Crisi: Grecia; Nea Dimocratia blocca nuovi tagli a pensioni
21 DICEMBRE, 16:40
(ANSAmed) - ATENE, 21 DIC - Nea Dimocratia, il partito di centro-destra che fa parte del governo di coalizione greco con il Pasok (socialista) e il Laos (estrema destra), si e' opposto oggi a qualsiasi ulteriore taglio delle pensioni la cui discussione era prevista nell'odierna riunione del Consiglio dei ministri. Dopo le dichiarazioni del portavoce del partito, Giannis Michelakis, il quale parlando alla stazione televisiva Ant1 aveva detto chiaramente che il suo partito non avrebbe mai votato a favore di nuovi tagli a stipendi e pensioni, il ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Giorgos Koutroumanis, ha fatto un passo indietro. E cosi', poco prima dell'inizio della riunione del Consiglio dei ministri in cui si doveva decidere sulla nuova riduzione dei sussidi pensionistici (che sarebbe stata la terza in cinque mesi), Koutroumanis ha dichiarato che "oggi si discutera' della proposta del ministero ma non saranno prese decisioni". Intanto in Consiglio dei Ministri il clima e' teso a causa delle divergenze fra i ministri del Pasok e quelli di Nea Dimocratia. Ma anche a causa della situazione caotica all'interno dello stesso Pasok - provocata dai conflitti dovuti alla corsa per la successione nella leadership del partito - che distrae i ministri socialisti dal proprio lavoro.
Il premier Lucas Papademos, secondo i media greci, e' seccato e dispiaciuto per tutti questi problemi, mentre continuano a rincorrersi voci insistenti circa la necessita' di un rimpasto governativo. Giorgos Karatzaferis, il leader di Laos, ha dichiarato oggi che "se non si fa un rimpasto governativo e se non si forma un nuovo governo con al massimo 10 ministri e tre vice-premier, allora si dovra' andare subito alle elezioni anticipate". (ANSAmed)