Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (4 lettori)

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StockExchange

Forumer storico
Tanto per chiarire:
L'euro non rischia di essere soppresso. Non conviene a nessuno e pertanto non avverrà.
Ma ciò non giustifica l'ottimismo per cui tutto si sistemerà.
La linea tedesca è chiara e purtroppo ha implicazioni pesantemente deflazionistiche per i piigs e recessive per tutta l'Europa e forse anche su scala globale, sommandosi alle tante difficoltà di questa congiuntura epocale.

Se non ci sono valvole di sfogo più morbide, come un q.€. per altro con un rischio inflazione, vista la congiuntura, assai trascurabile e differito nel tempo (prima che si trasmetta all'economia reale ci vorrebbe una ripresa palpabile, roba da un decennio almeno, dopo questo sfacelo), un ruolo di bce come prestatore di ultima istanza, extrema ratio forme di trasferimento fiscale interne all'UE per tamponare le falle e i punti deboli di alcuni paesi, con la legittima pretesa però che le trasformazioni strutturali in questi paesi avvengano...
se non avviene tutto ciò, a fronte di una crescita bassa nella migliore delle ipotesi (in realtà con le attuali scelte della politica controproducenti, siamo destinati a stagnare se non a regredire ulteriormente) la strada per la "lost decade" giapponese è gia segnata (in realtà loro ormai hanno perso un ventennio e noi italiani in particolare, potremmo emularli in pieno :rolleyes:).
E sia chiaro che non è solo un problema di scelte politiche europee.
Le politiche deflazionistiche che si stanno mettendo in atto sono semmai i chiodi sulla bara della ripresa auspicata.
Ma le difficoltà alla crescita sono strutturali e per così dire "filosofiche"... credo legate al punto morto a cui siamo giunti come civiltà.
Serviranno profondi ripensamenti del "sistema" e non necessariamente nella direzione di questa UE che forse pure in buona fede chissà.... ma alla fine sembra fare sempre scelte piuttosto "plutocratiche".
Non la definisco Europa delle banche, perchè alla fine anche le banche ci hanno rimesso parecchio (chissà però perchè, più le nostre e quelle "latine" mediterranee e meno le tedesche che nella crisi 2008 nulla avevano da invidiare per spericolatezza e danni conseguenti, rispetto alle anglosassoni).
Non voglio insistere poi sul tema complottista con la dicitura plutocrazie-giudaico-massoniche e bla bla bla..... prima di tutto perchè ho in odio l'ideologia politica e la mentalità che in genere se ne fa portatrice... poi perchè è piena di luoghi comuni.... e poi perchè se non ci stai attento è vero che il sud Europa vorrebbe gozzovigliare nell'assistenzialismo, nel mantenere i privilegi e nel rimandare i problemi.
Basti vedere che la manovra Monti a me sembra all'acqua di rose e qui hanno il coraggio di chiamarla "lacrime e sangue" :wall:

Comunque ciò detto, la crescita, una crescita reale, giunti al punto in cui siamo della nostra storia socio-economica, non sarebbe facile neanche a botte di q.€. (come abbiamo ben visto in USA) figuriamoci con un massiccio credit crunch. Dovremmo sperare in qualche nuova rivoluzione tecnico scientifica, energia a basso costo e roba del genere, parallelamente a politiche di miglior redistribuzione e giustizia sociale, perchè abbiamo visto l'eccesso di sperequazione dove ci ha portato.
Ma nel frattempo se non ammorbidisci questa fase storica di stagnazione con l'allentamento monetario, tanto per tenere il moribondo vivo...
se non fai così, future estese insolvenze potrebbero essere inevitabili, così come sta avvenendo in Grecia, con buona pace delle dichiarazioni trionfalistiche del Sarko!
 
Ultima modifica:

C.Bonacieux

Forumer attivo
Dalle mie parti si dice: "I discorsi li porta via il vento, le biciclette i livornesi"...

Ormai le parole sono inutili...contano, purtroppo, i fatti...e sinora i fatti dicono che in Europa per adesso non c'e' garanzia sul debito sovrano...non c'e' un prestatore di ultima istanza, insomma...non si puo' (Germania docet) stampare denaro...non c'e' una banca centrale effettiva, insomma...

Ora, stando cosi' le cose e con la prospettiva di una recessione alle porte in Europa la priorita' e' quella (Germania docet) di mettere a posto i bilanci...

I bilanci van messi a posto quando non ci sono problemi piu' urgenti da affrontare e quando si son create le condizioni di mercato che lo permettono.

Negli states han fatto QE a gogo'...in Inghilterra pure...noi in Europa non si puo'....


Sei di Pisa? :D
 

Nobody's

Γένοιο οἷος εἷ
Tanto per chiarire:
L'euro non rischia di essere soppresso. Non conviene a nessuno e pertanto non avverrà.
Ma ciò non giustifica l'ottimismo per cui tutto si sistemerà.
La linea tedesca è chiara e purtroppo ha implicazioni pesantemente deflazionistiche per i piigs e recessive per tutta l'Europa e forse anche su scala globale, sommandosi alle tante difficoltà di questa congiuntura epocale.

Se non ci sono valvole di sfogo più morbide, come un q.€. per altro con un rischio inflazione, vista la congiuntura, assai trascurabile e differito nel tempo (prima che si trasmetta all'economia reale ci vorrebbe una ripresa palpabile, roba da un decennio almeno, dopo questo sfacelo), un ruolo di bce come prestatore di ultima istanza, extrema ratio forme di trasferimento fiscale interne all'UE per tamponare le falle e i punti deboli di alcuni paesi, con la legittima pretesa però che le trasformazioni strutturali in questi paesi avvengano...
se non avviene tutto ciò, a fronte di una crescita bassa nella migliore delle ipotesi (in realtà con le attuali scelte della politica controproducenti, siamo destinati a stagnare se non a regredire ulteriormente) la strada per la "lost decade" giapponese è gia segnata (in realtà loro ormai hanno perso un ventennio e noi italiani in particolare, potremmo emularli in pieno :rolleyes:).
E sia chiaro che non è solo un problema di scelte politiche europee.
Le politiche deflazionistiche che si stanno mettendo in atto sono semmai i chiodi sulla bara della ripresa auspicata.
Ma le difficoltà alla crescita sono strutturali e per così dire "filosofiche"... credo legate al punto morto a cui siamo giunti come civiltà.
Serviranno profondi ripensamenti del "sistema" e non necessariamente nella direzione di questa UE che forse pure in buona fede chissà.... ma alla fine sembra fare sempre scelte piuttosto "plutocratiche".
Non la definisco Europa delle banche, perchè alla fine anche le banche ci hanno rimesso parecchio (chissà però perchè, più le nostre e quelle "latine" mediterranee e meno le tedesche che nella crisi 2008 nulla avevano da invidiare per spericolatezza e danni conseguenti, rispetto alle anglosassoni).
Non voglio insistere poi sul tema complottista con la dicitura plutocrazie-giudaico-massoniche e bla bla bla..... prima di tutto perchè ho in odio l'ideologia politica e la mentalità che in genere se ne fa portatrice... poi perchè è piena di luoghi comuni.... e poi perchè se non ci stai attento è vero che il sud Europa vorrebbe gozzovigliare nell'assistenzialismo, nel mantenere i privilegi e nel rimandare i problemi.
Basti vedere che la manovra Monti a me sembra all'acqua di rose e qui hanno il coraggio di chiamarla "lacrime e sangue" :wall:

Comunque ciò detto, la crescita, una crescita reale, giunti al punto in cui siamo della nostra storia socio-economica, non sarebbe facile neanche a botte di q.€. (come abbiamo ben visto in USA) figuriamoci con un massiccio credit crunch. Dovremmo sperare in qualche nuova rivoluzione tecnico scientifica, energia a basso costo e roba del genere, parallelamente a politiche di miglior redistribuzione e giustizia sociale, perchè abbiamo visto l'eccesso di sperequazione dove ci ha portato.
Ma nel frattempo se non ammorbidisci questa fase storica di stagnazione con l'allentamento monetario, tanto per tenere il moribondo vivo...
se non fai così, future estese insolvenze potrebbero essere inevitabili, così come sta avvenendo in Grecia, con buona pace delle dichiarazioni trionfalistiche del Sarko!

Punto.
 

tommy271

Forumer storico
ASE Ends Lower In Thin Trade



Moving in negative territory throughout the trading on Tuesday, the General Index of ASE finally closed with losses at session low.

Similarly, Greek banks, which moved downwards throughout the trading, with only Bank of Cyprus ending in green.

Ellaktor stood out across FTSE20, ending at session high, while Titan also posted profits.

S&P’s rating action to put Eurozone on credit watch negative would influence markets negatively, said Beta Securities in a report.

Yesterday’s warning to downgrade the credit rating of all Eurozone countries would limit the initial optimism that had emerged in view of bold decisions at the EU Summit on Friday, according to Beta.

On the board, the General Index ended with losses of 2.04% to 679.01 units. Approximately 23.22 million of total value of €30.82 million traded on Tuesday, while a total amount of 83 shares declined, 54 rose and 138 remained unchanged.

Ellaktor topped FTSE20 with profits of 5.45%, while Titan gained 1.24%. Bank of Cyprus rose by 0.38%.

On the other hand, Folli Follie and ELPE plunged with losses of 5.38% and 4.73%, while National Bank, PPC, Piraeus Bank and Viohalco lost more than 4%.

Marfin Popular Bank and Mytilineos posted losses of 3.54% and 3.41%, while losses of Motor Oil and OPAP exceeded 3%. Hellenic Postbank and Alpha Bank ended down 2.29% and 2.03% respectively.


(capital.gr)
 

tommy271

Forumer storico
Politica' la decisione di tagliare

Dirigenti riserve del settore bancario greco PSI

Pubblicato: Martedì, 6 DICEMBRE 2011





Riserve circa l'efficacia delle obbligazioni programma di scambio (PSI) concordato nell'ultimo vertice per affrontare la crisi del debito e il consolidamento del nostro paese, ha dato dirigenti della banca superiore parlando ad una conferenza organizzata ad Atene.
Come accennato nel passo , Il Kirkos Haralambos, vice presidente del Fondo di stabilità finanziaria (FSF), che è a disposizione 30 miliardi per ricapitalizzare il settore bancario dopo il PSI, ha sottolineato che la decisione dell'Unione europea di "tagliare" è politico.
Come detto, questi sviluppi mostrano che porta in "zona euro skoupidopoiisi 'normale, rimettere in discussione il successo del piano è stato preparato.

Inoltre, ha aggiunto che "la crisi ha ormai superato i confini greci e diffusa in altri paesi della regione, colpendo grandi economie come quella italiana e spagnola."
Da parte sua, il signor Paul Miller, Amministratore Delegato di Strategia e Governance della National Bank ha notato che "è troppo presto per arrivare a definire le modalità di attuazione PSI».
Inoltre, ha votato contro la soluzione del "taglio di capelli" come opzione per ridurre il debito pubblico greco.
Infine, il signor Michael Massourakis, Group Chief Economist di Alpha Bank ha detto che la procedura dovrebbe essere completata nel più breve tempo possibile, ma ritiene che questa opzione vale solo per la Grecia e non saranno applicati a altri paesi della zona euro.


(Ta Nea)
 

Nobody's

Γένοιο οἷος εἷ
Purtroppo Stock vede bene ...

Piccole differenze, tra diverse ricette......

C'è chi il bancomat....ce l' ha

MARKET TALK BOND: politica Fed sara' driver per Treasury (LeBas)

MF-Dow Jones - 06/12/2011 16:01:39




MILANO (MF-DJ)--La politica monetaria della Fed sara' il driver principale dei Treasury nel 2012. Lo afferma Janney Montgomery, fixed-income strategist di Guy LeBas, aggiungendo che c'e' "una forte probabilita'" che la Banca centrale statunitense decida di dare il via al terzo allentamento quantitativo, con un focus maggiore sui mutui. Le speranze per una ripresa dell'economia statunitense porteranno probabilmente a un calo del prezzo dei Treasury, osserva LeBas, ma gli acquisti di titoli rifugio riprenderanno lentamente considerando i deboli "fondamentali economici" del Paese. Secondo LeBas, i titoli di Stato Usa a 10 anni renderanno il 2,2% entro la fine del primo trimestre del 2012 e il 2,16% entro la meta' dell'anno prossimo.

La direzione dell' EU non la contesto, a mio vedere va nella giusta direzione, ma gli devi dare gli strumenti, o non serve a nulla.

Non puoi difenderti
 

tommy271

Forumer storico
58% svalutazione della dracma nuovo "vedere" il Nomura
Fitch: esaurita la capacità della Francia di assorbire nuovi shock
PUBBLICAZIONE: 17:39



Mentre il primo ministro francese Francois Fillon ha detto che "il costo di smantellamento della zona euro sarebbe astronomica", e ammonterebbe a circa la metà del prodotto interno lordo dei paesi più deboli e il 25% mangia forte, Nomura, ha stimato che nella eventualità svalutazione della dracma avrebbe raggiunto il 57,6% nei confronti dell'euro.

Inoltre, secondo la banca giapponese, la nuova dracma è la moneta che più ammortizzati nel periodo post-euro era, e il Portogallo ritiene che si dovrebbe svalutare la sua moneta del 47,2%, Spagna 35,5%, Irlanda del 28,6% e in Italia del 27,3%.


Tenendo conto del deficit di competitività a causa di tassi non corretti e lo shock inflazione avverrà dopo la dissoluzione dell'euro, Nomura stima che la nuova valuta nazionale della Grecia è deprezzato del 57,6%, e di essere in parità 0 , $ 57 (attualmente 1 € equivale a 1,34 dollari

Nel frattempo, dopo la Standard & Poor ha avvertito che potrebbe declassare la Francia e gli altri cinque stati della zona euro e Fitch, ha detto l'attuale, molto buona valutazione del rischio di credito paese dopo potenziali shock finanziari.

"Il governo ha adottato misure decisive per rafforzare la credibilità dei suoi piani per il risanamento delle finanze pubbliche e la valutazione di 'AAA' continua ad essere sostenuta da forti dati economici, nonostante la crisi della zona euro", ha detto a Reuters l'analista Fitch Maria Malas- Mrouech.

"Ma la capacità di assorbire urti di un ulteriore aggravarsi della crisi, quasi esausto", ha aggiunto.

(To Vima)

***
Sapete chi tira le fila di Ficht ... :cool:
 
Stato
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