(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 dic - Le autorita' greche nel complesso sono riuscite "a riportare in linea il programma di risanamento dei conti pubblici e
sebbene rimangano rischi considerevoli, ci sono ora le premesse per fondamenta piu' solide. Tuttavia le autorita' continuano a
fronteggiare rischi significativi, fra cui il peggioramento dell'outlook per l'eurozona e il
possibile fallimento delle trattative con le banche per il coinvolgimento del settore privato, il che porterebbe a un esito non volontario". E' quanto scrivono oggi gli
esperti del Fondo Monetario Internazionale nel quinto rapporto sull'avanzamento del programma di risanamento delle finanze greche in presenza del programma di aiuti concesso dalla troika Ue-Bce e Fmi. "Vi e' anche la possibilita' di un ritorno a una debole attuazione delle riforme - prosegue il rapporto - ma il
programma puo' aiutare a gestire questi rischi. Sulla base degli impegni presi dal nuovo governo, di quelli presi dai partner europei della Grecia e
nell'ottica di un importante contributo del settore privato al risanamento dei conti", lo staff del fondo ritiene che vi siano le
basi per proseguire nel programma nonostante siano stati sforati nel corso del 2011 i parametri indicati in precedenza. Lo staff del Fondo sottolinea nel suo rapporto l'importanza che in Grecia si sia formato un governo di unita' nazionale che ha sottoscritto il programma di riforme necessario per
riportare a galla il paese. "L'assenza in precedenza di una vasta base di sostegno politico per il programma - si legge nel rapporto - aveva ridato slancio ai poteri precostituiti per difendere le proprie posizioni e questo aveva contribuito direttamente al rallentamento del cammino di
attuazione delle misure. "Alla luce del piano di finanziamento varato a favore della Grecia - continuano gli esperti del fondo - il peso e' ora tutto sulle spalle dell'esecutivo di Atene di implementare le misure in maniera tempestiva. Sara' fondamentale per il nuovo governo fare uso di tutto il suo mandato politico per attuare appieno il programma e garantirsi la riduzione di 100 miliardi di euro del debito pubblico prevista dall'accordo con il settore privato". Ma anche le autorita' europee, sottolinea il fondo, hanno un compito preciso e cioe'
"consolidare il costo dei finanziamenti per la Grecia tramite Efsf", sia per consentire al paese di avere accesso a finanziamenti a basso costo che per
permettere la definizione del quadro all'interno del quale dovra' essere definita la partecipazione del settore privato alla condivisione delle perdite sui titoli di stato. Il fondo ribadisce infine per l'ennesima volta l'importanza che il governo di Atene proceda con decisione sulla strada delle riforme strutturali, da quella fiscale a quella del mondo del lavoro per arrivare a quella del sistema pensionistico. Corrado Poggi cop-Y-
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