Grecia: Hedge fund all'attacco, pronti a ricorso a Corte Strasburgo
di: WSI-TMNEWS Pubblicato il 19 gennaio 2012| Ora 11:30
Stampa Invia
Commenta (0)
Ingrandisci la foto
Il premier greco Lucas Papademos.
Roma - Diversi hedge fund stanno valutando l'ipotesi di portare la Grecia davanti alla Corte europea per i diritti umani di Strasburgo qualora Atene non rispettasse i pagamenti del debito. E' quanto riporta oggi il New York Times, all'indomani della pubblicazione dell'intervista al premier greco Lucas Papademos, in cui affermaava di non escludere l'approvazione di una legge per costringere i creditori privati ad accettare una riduzione del rimborso dei loro titoli.
"L'ipotesi è emersa in colloqui con legali ed hedge fund quando è diventato chiaro che la Grecia stava valutando l'ipotesi di approvare una legge per costringere tutti i creditori privati ad accettare delle perdite, facendo un'eccezione per la Banca centrale europea, che è il principale detentore di titoli greci, con circa 50 miliardi di euro", scrive oggi il Nyt.
La ristrutturazione del debito serve alla Grecia per ottenere nuovi aiuti dalla comunità internazionale. Atene chiede di ridurre di 100 miliardi di euro il suo debito, costringendo i creditori privati ad accettare una perdita del 50% sui nuovi titoli che riceveranno nel corso della ristrutturazione.
Stando a quanto riferito da un funzionario del governo greco coinvolto nel negoziato, la Grecia presenterà questa settimana ai creditori un'offerta che prevede un tasso di interesse o una cedola sui nuovi titoli ricevuti in cambio dei vecchi che è meno del 4% chiesto dai creditori. E saranno costretti ad accettarla, gli piaccia o meno, ha aggiunto la fonte: "Questo è un momento di crisi per noi. Il tempo per le sottigliezze è finito. Queste persone accetteranno tutto".
Ieri, il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, ha annunciato "prima della fine della settimana" un accordo con i creditori. A tal proposito, oggi rappresenta il secondo giorno dei negoziati tra le controparti. Il raggiungimento di un accordo è cruciale ed è il presupposto per permettere ad Atene di ricevere un secondo pacchetto di salvataggio.
Sui dettagli del possibile accordo, si parla dell'emissione di nuovi bond, che pagherebbero un interesse, su base annua, compreso tra il 4 e il 5% e avrebbero, secondo quanto riporta Bloomberg, una scadenza tra i 20 e i 30 anni. I bond, inoltre, sarebbero scambiati sul mercato a un valore corrispondente alla metà del loro valore nominale.