Tanto per chiarire:
L'euro non rischia di essere soppresso. Non conviene a nessuno e pertanto non avverrà.
Ma ciò non giustifica l'ottimismo per cui tutto si sistemerà.
La linea tedesca è chiara e purtroppo ha implicazioni pesantemente deflazionistiche per i piigs e recessive per tutta l'Europa e forse anche su scala globale, sommandosi alle tante difficoltà di questa congiuntura epocale.
Se non ci sono valvole di sfogo più morbide, come un q.€. per altro con un rischio inflazione, vista la congiuntura, assai trascurabile e differito nel tempo (prima che si trasmetta all'economia reale ci vorrebbe una ripresa palpabile, roba da un decennio almeno, dopo questo sfacelo), un ruolo di bce come prestatore di ultima istanza, extrema ratio forme di trasferimento fiscale interne all'UE per tamponare le falle e i punti deboli di alcuni paesi, con la legittima pretesa però che le trasformazioni strutturali in questi paesi avvengano...
se non avviene tutto ciò, a fronte di una crescita bassa nella migliore delle ipotesi (in realtà con le attuali scelte della politica controproducenti, siamo destinati a stagnare se non a regredire ulteriormente) la strada per la "lost decade" giapponese è gia segnata (in realtà loro ormai hanno perso un ventennio e noi italiani in particolare, potremmo emularli in pieno
).
E sia chiaro che non è solo un problema di scelte politiche europee.
Le politiche deflazionistiche che si stanno mettendo in atto sono semmai i chiodi sulla bara della ripresa auspicata.
Ma le difficoltà alla crescita sono strutturali e per così dire "filosofiche"... credo legate al punto morto a cui siamo giunti come civiltà.
Serviranno profondi ripensamenti del "sistema" e non necessariamente nella direzione di questa UE che forse pure in buona fede chissà.... ma alla fine sembra fare sempre scelte piuttosto "plutocratiche".
Non la definisco Europa delle banche, perchè alla fine anche le banche ci hanno rimesso parecchio (chissà però perchè, più le nostre e quelle "latine" mediterranee e meno le tedesche che nella crisi 2008 nulla avevano da invidiare per spericolatezza e danni conseguenti, rispetto alle anglosassoni).
Non voglio insistere poi sul tema complottista con la dicitura plutocrazie-giudaico-massoniche e bla bla bla..... prima di tutto perchè ho in odio l'ideologia politica e la mentalità che in genere se ne fa portatrice... poi perchè è piena di luoghi comuni.... e poi perchè se non ci stai attento è vero che il sud Europa vorrebbe gozzovigliare nell'assistenzialismo, nel mantenere i privilegi e nel rimandare i problemi.
Basti vedere che la manovra Monti a me sembra all'acqua di rose e qui hanno il coraggio di chiamarla "lacrime e sangue"
Comunque ciò detto, la crescita, una crescita reale, giunti al punto in cui siamo della nostra storia socio-economica, non sarebbe facile neanche a botte di q.€. (come abbiamo ben visto in USA) figuriamoci con un massiccio credit crunch. Dovremmo sperare in qualche nuova rivoluzione tecnico scientifica, energia a basso costo e roba del genere, parallelamente a politiche di miglior redistribuzione e giustizia sociale, perchè abbiamo visto l'eccesso di sperequazione dove ci ha portato.
Ma nel frattempo se non ammorbidisci questa fase storica di stagnazione con l'allentamento monetario, tanto per tenere il moribondo vivo...
se non fai così, future estese insolvenze potrebbero essere inevitabili, così come sta avvenendo in Grecia, con buona pace delle dichiarazioni trionfalistiche del Sarko!