficile realizzazione e non credo affatto sia questo l'obiettivo della Germania.
La distribuzione geografica dell'euro resterà invariata.
A meno che qualche paese non voglia uscire (Grecia? spero proprio di no e lo ritengo improbabile) o entrare (GB? se vuol far parte del club che conta dovrà abbandonare la sterlina, ma anche qui non vedo alte probabilità se non in tempi lunghi, post crisi).

Quello che cambierà in modo radicale sarà il processo decisionale all'interno dell'Unione. In realtà è già cambiato, visto che le decisioni importanti vengono prese in vertici bilaterali e poi ratificate a livello EU, si tratta di istituzionalizzare tale cambiamento.

Mi posso immaginare un'Europa a tre fasce:
1. paesi "core" (Austria, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda) con politiche economiche e fiscali altamente integrate, emissione di eurobond, autonomia decisionale rispetto agli altri paesi;
2. paesi periferici appartenenti all'EuroZona: per questi si resterebbe sostanzialmente allo status quo, verrebbe istituzionalizzato il fatto che hanno pochissima voce in capitolo a livello decisionale, potrebbero sperare di diventare "core" prima o poi se fanno i bravi;
3. paesi EU fuori dall'euro (Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Svezia, Regno Unito): avrebbero autonomia monetaria ma resterebbero esclusi dal gioco europeo; probabilmente ciò farebbe maturare la decisione di Danimarca e Svezia di entrare nell'euro e quindi nell'area "core"... vedo il processo più difficile per il Regno Unito, nonostante le parole di Schäuble in tal senso.

...mah questa visione (stimolante) è possibile ma altamente improabaile
 

carib

rerum cognoscere causas
Sono d'accordo con te che un euro a due velocità sarebbe di difficile realizzazione e non credo affatto sia questo l'obiettivo della Germania.
La distribuzione geografica dell'euro resterà invariata.
A meno che qualche paese non voglia uscire (Grecia? spero proprio di no e lo ritengo improbabile) o entrare (GB? se vuol far parte del club che conta dovrà abbandonare la sterlina, ma anche qui non vedo alte probabilità se non in tempi lunghi, post crisi).

Quello che cambierà in modo radicale sarà il processo decisionale all'interno dell'Unione. In realtà è già cambiato, visto che le decisioni importanti vengono prese in vertici bilaterali e poi ratificate a livello EU, si tratta di istituzionalizzare tale cambiamento.

Mi posso immaginare un'Europa a tre fasce:
1. paesi "core" (Austria, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda) con politiche economiche e fiscali altamente integrate, emissione di eurobond, autonomia decisionale rispetto agli altri paesi;
2. paesi periferici appartenenti all'EuroZona: per questi si resterebbe sostanzialmente allo status quo, verrebbe istituzionalizzato il fatto che hanno pochissima voce in capitolo a livello decisionale, potrebbero sperare di diventare "core" prima o poi se fanno i bravi;
3. paesi EU fuori dall'euro (Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Svezia, Regno Unito): avrebbero autonomia monetaria ma resterebbero esclusi dal gioco europeo; probabilmente ciò farebbe maturare la decisione di Danimarca e Svezia di entrare nell'euro e quindi nell'area "core"... vedo il processo più difficile per il Regno Unito, nonostante le parole di Schäuble in tal senso.

la logica é quella di un nuovo trattato, formalmente aperto a tutti, ma di fatto inizialmente sottoscritto da pochi. Questi "pochi" devono tuttavia essere la maggioranza dell'€-zona.. altrimenti la BCE non potrebbe operare.

Insomma.. sarebbe un trattato inevitabilmente "scritto in francese" ed accettato dall'Italia.
 

fenox

Forumer storico
Il futuro è spesso altamente improbabile fino a quando non si realizza. ;)

Imho questo è il piano tedesco per l'Europa 2.0, poi una questione è tracciare la rotta, un'altra portare la nave in porto. :titanic:


temo che lo scenario più probabile sia quello del megaprestito subordinato del FMI che peraltro assomiglia molto al pseudo salvataggio della Grecia:(
 
Stato
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